PAZIENZA

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POV ALEX

Continuava a fissare alternativamente la sorella e la ragazza che diceva di essere sua nipote...in realtà non aveva molti dubbi su quest'ultima parte. Bastava guardare gli occhi azzurri della giovane...assolutamente identici a quelli dell'eroina di National City.

"Bene...se quello che hai detto è vero allora avrei qualche domanda." cominciò Alex decidendo di rompere quel silenzio innaturale che si era creato.

"Certo. Tutto quello che serve." le rispose timidamente Lea senza spostare lo sguardo da Kara, ora completamente pietrificata.

"Okay...presumo che questo salto temporale non sia stato volontario, giusto?" domandò Alex cercando di non spaventare ulteriormente la ragazza, che annuì lentamente volgendole finalmente lo sguardo "Allora che cosa stavi facendo in una capsula kriptoniana?"

"Bene...ehm...ero su una capsula kriptoniana perché stavo cercando di tornare sulla Terra dopo che una rivolta civile ad Argo aveva messo fuori uso sia il portale che i sistemi di comunicazione." cominciò Lea abbassando lo sguardo, quasi si vergognasse di ciò che aveva fatto "Io non...io non volevo abbandonare Argo e...e la nonna ma dovevo proteggere Laurel, e...e c'erano solo due navicelle. Mi dispiace...io...io ho dovuto fare una scelta." terminò la ragazza in lacrime, mentre veniva avvolta tra le braccia della zia.

Alex stava per dire qualcosa nel blando tentativo di consolare la giovane quando Kara parlò per la prima vota dopo la confessione di Lea.

"Chi...chi è Laurel?"

"Oh...ecco lei...è mia sorella minore..." rispose la ragazza con gli occhi sbarrati, pentendosi di essersi lasciata sfuggire un tale particolare "e...cavolo così sto incasinando il tempo ancora di più il tempo!! Zio Barry lo dice sempre che..."

Alex notò che la sorella stava per dire qualcosa quando...il suono dell'allarme del DEO catturò l'attenzione delle tre.

"Direttore Danvers...una banda di maldoriani sta rapinando una banca sulla 14°"

"Ci penso io" disse rapidamente la sorella.

"Ehm...Jeju se vuoi posso venire a..." provò a dire Lea, ma lo sguardo rabbioso di Kara la fece desistere.

"No. Tu...chiunque tu sia...non provare a muoverti da qui." rispose dura Kara prima di volare via a Super velocità.

Nuove lacrime minacciarono di sgorgare dagli occhi azzurro cielo della ragazza, mentre si abbandonava nuovamente all'insolitamente tenero abbraccio di Alex.

"Devi darle tempo e spazio per elaborare." sussurrò Alex alla nipote ancora tremante tra le sue braccia "E' sotto shock...comprensibilmente oserei dire. Si è trovata improvvisamente davanti una giovane donna che dice di essere sua figlia! Per di più una figlia che avrà nel giro di pochi anni, considerando che hai detto di venire da 27 anni nel futuro e, occhio e croce, direi che ne hai almeno 24 o 25..."

"25" confermò Lea, con un filo di voce.

"Appunto...sono solo due anni! E lei adesso non solo è single, ma è anche assolutamente convinta che a causa di ciò che è non riuscirà mai ad avere una vita normale e soprattutto è certa che non riuscirà ad una famiglia e dei figli." conclude Alex guardando negli occhi, così familiari, della ragazza.

"Certo. Io...io lo capisco ma...è solo che..." balbetta Lea, mentre cerca di riprendere il controllo di sé "E' solo che...è così diversa. E questo fa male perché non sembra più giovane...sembra esattamente la mia Jeju eppure è così diversa, così dura e fredda e...solo mi ha fatto così male guardarla negli occhi e vedere solo rabbia. Poi...poi ha usato quel suo tono di voce..." rispose Lea spostando lo sguardo ovunque tranne su di lei "quello che usa solo con chi minaccia le persone che ama e...ho sentito così tante volte quel tono quando voleva proteggermi che sentirla parlarmi così mi ha fatto così male."

"E' il suo modo per proteggersi, è solo spaventata...poi non dimenticare che lei non è ancora tecnicamente tua madre."

"Si...si ma non è solo questo...lei non si fida di me...di quello che..." la giovane si bloccò all'improvviso fissando ad occhi sbarrati un punto alle spalle della zia.

Allora Alex si voltò, cercando di capire che cosa stesse fissando la nipote con tanto stupore: Lena Luthor, in tutta la sua gloria, che camminava con determinazione nel corridoio per andare probabilmente a ridicolizzare l'intelletto di qualche povero sciagurato agente del DEO. Un lieve sorriso increspò il volto della direttrice: almeno adesso ha la certezza che prima o poi la sua sorellina riuscirà a tirarsi fuori la testa dal culo.

"Se fossi in te aspetterei a coinvolgerla...leggenda narra che il suo sguardo di fuoco abbia dieci volte la potenza distruttiva della vista calorifica kriptoniana." disse allora la rossa, in un mezzo tentativo di umorismo.

"Ma che...come..." cominciò a balbettare Lea inarcando un sopracciglio, e ricordando terribilmente allo stesso tempo entrambe le sue madri.

"Dai cara nipote...così offendi la mia intelligenza." rispose con tono calmo Alex "voglio dire...capelli più neri della pece e pelle bianco latte di sicuro non fanno parte del corredo genetico kriptoniano."

"Ma allora perché Jeju non ha capito?"

"Perché?! Fammi pensare...perché ha la testa nel culo, ecco perché! Poi stava già arrancando con il concetto della tua esistenza, penso che il fatto che tu abbia anche un altro genitore oltre a lei non le sia neanche passato per l'anticamera del cervello!! Figuriamoci elaborare fino al punto da capire che tra un paio d'anni avrà una famiglia con la sua migliore amica per cui si strugge inconsapevolmente da quattro anni...oddio vorrei vedere la sua faccia!!" esclamò Alex ridendo.

"Quattro anni?!" esclamò sbigottita Lea "Ma mi hanno detto che si sono innamorate nel momento in cui si sono viste per la prima volta!!"
"E' vero, peccato che non l'abbiano ancora capito...onestamente quelle due testarde sono le uniche a non vedere quanto si amano." disse l'agente Danvers scuotendo la testa sconsolata "ma ci siamo quasi, serve solo una piccola spinta. Stavo pensando di chiuderle in un bunker o qualcosa del genere, ma forse basterà la tua presenza per fargli capire che sono destinate...ma ti prego evita di fare confessioni che incasinerebbero il tempo! Dio solo sa che ho già abbastanza problemi anche senza un 'Supergirl point'!"

"Oddio questo assolutamente no! Ma di certo non posso impedire che capiscano da sole." rispose Lea con fare machiavellico, così simile a Lena.

"Bene ragazza questo è l'atteggiamento giusto! Tira fuori il Luthor che è in te!" esclamò Alex battendo il cinque alla corvina "Ora andiamo da Brainy...nonostante la tua utilità qui dobbiamo trovare un modo per rimandarti nel '47." continuò l'agente mettendo un braccio attorno alle spalle della nipote "Ma prima una domanda fondamentale: a che età ti ho fatto vedere Shining??"

"A otto anni...ma poi diciamo che Jeju ti ha regalato un viaggio su una nave cargo nel mezzo del Pacifico." scoppiarono entrambe a ridere mentre si dirigevano al centro di controllo del DEO.


Angolo dell'autore

Bene...bene...siamo arrivati anche alla fine di questo secondo capitolo. Che ne dite? Vi sta piacendo oppure è troppo banale? Come sempre fatemi sapere nei commenti, sono bene accetti anche suggerimenti per la trama. Alla prossima!!!!

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