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REECE
Faccio finta di annuire per l'ennesima volta alla noiosissima spiegazione delle puntate di gossip girl che Juliana mi sta facendo ma evidentemente trovo il movimento della sua bocca interessante solo quando compie determinati atti perché adesso vorrei solo ucciderla.
Ieri sera non sembrava così petulante cazzo.
Mi apro il colletto della camicia di Ralph Lauren che ho dovuto indossare per forza per questo ridicolo cocktail di conclusione della fiera, lavorare con Anna senza scambiarci una parola è stato veramente straziante, pensavo che avrebbe almeno provato ad intavolare un qualsiasi tipo di discorso con me, così per smorzare l'imbarazzo invece dopo la mia sfuriata non ha voluto chiarire e non ha dato nemmeno modo a me di farlo, si è richiusa nel suo mutismo e si è messa a lavorare.
Vorrei dirle che non faccio apposta ad essere così stronzo ma è solo che ogni volta che abbasso la guardia vengo pugnalato e l'ultima pugnalata che ho preso è stata troppo forte.
Adesso è qui a pochi passi da me con un vestito con i brillantini che le lascia tutta la schiena e le gambe scoperti, è innegabile quanto sia estremamente sensuale e non ha nemmeno bisogno di sforzarsi, a lavoro tutti gli uomini la guardano ma lei non se ne accorge per niente, ha occhi solo per mio fratello su cui stasera sembra aver fatto colpo dal momento che non fanno altro che parlare e ridere, non l'avevo mai vista così sorridente, il suo viso si illumina in una maniera che la fa sembrare ancora più bella, sempre che sia possibile.
Stephen le mette una mano sulla schiena nuda e la guida al bar per un drink.
Li seguo con lo sguardo fino a quando mi è possibile dopodiché devo a malincuore tornare a guardare la bellissima ma noiosissima ragazza che ho davanti a me.
Dopo qualche minuto decido che ne ho abbastanza delle sue chiacchiere frivole così con la scusa di prenderle da bere mi allontano da lei e mi dirigo verso il bar dove scorgo Anna sola e sconsolata che fissa Stephen a pochi metri da lei che flirta palesemente con un'altra
"Tutta sola?" esordisco per sciogliere il ghiaccio, appena mi nota alza gli occhi al cielo, ordina due shot di tequila e se li scola con una facilità sorprendente, appena li ha terminati ne chiede altri tre che scola di nuovo tutti d'un fiato, all'ultimo noto che inizia a vacillare e così decido di accompagnarla fuori a prendere un po' d'aria mentre lei sghignazza come una cretina.
"Anche se domani non ti ricorderai di nulla ci tenevo a scusarmi per il mio comportamento, da quando sono arrivato in azienda mi sono comportato da stronzo viziato e me ne vergogno fortemente" ammetto arrossendo leggermente.
"Sì sì come ti pare" sbiascica facendo uno strano movimento con la mano, i suoi occhi sono arrossati e il trucco sta colando lungo il suo volto ma nonostante questo è comunque una delle ragazze più belle che abbia mai visto.
Inizia ad emettere degli strani gorgoglii e si inginocchia sul marciapiede con le mani  a coprirle il viso
"Ma perché non mi vuole nessuno?" piagnucola
"Anche Meg dei Griffin ha avuto più spasimanti di me, ti rendi conto? Non vedo un cazzo da una vita, giuro che non mi ricordo nemmeno cosa si provi ad avere un orgasmo" non riesco a trattenere le risate dopo questa confessione anche se non mi sorprende, lei è una di quelle donne in carriera che non hanno vita privata e poi il fatto che abbia una cotta adolescenziale con mio fratello non la aiuta di certo.
"Addirittura il mio ex ha preferito mia so..." non finisce nemmeno la frase che vomita copiosamente sul pavimento schizzando sulle mie costosissime Balenciaga, i suoi conati sono così forti che sembra le stia uscendo anche la trachea insieme al liquido marroncino riverso sull'asfalto.
Nonostante mi abbia rovinato le scarpe non riesco a provare rabbia nei suoi confronti bensì sento una profonda tenerezza nei suoi riguardi che mi spinge a prenderla in braccio ed avviarmi con lei verso il primo taxi fermo.
Prima o poi mi faranno santo.

COME TU MI VUOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora