Una botta in testa

1.9K 131 16
                                    

Ron diede un leggero bacio sulle labbra alla Parkinson e andò a sedersi con i suoi amici sotto gli sguardi increduli di tutti.

"Ma sei fuori di testa amico!" esclamò Harry.

"Che c'è?" chiese il rosso guardandolo con un espressione confusa.

"Che c'è?! Ti metti con quella sottospecie di pettegola senza dirci niente e tu chiedi che c'è?!" disse Hermione indignata.

"Sono innamorato perso ragazzi" mugoló Weasley con aria straordinariamente sognante.

"Io non la voglio quella come cognata" disse Ginny.

Ron non sembrava ascoltare, era troppo impegnato a sbavare nel suo piatto continuando a guardare quel viso da carlino.

Hermione non riusciva a smettere di osservare gli occhi vitrei e vuoti dell'amico.

Non è da lui questo comportamento. Espressione assente, tono innaturale, attrazione verso Quella...Un momento. Ma certo! Ron è sotto l'effetto di un filtro d'amore, che stupida dovevo capirlo. Qui c'è lo zampino di quella strega.

Nel frattempo Pansy era intenta a parlare del suo sconfinato amore per il Grifondoro dai capelli rossi, ma al biondo poco importava.

"È così virile, forte. Un purosangue con i fiocchi! Oh il mio Ronnino".

Draco ridacchió divertito.

"Cosa hai Dracuccio, geloso per caso?" chiese la ragazza con una strana luce negli occhi neri.

"Io? Scherzi? Sono contento invece. Ora che sei impegnata eviterai di rompermi le palle" disse il furetto facendo spegnere quella scintilla nello sguardo della Serpeverde.

Detto questo si alzò da tavola e come lui tutti gli studenti per recarsi alle rispettive lezioni.

Prima di andare in classe, Pansy entrò nel bagno dei prefetti per darsi una sistemata.

Alle sue spalle comparve Hermione armata di bacchetta, ma la Serpeverde non sembrò allarmarsi. No, era come se aspettasse quell'incontro.

"Chi si vede. La Mezzosangue".

"Dove hai preso quel filtro d'amore Parkinson" chiese la grifona.

"L'ho sgraffignato dalle scorte di Lumacorno" rispose Pansy.

"Perché lo hai fatto" disse Hermione furiosa.

"Sai io e te vogliamo la stessa cosa, ma avvelenare il tuo amichetto si è rivelato inutile. Quindi non rimane che eliminare la concorrenza. Draco sarà solo mio carina, mio e basta" ghignó la mora.

Hermione non ebbe il tempo di rispondere che venne schiantata con violenza contro la parete di pietra perdendo i sensi e la rivale se ne andò saltellando soddisfatta.

Dove diavolo è Hermione, non è da lei saltare le lezioni. Sento puzza di guai, ma soprattutto di Malfoy.

Harry, sapendo che l'amico non sarebbe riuscito a dire altro che riguardasse la sua nuova fiamma, decise di andare a cercare la serpe da solo dopo la fine delle ore di lezione.

Durante pozioni Draco raccontò a Blaise il suo incontro della sera precedente con la nata babbana.

"Ohoh alla grande amico. Quando hai intenzione di portartela al letto?" chiese Zabini.

"È strano, con lei mi sento come con nessun'altra. Non voglio una storia di una notte capisci? Non lo so forse non sono più in me.." disse il biondo.

L'amico rise dandogli una pacca sulla spalla.

Draco sorrise.

"Cosa c'è di tanto divertente signor Malfoy. La prego faccia ridere anche noi" stuzzicó Lumacorno.

"Mi scusi professore" disse la serpe.

"Mmh. Dieci punti in meno a Serpeverde" disse l'uomo baffuto.

"Ma professor.." iniziò il ragazzo.

"Silenzio o verranno tolti altri punti" rimproveró Lumacorno.

Il furetto, furioso, non parlò per il resto dell'ora.

A fine giornata si recarono tutti in Sala Grande per la cena e di Hermione ancora nessuna traccia.

Harry al limite della preoccupazione fece cenno al biondo di seguirlo fuori e con sua sorpresa acconsentì.

"Cosa le hai fatto Malfoy " chiese il Prescelto con gli occhi ridotti a fessure e i denti stretti.

"Di cosa stai parlando Potter" disse la serpe con il suo solito ghigno sulle labbra.

"Hermione è scomparsa da stamattina. Cosa le avete fatto tu e i tuoi amichetti" chiese il Grifondoro sprezzante.

"Granger? Cosa è successo, cioè non che me ne importi di quella Mezzosangue" disse Draco con una nota di terrore nella voce.

Harry storse la testa confuso e senza chiedere altre spiegazioni tornò al suo tavolo.

Appena il moro svoltó dietro un angolo, il furetto corse per tutto il corridoio e poi per tutta Hogwarts alla ricerca della ragazza scomparsa. Andò in biblioteca, in tutte le aule del castello, sulle rive del Lago Nero, nelle serre, in giardino, ovunque ma non la trovò.

In preda al panico si sedette ansimante sul pavimento con la testa fra le mai e a peggiorare la situazione arrivò Pix svolazzando allegro.

"Ehy Draco".

"Va via poltergeist dei miei stivali" sputó il biondo.

"Nervosetto eh. Sai volevo congratularmi con te per averla stesa in quel modo, sei stato più spietato di me" ghignó Pix.

"Di cosa diavolo stai parlando?!" chiese Malfoy.

"Della Mezzosangue nel bagno dei prefetti, un colpo da maestro" disse il poltergeist.

Draco sgranó gli occhi e riprese a correre.

Il bagno dei prefetti, come ho fatto a non pensarci prima.

Arrivato entrò senza esitare e la vide.

Era distesa a terra, pallida come un cadavere, fredda come il ghiaccio.

Devo portarla da Madama Chips. Velocemente.

Se la caricó in spalla nel modo più delicato possibile e corse in infermeria.

"Cosa succede?!" disse l'infermiera non appena vide Draco entrare con qualcuno apparentemente svenuto.

"Mi aiuti l'ho trovata in questo stato. Credo abbia preso una botta in testa" disse la serpe.

"Hai fatto bene ragazzo, ora ci penso io" lo rassicuró la donna.

Draco rimase tutta la notte al suo fianco. Aveva paura. Paura di perderla.

||Io shippo Dramione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora