L'aula di Pozioni

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Era mezzanotte passata e Draco iniziava a pensare che non sarebbe mai venuta, sempre se non avesse completamente ignorato il suo messaggio.

Non è mai in ritardo, non è da lei. Meglio che vada allora, prima che quel magonò e la sua gatta rompi palle mi scoprano.

Si diresse verso la porta e fece per afferrare la maniglia quando essa scattò e comparve Hermione in pigiama.

Senza farci caso spuntò un mezzo sorriso sul suo viso e la ragazza lo notò, eccome se lo fece.

"Perché quella lettera Malfoy?" chiese Hermione cercando di sembrare schietta come al solito.

"Non montarti la testa Granger. Volevo solo vederti ecco" disse la serpe diventando leggermente rosso sulle guance pallide e spostando lo sguardo altrove per evitare quello di lei, che in quel momento era sbalordito.

Vuole stare con me invece che con Pansy? È una cosa, bella infondo. Lui è bello...Momento, frena l'entusiasmo. E se questa fosse una presa in giro architettata da lui e i suoi amichetti? E poi di quale entusiasmo stiamo parlando?! Sto dando i numeri!

"Tutto qui Malfoy? Dov'è il trucco?" chiese la ragazza inarcando le sopracciglia.

"Nessun trucco, oggi ti è andata bene Granger" rispose andando a sedersi su una sedia.

Hermione imitandolo si sedette su un banco difronte a lui.

Spaesata dalla risposta del biondo disse: "Allora perché questo incontro, cosa vuoi da me esattamente?".

Al suono di quella domanda Draco si alzò  e si diresse verso di lei.

È arrivato il momento, devo farlo. Ho aspettato abbastanza...otto fotuttissimi anni..

Appoggió le sue mani ai lati della ragazza, erano alti uguali ora è guardandola rispose: "Te, voglio te".

In un attimo le loro labbra si incontrarono una, poi due, tre volte e non solo. Finalmente l'aveva baciata e sembrò che anche lei non aspettasse altro e la cosa lo sorprese.

Quel bacio parve durare un'eternità e i due erano accaldati per la passione che si passavano.

L'orologio scoccó l'una e secondo Hermione era il caso di andare, il giorno dopo avrebbero avuto lezione, ma per Draco queste erano l'ultima delle sue preoccupazioni.

"Dobbiamo andare" disse la grifona tra un bacio e l'altro.

"Dobbiamo proprio Granger?" domandò Draco amareggiato. Uscirono dall'aula di pozioni diretti al dormitorio di lei.

Arrivati al ritratto della Signora Grassa caddero in un lieve imbarazzo perché, entrambi, non sapevano minimamente come salutarsi. Così decisero di voltarsi e andare ognuno per la propria strada. Il furetto a metà scalinata si fermò e disse piano: "Buonanotte Hermione".

E la ragazza, cercando di rimanere calma e composta, balbettó: "B-buonanotte Draco".

Entrata si fiondó in camera sua gettandosi sul letto, era eccitata come una bambina la mattina di natale.

Datemi in pizzicotto, svegliatemi da questo sogno. Non posso crederci mi ha chiamata per nome e mi ha baciata. Draco Malfoy ed io..?! Che serata, beh, strana.

Quell'entusiasmo non durò molto. La grifona ripensó agli avvertimenti di Harry e Ron. Anche lei conosceva la fama della serpe per le sue scappatelle di una notte. Venne colta da un dubbio che la assillò tutta la notte.

Sulla strada del ritorno Draco non riusciva a smettere di pensare a ciò che era appena accaduto.

La Mezzosangue era finalmente sua e lui era felice come non lo era mai stato prima.

Mancavano pochi metri all'entrata della Sala Comune di Serpeverde quando il furetto venne fermato da un rumore alle sue spalle.

"Ehm ehm" tossí la professoressa McGranitt.

Draco si voltò pietrificato e vide il volto accigliato della preside.

"Cosa ci fa fuori dal suo letto a quest'ora,  mi segua immediatamente nel mio ufficio Signor Malfoy" ordinò la donna.

Merda, sono fregato ora.

Salita la scala a chiocciola entrarono nel vecchio ufficio appartenuto a Silente. Era come se lo ricordava: circolare, con gingilli sparsi qua e là e con i molteplici ritratti degli ex-presidi di Hogwarts affissi alle pareti.

Si sedettero uno difronte l'altro.

"Pretendo una spiegazione" disse la preside scrutandolo da sopra gli occhiali.

"Ero uscito a fare una passeggiata, avevo difficoltà ad addormentarmi" mentì lo studente.

"Con tutti i suoi precedenti Malfoy mi vedo costretta a prendere dei provvedimenti. Per prima cosa saranno tolti 90 punti alla sua Casa e inoltre per lei sarà vietato trovarsi fuori dal suo dormitorio dalle nove in poi. Sono stata chiara?" disse ferma la strega.

"Trasparente.." rispose il biondo.

"Può andare ora, buonanotte Signor Malfoy" disse la McGranitt.

E con un cenno del capo il ragazzo salutò la preside e andò a dormire nonostante la lunga nottata.

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