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REECE
Ascolto il briefing organizzato da Anna per la fiera dello yacht e capisco subito che in lei c'è qualcosa che non va;generalmente è energica, sicura di sé e spigliata quando parla, oggi invece sembra che una macchina le sia caduta addosso, è continuamente distratta e non fa altro che perdere il punto del discorso.
Leggo una profonda frustrazione nel suo sguardo, non l'avevo mai vista così,da quel poco che la conosco è sempre stata una di quelle dipendenti che non permette ai suoi problemi personali di interferire con il suo lavoro.
Credo che il suo repentino cambio di umore abbia a che fare con la nuova hostess assunta che ora è seduta in prima fila a prendere appunti su ciò che sta dicendo Anna, ho visto come il fatto di trovarla qui l'abbia scioccata e rattristata allo stesso momento e sicuramente avranno dei trascorsi.
Non voglio farmi gli affari suoi ma da Milano il nostro rapporto è evoluto in meglio e ci siamo sempre spalleggiati ed ho avuto modo di vedere che sotto la sua scorza dura si nasconde una donna generosa e sempre pronta ad aiutare il prossimo e devo dire che non mi dispiacerebbe per niente averla come amica.
Ho bisogno di persone oneste come lei al mio fianco, non è giusto non dare fiducia a nessuno solo per quello che Aimee mi ha combinato l'anno scorso, non tutti sono viscidi e calcolatori come lei, devo iniziare a capirlo.
L'incontro finisce all'ora di pranzo, vado verso di lei mentre è intenta a riporre il portatile nella custodia nera, la sua espressione è abbattuta e vederla con quello sguardo triste mi fa venire un tuffo al cuore
Non se lo merita cazzo
"Prendi le tue cose, ti porto a pranzo" Le comunico, lei mi guarda perplessa ma mi segue lo stesso senza fare domande.
La trattoria da Gianni in via del Pratello fa uno dei piatti di tagliatelle migliori che io abbia mai assaggiato e noto che nonostante la sua tristezza Anna sta divorando la sua porzione di pasta con gusto, si serve un'abbondante quantità di vino rosso nel calice di fronte a lei che le fa colorare le guance di rosso, e nonostante qualsiasi altra ragazza sarebbe bruttina nelle sue condizioni lei è comunque adorabile.
"Non voglio essere invadente ma volevo dirti che se vuoi con me puoi parlare senza problemi, mi hai aiutato parecchio ad ambientarmi da quando sono qui in Italia e te ne sono grato, se hai bisogno di un amico o di una spalla su cui piangere io sono qui" le faccio un sorriso cercando di essere il più dolce possibile e lei a quel punto crolla:fiotti di lacrime le scendono lungo le guance fino ad arrivare al collo, inizia a singhiozzare in modo così rumoroso che le altre persone sedute ai tavoli si girano a guardarci, la afferro per il braccio e la porto fuori dal locale.
"Mi vuoi dire cosa hai? " Sussurro in tono dolce mentre le accarezzo i capelli, sta in silenzio per un paio di minuti mentre continua a piangere e tirare su con il naso e dopo un po si schiarisce la gola.
"La ragazza che hai assunto ieri è mia sorella Nina, fino a tre anni fa andavamo d'amore e d'accordo, io non parlavo di altro che se non di lei e di quanto fosse in gamba e bellissima, le confidavo tutto, soprattutto i miei problemi con il mio ragazzo Alessio, lui ultimamente era scostante e cercava ogni scusa buona per stare lontano da me;aveva sempre una scusa: il calcetto, la palestra, lo studio e io dentro di me mi sentivo che ci fosse qualcosa che non andava fino a quando non l'ho trovato a scoparsi mia sorella nel parcheggio del ristorante in cui stavo festeggiando la mia festa di laurea "
Cazzo! E io che pensavo che non ci potesse essere tradimento peggiore di quello fatto dalla mia ex.
Chi ha bisogno di nemici quando si ritrova una sorella del genere?
"Ma non è tutto"
"Mia sorella poi non ha più avuto il coraggio di affrontare me o i nostri parenti e di spiegare perché avesse fatto qualcosa di così meschino nei miei confronti, così se n'è andata chissà dove e si è fatta un bonifico dal mio conto rubandomi tutti i risparmi di anni di sacrifici.
Adesso è tornata dopo tre anni senza uno straccio di scusa, ha preteso di trasferirsi nel vecchio appartamento di mia nonna dove vivo con Martina e ora vuole pure lavorare con me"sospira sconsolata
"Mi sono sentita il nulla più assoluto dopo questa storia, ho passato mesi a domandarmi cosa avessi di sbagliato e quale fosse la mia colpa per meritarmi un trattamento del genere, sono una persona tanto orribile Reece? "
No piccola, sei fantastica hai solo incontrato le persone sbagliate come è successo anche a me.
"Stavo per sposarmi" Dico tutto d'un fiato mentre lei spalanca gli occhi
"Io e Aimee, la mia ex siamo stati assieme per quasi dieci anni, da quando ne avevo diciannove, abbiamo girato il mondo in compagnia l'uno dell'altro, avevamo persino un canale YouTube dove documentavamo i nostri viaggi, le avevo fatto la proposta a Sumba, in Indonesia e programmavamo di tornare lì per risposarci, lei è sempre stata una testa calda , nonostante la nostra relazione duratura e monogama lei mi aveva confessato di sentirsi attratta anche dalle ragazze e la cosa non mi disturbava più di tanto ad esserne sincero, la amavo così tanto che sarei passato sopra a qualsiasi cosa per lei, inutile dire quanto i miei la odiassero dicevano che era una testa calda e che avrebbe rovinato me e il buon nome della mia famiglia, e io non riuscivo a vedere tutti i suoi difetti per quanto fossi accecato dall'amore fino a quando non l'ho beccata il weekend prima del matrimonio impegnata in un disgustoso rapporto a tre con un ragazzo e la sua migliore amica nel nostro letto, mi sono sentito come se qualcuno stesse stringendo il mio cuore in una mano, mi mancava il respiro per quanto mi sentissi ferito, sono rimasto lì a guardare in silenzio, con i piedi che sembravano incollati al pavimento mentre lei cercava di farmi credere che fosse una cosa da una notte dovuta al troppo alcool.
Ho lasciato la casa sotto shock e le ho dato quarantotto ore per raccogliere le sue cose,lasciare l'anello di fidanzamento e sparire ma lei si è rifiutata dicendo che mi stavo arrabbiando per nulla e che dopo dieci anni assieme annullare il matrimonio per una cosa del genere era stupido, quindi nonostante le mie continue sollecitazioni, anche per vie legali si è rifiutata di abbandonare la casa e di ridarmi l'anello che tra l'altro appartiene alla mia famiglia da decenni, ha continuato a tormentarmi sostenendo che non potevamo mandare a puttane tutto per una sciocchezza del genere, ti giuro che non potevo girarmi senza vederla, quindi ho chiesto ai miei se potessi gestire i loro affari dalla sede di Bologna con Stephen e mi sono rintanato qui"concludo sospirando
Lei apparte mio fratello,Riccardo e gli altri miei amici è l'unica a sapere di questa storia e spero che custodisca il segreto.
Era parecchio tempo che non ne parlavo ed ora sento riaffiorare tutto il dolore che pensavo si fosse assopito durante questi mesi, non so nemmeno come reagirei se Aimee mi si ripresentasse davanti, se avrei la forza di farle credere che non provo più nulla per lei anche se purtroppo non è così.
L'amore non è un'interrutore, non si decide di smettere di amare una persona, ma decidere di non perdonare qualcuno che ti mente e tradisce la tua fiducia è uno dei più grandi atti d'amore che si possa fare verso se stessi.
Oggi ho troppi pensieri per la testa e non riuscirei a concentrarmi sul mio lavoro quindi mi è venuta un'idea.
"Andiamo via da qui, ti porterò a fare qualcosa che sicuramente ti piacerà"
"E il lavoro? Sono la referente delle hostess alla prossima fiera ho un'infinità di cose da preparare, partiamo lunedì prossimo"
"Faremo due ore in più domani, ora seguimi, ti porto in un posto dove nessuno potrebbe essere di malumore"
"Dove in una spa? "
"No all'ikea, devo comprare i mobili per la nuova casa che ho comprato" scoppia a ridere mentre ci avviamo verso il mio SUV Maserati.
Mentre accendo la macchina mi soffermo a guardare il suo viso e non posso fare a meno di notare quanto sia bella, soprattutto mentre è rilassata e a quanto mi faccia piacere essere l'autore del l'espressione che ha stampata sul volto.
"Merda! "
"Cosa c'è ? "
"Mi sono dimenticato di firmare il rogito per la casa, senza quello il proprietario non mi consegna le chiavi" mormoro prima di svoltare verso corso Marconi, dove è situato lo studio del notaio.
Quando arriviamo parcheggio lì davanti, scendo e suono il campanello mentre vedo che lei non accenna ad alzarsi dal sedile del passeggero
"Non so quanto ci vorrà quindi vieni su con me" le dico
Quando rispondono al campanello dico chi sono e poco dopo sento il rumore del portone che si apre, Anna legge i vari nomi sul campanello e quando capita su quello del notaio dapprima sbianca, dopodiché emette una smorfia rabbiosa.
"Stai al gioco mentre siamo su ok?" la guardo come se le fossero spuntate tre teste
"Ma di che parli?"
"Ti spiegherò dopo ora ti prego, segui tutto quello che ti dico io"
Saliamo le scale e quando ci troviamo davanti alla porta dello studio entriamo insieme e lei immediatamente intreccia le sue mani alle miemie.
Ma cosa hanno messo nel vino che ha bevuto?
Ma è pazza?
Quando la segretaria ci fa accomodare nello studio e leggo il nome sulla targa apposta sul l'immensa scrivania di legno capisco il perché di questa messa in scena: il notaio è Alessio Poggioli, il suo ex fidanzato.
E chiaramente non vuole fargli vedere che da quando si sono lasciati non si è più impegnata seriamente con nessuno e che il suo tradimento l'ha veramente ferita.
Il giovane notaio posa subito il suo sguardo su Anna, i suoi occhi percorrono lentamente il vestitino di lana attillato di lana che indossa e si soffermano sulle gambe scoperte e lo fa con uno sguardo volutamente malizioso nonostante le nostre dita siano intrecciate e anche se è tutta una finzione mi irrita molto il fatto che lui la guardi così  davanti a me.
"Devo firmare i documenti per il rogito" dico con tono volutamente arrogante, lui a quel punto distoglie lo sguardo da lei ,prende un fascicolo e mi passa le carte da firmare.
Mentre compilo le carte con la coda dell'occhio noto che è ancora fermo a guardarla, cosa che fa salire la mia irritazione alle stelle.
"Anna, era da un pezzo che non ti vedevo, ti trovo in ottima forma"esala mordendosi un labbro come se fosse di fronte ad una ragazza con cui ha avuto un'avventura di una notte e non la sua fidanzata di tre anni che ha tradito con la sorella, il suo atteggiamento da padrone del mondo mi fa venire voglia di prenderlo a pugni
" Perché avresti dovuto vedermi? " chiede lei con tono irritato
" Da quel giorno non ho avuto modo di dirtelo perché sei partita per l'America è quando sei tornata tuo padre ha detto che mi avrebbe ammazzato se mi fossi avvicinato di nuovo ma non c'è giorno che io non mi penta di ciò che ho fatto, sono stato un vero stronzo e mi dispiace"
"Ehm...grazie per le tue scuse sentite e soprattutto per niente tardive ma in realtà separarmi da te mi ha fatto bene,ho viaggiato, adesso lavoro per un'azienda che organizza fiere in giro per il mondo e in più se fossi stato fedele non avrei mai conosciuto l'uomo meraviglioso al mio fianco quindi credo di doverti ringraziare" dice Anna prima di schioccarmi un bacio sulla guancia.
Dio, le sue labbra sono così morbide.
Lui fa una smorfia per cercare di cancellare dal suo viso il fastidio che gli provoca il vedere la sua ex felice anche senza di lui, cosa che, dato il suo smisurato ego non riteneva possibile.
"Andrea, quello che si frequentava tempo fa con tua cugina ti aveva visto e mi aveva assicurato che fossi single" balbetta lui con una sicurezza che ormai sento vacillare.
"È stato un colpo di fulmine tra di noi, ci siamo conosciuti questa estate in Spagna, sono rimasta subito ammaliata dalla sua bellezza e dalla sua sensualità, dovresti vedere quanto è grande il suo..." Fingo un colpo di tosse per interromperla.
"Insomma ci amiamo tantissimo e  ora andremo a convivere, e non vedo l'ora di fare l'amore in ogni centimetro del nostro nuovo attico, Dio, se chiudo gli occhi posso già immaginarmelo"ridacchia.
Gli firmo un assegno sotto la sua espressione sconvolta e usciamo dall'ufficio.
Appena ci chiudiamo la porta alle spalle scoppiamo entrambi in una fragoroso risata
" Hai visto che faccia che aveva? "
"Sembrava che ci avessero annunciato che è morto qualcuno"
Scendiamo le scale e ci avviamo verso la mia macchina ma mentre lo facciamo mi sento osservato e infatti appena alzo lo sguardo noto Alessio che ci fissa con un'espressione da cane bastonato dalla finestra, così decido di completare la nostra messinscena nel migliore dei modi, afferro Anna con forza e la bacio e lei risponde con trasporto intrecciando la sua lingua alla mia e in cuor mio in questo momento vorrei essere dotato di un paio di occhi sul retro della mia testa per poter vedere l'espressione che il suo ex sta facendo adesso.

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