"Laura, tutto ok?"
Il turbinio dei miei pensieri caotici fu interrotto da una voce più che familiare.
Ogni tanto mi succedeva: venivo risucchiata nei ricordi. Un vortice infuriava nel mio animo; figure indifferenti e apatiche al mio urlo di aiuto. Sguardi di sufficienza, abbandoni, commentini, manate, violenze. 'Basta!' Urlavo nel mio cuore, chiedendo pietà agli aghi che pareva lo trapassassero.
Mi abbandonavo ad un assenza di emozioni e abbracciavo il mio vuoto di apatia, fino a che lei non notava come stavo.
"Tutto apposto, amore." Baciai a stampo la mia ragazza, ritrovando il mio paradiso terreno.