CAPITOLO 6.
La mattina arrivò svelta, Hinata, fu il primo a svegliarsi rimanendo a osservare il volto del corvino che riposava tranquillo.
Aveva già scelto da tempo il regalo da dare a Tobio in caso fossero andati oltre a quello che erano in quel momento e teneva sempre con sé la scatolina che lo conteneva.
Rimase per diverso tempo a letto disegnando con il dito piccoli cerchietti sul petto del corvino pensando a cosa dirgli o come farlo. Gli aveva dato appuntameto a mezzanotte, eppure, adesso aveva dannatamente voglia di dirgli tutto.
Tobio si svegliò lentamente abbracciandolo tenendolo stretto: «Hinata, sei troppo dolce»
«Davvero?» chiese perplesso il ragazzo mentre un lieve alone rosato gli colorava il volto.
«Sì...» rispose lui sorrisedendogli.
Poco dopo si alzarono dal letto andando in cucina dove Natsu parlava con la madre di Tobio.
Vedendo i due ragazzi entrare nella stanza sorrise: «Fratellone, cosa facciamo oggi?»
«Oggi torna la mamma. Dovevo dirtelo ieri sera, ma stavi dormendo quindi non ti ho svegliato» rispose lui senza pensarci troppo.
La bambina sorrise felice dicendo: «Quando torna?»
«Penso che arrivi a ora di pranzo» rispose lui pensandoci su per un attimo.
«Appendiamo gli addobbi?» chiese lei guardandola con occhi da cucciolo abbandonato.
Il ragazzo a quella domanda si morse il labbro, con il gesso alla caviglia non poteva fare niente di quello che avrebbe voluto.
Natsu notando la sua reazione disse: «Non importa se non possiamo farlo...»
Tobio sorrise nel vedere la reazione della bambina così disse: «Potrei aiutarvi io. Per fare più in fretta potrei chiedere a qualche altro amico»
«Davvero?» chiese la bambina speranzosa.
«Sì» rispose lui senza indugiare.
La donna mise a tavola la colazione e solo dopo iniziarono a mangiare.
Al termine della colazione i tre lasciarono l'abitazione andando a casa di Hinata.
Arrivati a destinazione, Tobio, mando un messaggio ai compagni di classe chiedendo loro di raggiungerlo a casa dell'amico per poter decorare tutta la casa prima dell'arrivo della madre.
Alcuni minuti dopo il campanello suono.
Natsu andò ad aprire alla porta sorridendo felice: «Ciao!»
«Siamo qui per aiutare» disse Kenma senza pensarci due volte sorridendole.
La bambina si fece da parte per farli passare e poco dopo si misero al lavoro per decorare tutta la casa.
Prepararono anche l'albero decorandolo con i colori oro e argento.
Con l'aiuto di tutti terminarono prima dell'ora di pranzo.
I ragazzi se ne andarono alcuni minuti dopo per poi tornare a casa.
La madre dei due arrivò poco dopo restando sorpresa nel vedere l'esterno decorato. Senza indugiare entrò sorridendo nel vedere com'era stata adobbata la casa.
I due ragazzi vedendola sorrisero, ma Natsu disse: «Ci hanno aiutato gli amici del fratellone»
«Sono stati molto bravi» rispose lei senza pensarci due volte.
Quella giornata i tre la passarono insieme, ma cinque minuti prima di mezzanotte, Hinata, si rivolse alla madre: «Mamma potresti accompagnarmi al parco che c'è poco vicino alla mia scuola?»
«Cosa devi fare?» chiese lei perplessa.
«Devo incontrare Tobio. Lui non sa che sono io» disse lui senza pensarci troppo.
«Spiegami mentre andiamo» rispose la donna prendendo le chiavi della macchina.
Natsu che era ancora sveglia andò con loro.
Il ragazzo durante il tragitto racconto tutto alla madre dei messaggi e degli indizi che aveva dato al corvino per poterlo indirizzare a scoprire chi era il mittente di quei biglitti.
Arrivati a destinazione il ragazzo scese dalla macchina e con l'aiuto delle stampelle si fermò sedendosi su una panchina.
Tobio arrivò alcuni minuti dopo e nel vederlo sorrise: «Hinata, sapevo che eri tu il mittente di quei messaggi»
«Davvero?» chiese lui sorpreso da quelle sue parole.
«Sì. Lo sentivo» gli rispose il corvino avvicinandosi a lui porgendogli un pacchetto: «Buon Natale, Hinata»
Preso il pacchetto lo scartò restando piacevolmente sorpreso nel vedere un peluche a forma di piccolo corvo: «Mi piace moltissimo»
«Ne sono felice» rispose Tobio sorridendo felice.
Hinata prese dalla tasca una scatolina dicendo: «Anche io ho preso un regalo...» l'aprì dicendo: «Ti va di diventare il mio ragazzo?»
«Ne sarei davvero molto felice» rispose lui prendendo uno dei due anelli mettendoglielo al dito. Solo dopo lasciò fare lo stesso al ragazzo permettendogli di mettergli al dito l'altro, si guardarono per qualche minuto negli occhi facendo intrecciare le loro dita per poi baciarsi sotto i fiocchi di neve che iniziarono a scendere dal cielo.
Da quel momento avrebbero iniziato un nuovo capitolo della loro vita.

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La notte di Natale
FanfictionTobio trova sul suo armadietto un messaggio. Quel messaggio non sarà il primo, ma ne riceverà altri sei ed entro la notte di Natale dovrà capire chi sia l'autore di essi.