Un amore a Natale

Triage

Capelli
Viso
Scarpe da ginnastica
Un filo di trucco
E scappo via di fretta

Non faccio in tempo a parcheggiare che mi vedo arrivare le prime due ambulanze.
"Forza Alison" dico a me stessa

"Che abbiamo?" Urlo a patrick
"Mamma incinta di trenta settimane presenta ferite multiple, frequenza cardiaca accelerata e trauma"
"Bene portatelo in trauma 1, io arrivo"
Nel frattempo corro a cambiarmi e a prepararmi psicologicamente.
Per fortuna hanno già fatto il Triage sul posto. Almeno so la condizione del paziente. (il Triage è capire la situazione dopo un trauma; puó essere grave o meno, di solito lo si indica con dei colori o con delle scritte)

"Signora mi sente?"
"Si"
"Come si chiama?"
"Mi chiamo crist....."
"Oh cazzo!"
"Mi serve una sala operatoria e chiamate il neurochirurgo"

"Forza Alison" continuo a ripetermi in mente mentre mi sterilizzo "forza, salva questa vita"

Magicamente quando entro in sala operatoria mi sento più calma, la sala fa sempre questo effetto qua. Perchè sei tu e il paziente; l' operazione è come se fosse una chiacchierata con lui.
Spiego come procedo, le infermiere confermano e do inizio all'operazione.
"Bisturi 10, tiriamo prima fuori il bambino e poi salviamo la mamma"

Tirato fuori il bambino, circa due orette dopo, mi dirigo con esso in terapia intensiva pediatrica.

Mi devo andare a prendere qualcosa da mettere sotto i denti...ho una fame!
Mentre scarto la mia bellissima barretta ai cereali mi sento chiamare
"Ancora? No vi prego" penso tra me e me
"Arrivooo" dico con malavoglia

"Il caso?"
"Uomo di trentaquattro anni, si presenta con traumi e ferite di piccole dimensioni"

"Hei signore mi sente?"
"Alison!
"......"
"Aliaon...."
"Chri....chri.....Christopher?"
"Vi conoscete?" Dice patrick
"No" intervengo io
"Si"
"No chri adesso non posso più seguirti io...."
Il viso mi si bagna di lacrime. Ma perché dio proprio tutte a me: prima a mamma e adesso a christopher

"Starò bene" mi urla dal lettino

"Tu Patrick la pagherai cara"
Scappo piangendo nella camera dei medici di guardia. Riesco anche a prendere sonno fini a quando non vedo entrare amy, ovvero amelia. È una ragazza sulla trentina (come me) ha i capelli rossi e ondulati, isuoi occhi sono azzurri/verdi, è proprio una bella ragazza. Lei è una chirurga d'emergenza ed è bravissima nel suo lavoro. Riesce sempre a mantenere la calma anche quando si oresenta un giorno come questo....mentre io vado in panico.
"Hey, non sei a operare?"
"No.." e mi asciugo le ultime lacrime rilasciate anche sul cuscino
"Tu stavi piangendo"
"No"
"E invece si..."
"Ho detto di no!"
"Okay okay scusami"
"No scusa me, sono un pó stressata in questo ultimo periodo"
"Vuoi raccontarmi?"
"...No..."
"Okay"
È sempre così buona e così gentile con me, io invece la tratto male.
"Mia mamma ho scoperto che ha un tumore e non me l'ha mai detto prima....."
"Guarda che se non vuoi non impo...."
"Il mio quasi ragazzi è finito sotto un pullman e adesso lo stanno operando e io....io non so veramente cosa fare"
"Ohh piccola Alison, vedrai che si sistemerà tutto"
Abbiamo fatto la specializzazione insieme, quindi ci conosciamo da molto tempo e sa che non ho voglia di parlare in questo momento quindi mi abraccia e stiamo così per alcuni minuto, devo dire che mi trovo veramente bene.
"Bhe vado a vedere se hanno finito si operare Christopher, ciao Amy"

Vedo la porta della sala operatoria ancora chiusa così mi accascio addosso al muro e aspetto.

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Xxbea