Capitolo 2

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CAPITOLO 2.

La mattina dopo, Tobio fu il primo a svegliarsi accarezzato dal respiro caldo del ragazzo al suo fianco che nel corso della notte l'aveva preso per mano.

La cosa non gli dispiaceva affatto e rimase ad osservarlo per diversi minuti.

Shoyo lentamente aprì gli occhi e gli sorrise: «Buongiorno...»

«'Giorno» rispose lui a quel saluto lasciandosi andare ad un timido sorriso.

I due si alzarono ed andarono a turno in bagno per cancellare i residui del sonno che si portavano ancora addosso con una doccia calda.

Tobio guardò lo shampoo che usava l'amico e ne uso una dose generosa per lavarsi i capelli venendo subito avvolto dal profumo del ragazzo che la notte precedente era riuscito a cancellare i suoi incubi.

Terminato di lavarsi uscì dal getto dell'acqua asciugandosi e rivestendosi.

Intanto Shoyo aveva preparato la colazione per tutti e tre ed aveva mandato un messaggio ad ognuno dei compagni di squadra chiedendo loro di scrivere un biglietto per Tobio dove dicessero seriamente quello che pensavano di lui perchè questo avrebbe risollevato sul serio il suo morale e cancellato le sue paure.

Quando gli chiesero il motivo di tutto quello si era ritrovato a rispondergli con una semplice frase: "Il sole deve tornare a splendere nel suo cuore"

Bastò quello a convincere i ragazzi che poi avrebbero messo quei bigliettini nell'armadio del ragazzo dai capelli corvini.

Terminato di fare colazione i due ragazzi accompagnarono la bambina a scuola e solo dopo presero un taxi per raggiungere la scuola in tempo.

I due essendo in classi diverse si separarono, ma Shoyo scrisse un nuovo messaggio per il ragazzo e lo chiuse correndo al cambio della campanella a metterglielo nell'armadietto per poi tornare a lezione come se niente fosse.

Quando le lezioni terminarono, Shoyo, andò a prendere la sorella e tornò con lei in sella alla bicicletta a scuola per poi entrare in palestra dove gli altri lo stavano già aspettando.

«Ciao a tutti!» esclamò facendo notare la sua presenza.

«Shoyo!» esclamarono i ragazzi in coro.

Sugewara si avvicinò lui sorridendo: «Hai fatto in tempo a venire agli allenamenti»

«Sì. Sono solo dovuto andare a prendere mia sorella» disse lui tenendo per mano la bambina che si guardava attorno curiosa.

I ragazzi s'avvicinarono e dissero: «Ciao, piccola Natsu»

«Ciao!» esclamò lei sorridendo felice di essere lì con il fratello.

«Natsu, ti lascio un attimo con loro. Vado a cambiarmi e torno qui» disse lui guardandola.

«Va bene? Tobio?» chiese perplessa.

«Sì sta preparando per allenarsi» rispose uno dei ragazzi.

«Capito!!» esclamò lei sedendosi su una panchina vicino a Ukai che le sorride divertito dicendole: «Oggi vedrai gli allenamenti del fratellone»

«Sì! Sarà divertente!» rispose lei felice muovendo i piedi aspettando che iniziassero.

Shoyo trovò Tobio con dei biglietti in mano e lo guardò curioso: «Ohi, Tobio! Stai bene?»

«Sì. Hinata, perchè mi hanno scritto queste cose?» chiese con un filo di voce.

Il ragazzo si mise seduto al suo fianco e lesse lentamente i fogli uno per uno: «Forse perchè questo è quello che pensano veramente di te»

La notte di NataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora