CAPITOLO 5.
La mattina dopo, Tobio, si svegliò sentendo il telefono suonare.
Senza pensarci troppo le prese in mano e rispose alla chiamata: «Pronto, mamma?»
«Tobio, dove sei?» chiese la donna dall'altra parte del telefono.
«Sono a casa di Hinata. Si è fatto male alla caviglia e aveva bisogno di aiuto» rispose lui mettendosi seduto tra le coperte senza svegliare il ragazzo che riposava al suo fianco per poi chiedergli: «Come mai mi hai chiamato?»
«Mi ero solo sorpresa a non trovarti a casa» rispose lei.
«Sì. Ogni tanto per non farmi restare da solo, Hinata, mi chiede se posso restare a dormire a casa sua» ammise lui arrossendo leggermente imbarazzato ringraziando il fatto che la madre non potesse vederlo.
Hinata si mosse nel sonno passandosi la mano su gli occhi per poi aprirli: «Tobio, chi è?»
«Mia madre. Voleva sapere dove fossi» rispose lui sorridendogli.
«Capito...» rispose il ragazzo abbracciandolo nascondendo il volto contro la sua pancia.
Il corvino immerse la mano nei suoi capelli giocandoci dicendo: «Mamma, oggi ho gli allenamenti. Appena finiscono passo a casa»
«Porterai anche il tuo amico?» chiese curiosa d conoscere quel ragazzo che faceva sorridere nuovamente il figlio.
«Certo. Lo porterò con me» rispose lui facendo scorrere tra le dita i capelli arancioni dell'amico.
Poco dopo la chiamata si chiuse e il corvino disse: «Oggi ti porto a conoscere mia madre»
«Come mai?» chiese lui alzando il volto per poterlo guardare negli occhi.
«Vuole conoscere il ragazzo che riesce a farmi sorridere dopo aver passato tantissimo tempo con il muso lungo» rispose Tobio a quelle parole.
Hinata annuì mettendosi seduto tra le coperte borbottando: «Ho fame e devo andare in bagno»
«Mentre tu vai in bagno io vado a preparare la colazione» disse Tobio scompigliandogli i capelli per poi posargli un bacio su la guancia.
Rendendosi conto del suo gesto arrossì imbarazzato per poi alzarsi dal letto.
Hinata lo prese per mano facendo intrecciare le loro dita: «Tobio, potresti darmi altri di questi baci?»
Ci furono alcuni minuti di silenzi tra di loro per poi chiedergli: «Ti fanno piacere?»
«Da te moltissimo» ammise arrossendo imbarazzato il ragazzo senza distogliere lo sguardo dal suo: «Voglio essere coccolato solo da te in questo modo»
Il corvino annuì sorridendogli nonostante l'imbarazzo che colorava il suo volto.
Hinata lo lasciò andare e lui gli porse le stampelle in modo che potesse muoversi da solo senza farsi male.
Solo dopo lasciò la stanza andando in cucina a preparare la colazione.
Intanto, Hinata, dopo esser andato in bagno si diede una sistemata per poi andare in cucina restando fermo su la soglia osservando il corvino cucinare.
Vederlo per la prima volta ai fornelli lo lasciò piacevolmente sorpreso, ma anche molto curioso di sapere cosa stesse cucinando.
Tobio sentendosi osservato disse: «Su, mettiti a tavola. La colazione è pronta» Hinata annuì sedendosi tranquillamente iniziando a mangiare.
Natsu si presentò nella stanza abbracciando il fratellone: «Stai bene?»
«Sì, piccola. Oggi ti accompagnamo a scuola» rispose lui sorridendole.

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La notte di Natale
FanfictionTobio trova sul suo armadietto un messaggio. Quel messaggio non sarà il primo, ma ne riceverà altri sei ed entro la notte di Natale dovrà capire chi sia l'autore di essi.