Semplicemente Io

93 11 0
                                    

Sentivo il suo sangue scorrere dagl'occhi, le pupille ristrette, lo sguardo perso. La mia mano lo stringeva talmente tanto che mi chiedo ancora come sia stato in grado di rimanere in vita per la bellezza di cinque minuti. La mia risata, la mia bellissima risata. Quella era stupenda, incantevole. Ridevo tanto, mi piaceva ciò che stavo facendo. Vedere tutto quel sangue, la disperazione nei suoi occhi, l'urlo straziante che aveva fatto prima che gli afferrassi il collo. Ricordo che per farlo stare zitto ho dovuto lasciarlo cadere, prendere un martello e ammazzarlo. Gli scagliai addosso un solo colpo di martello; la sua testa era spiaccicata, il suo cervello era fuori dalla scatola cranica. Per l'ennesima volta la mia risata faceva spazio tra il silenzio. Presi il suo sangue e, al muro, scrissi:
"Più hai paura di una cosa,
più potere le dai"
Aveva tanta paura di me quel ragazzo.
Aveva il terrore ogni volta che doveva passare davanti a casa mia per andare a scuola. Più lui mi guardava terrificato, più l'energia del mio passato da maniaco omicida si faceva spazio dentro di me. Quel giorno ricordo che stava giocando a calcio nel campetto vicino a casa mia. La palla, ad un certo punto, venne lanciata nel mio cortile recintato. Andai in modo tranquillo a prenderla, lo vidi. Vidi quello sguardo terrorizzato. Lo feci avvicinare sempre di più facendogli credere che fossi solo una misera statua. Si vociferava in giro che io tenessi delle statue mie in cortile per evitare ospiti indesiderati. Si avvicinò fino a quando, ad una distanza di dieci centimetri tra me e lui, lo fissai e gli feci un mezzo sorrisetto.
Gli attappai subito la bocca e lanciai la palla verso il campetto. Successivamente lo obbligai (sempre bloccato dalle mie mani) a dire ai suoi amici che sarebbe tornato in una ventina di minuti.
Lo torturai, i miei occhi sadici si intersecavano con i suoi terrorizzati.
La mia risata fece spazio tra di noi e poi, gli bloccai il collo.
Il resto l'ho già detto, non c'è bisogno che lo ripeta.
Sono qui a dirlo a te solo per avvisarti che tutto ciò che si trova intorno a te può diventare oscuro.
Non provare a cercarmi, mi troveresti in chiunque.
Non provare a fidarti di qualcuno, ti ammazzerò.
È stato un piacere parlare con te,
non vedo l'ora di vederti :)

CREEPYPASTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora