-End of the day
Caro diario,
oggi giornata abbastanza impegnativa anche se monotona. Alzarsi, lavarsi, fare una misera colazione, salutare mia madre e correre a scuola con lo skateboard. Insomma vita abbastanza ripetitiva, ma c'è sempre qualcosa, in un modo o nell'altro, che rende quella giornata unica e da ricordare.
Non so da quando ma oggi in classe avevano deciso di fare assemblea, cosa alquanto strana dato che dal mio punto di vista l'unica cosa di cui ci si poteva lamentare con i professori era la loro incapacità di dare voti decenti a chi se li meritava, ma non è un mio problema.
Quel giorno di assemblea è stato diverso però, sembravamo tutti tesi, come se da un momento all'altro potesse succedere qualcosa. Il rappresentante parlava della settimana dello studente e di come organizzarsi, ma nessuno lo stava ascoltando, eravamo tutti per i fatti nostri.
Io parlavo tranquillamente con Michelle di come avevo passato il weekend mentre lei mi raccontava come era andato l'appuntamento con la sua nuova fiamma, ma sentivo come uno sguardo su di me, che mi scrutava, e da lì mi resi conto che la mia professoressa di storia ci stava rimproverando per la confusione. Ma quando era entrata? Ma soprattutto, quando mi ero addormentato?
Meno male che dopo 2 minuti se n'era andata, già non la sopportavo più.
È proprio questo che dissi a Michelle subito dopo che la mia professoressa uscì dalla porta raccomandandoci di fare silenzio. Ma a quanto pare Michelle non mi ascoltò quel giorno, presa forse da troppe cose per la testa.
Quando le chiesi cosa avesse mi rispose solo dicendomi di seguirla fuori. Ciò che mi disse alla fine non era nulla di nuovo, lo sapevamo che a Lily piacesse un certo Nicolas, ma la notizia che lui ricambiasse mi fece stare male.
Penso che quel giorno i miei compagni mi abbiano visto come mai mi avessero visto, arrabbiato con tutti e tutto, super suscettibile, irascibile e nervoso. Ero un fascio di nervi e questa cosa non migliorò con il resto della giornata dato che al ritorno stavo quasi andando a sbattere contro una macchina di quanto velocemente stavo tornando a casa.
Ed ora mi ritrovo qua a scrivere su questo stupido diario che, oltre a ricordarmi avvenimenti passati ogni volta che lo sfoglio, non mi aiuta per niente.
"I told her that I loved her, just not sure if she heard"
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