CAPITOLO 1.
«Che diavolo sta succedendo qui?» la voce di Tobio risuono nello spogliatoio della palestra facendo sussultare tutti i presenti.
I ragazzi si fecero da parte permettendogli di leggere biglietto sul suo armadietto scritto con un colore dorato che brillava toccato dalla luce del sole che entrava dalla finestra.
"Mi rivolgo a te, Re del campo. Nella notte più sacra e magiche di tutte metterò tra le tue mani il mio destino. Riceverai alcuni messaggi che ti porteranno a capire chi sono. Quando pronuncerai il mio nome i nostri destini saranno legati in modo indissolubile"
Il messaggio non era firmato e la cosa fece sbuffare il ragazzo dai capelli corvini che si limitò a staccarlo ed aprire lo sportello recuperando una maglietta e un paio di pantaloncini che indossò senza fare una piega pensando: Sono certo che la risposta su chi sia il mittente sia nella prima frase del messaggio. È fin troppo chiaro che il messaggio sia per me. Re del campo era il mio sopranome nel mio periodo nero nella vecchia squadra prima che venissi abbandonato al mio destino dai miei compagni di squadra...
Daichi notando la cosa disse: «Tobio, questo messaggio...»
«Sì, lo so bene. Parla di me, ma non mi sembra il caso di pensarci troppo» rispose lui per poi aggiungere: «Dobbiamo allenarci per la prossima partita con i Neko»
Entrati in campo per tutto il pomeriggio si allenarono, ma Tobio faceva veramente fatica a concentrarsi e tutti l'avevano notato per questo lasciarono perdere i rimproveri perchè anche loro erano veramente curiosi di sapere chi fosse il mittente del messaggio.
Al termine dell'allenamento, Tobio, si diede una sistemata rendendosi presentabile e si mise seduto davanti all'armadietto rileggendo il messaggio. Aveva la sensazione di aver già visto quella calligrafia, eppure, non era certo di quel suo sospetto.
Preso il borsone lasciò lo spogliatoio ed andò via restando immerso nei suoi pensieri.
Tornato a casa andò nella sua stanza e si gettò sul letto ripensando alla giornata in palestra e s'alzò di scatto ricordando l'assenza di Shoyo.
Prese il telefono e mandò un messaggio al gruppo della squadra.
Tobio: "Qualcuno di voi sa perchè Shoyo non è venuto agli allenamenti?"
Daichi: "No. Ho provato a contattarlo e non ha risposto"
Sugewara: "Io sapevo che doveva fare delle cose e che non poteva venire..."
Asahi: "Forse non stava bene. Era strano in questi giorni"
Tsukki: "Si farà vivo prima o poi. Non credo ci sia da preoccuparci"
Daichi: "Se avesse avuto problemi ci avrebbe avvisato"
Shoyo: "Scusate ragazzi. Non potrò esserci per una settimana. I miei genitori stanno lavorando lontano da qui ed io devo occuparmi di mia sorella. Se posso cercherò di essere presente, ma non ne sono certo"
Tobio: "Ti ricordo che abbiamo una partita contro i Neko"
Shoyo: "Dovrò venire per forza allora..."
Tadashi: "Se lo trovi troppo faticoso non sforzarti"
Shoyo: "No. Voglio giocare ancora una volta contro Kenma. Mi diverte tantissimo e non posso perdere l'occasione"
Daichi: "Allora ti aspettiamo agli allenamenti"
Shoyo: "E poi voglio giocare con tutti voi, ma soprattutto schiacciare su le alzate fantastiche di Tobio"
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La notte di Natale
FanfictionTobio trova sul suo armadietto un messaggio. Quel messaggio non sarà il primo, ma ne riceverà altri sei ed entro la notte di Natale dovrà capire chi sia l'autore di essi.