Ansia

4 0 0
                                    

Nel buio della notte, Clotilde camminava a passo veloce.
Era inseguita.
Se lo sentiva.
Qualcuno dietro di lei camminava a passi regolari, stesso ritmo ripetitivo, che si era oramai impresso anche nella sua mente.
Chi poteva essere? Chi poteva andare nella stessa stradina stretta e buia diretta verso il nulla?
'Pensa Clotilde, pensa' si ripeteva. 'Sarà semplicemente qualcuno che va nella tua stessa direzione. Tranquilla, non succede nulla'. Inconsapevolmente, aveva accelerato il passo.
Respiro irregolare, cuore che batte all'impazzata, che sembra stia per scoppiare.
Intanto, i passi dietro di lei continuavano ininterrottamente come una nenia.
Fino a che una mano non le tappò la bocca e un braccio le cinse la vita tanto stretta, da sentirsela scorrere fuori dalle vene, dall'animo, da ogni particella del suo involucro protettivo che poco le piaceva.
Stava piangendo.
La figura si mostrò.
Svenne.

AneddotiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora