La sedia a dondolo

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Il manicomio difronte a casa mia è abbandonato da quarant'anni e da allora nessuno si reca in quel luogo spettrale se non qualche guardia che controlla che non ci siano persone nei dintorni.
Passo ore della mia giornata a fissare questo enorme edificio, spesso disegno le sue finestre o anche tutto il manicomio in sè.
La sera è la parte più bella della giornata.
Mi siedo su una sedia a dondolo davanti alla finestra e inizio a contemplare le anime fare avanti e indietro tra i corridoi.
No scherzo, disegno gli alberi al suo esterno che rendono l'atmosfera terrificante.
Molti credono che quel posto sia infestato, io non ci credo.
Nella mia palazzina siamo rimasti in pochi, la maggiorparte dei miei vicini se ne è andata il più lontano possibile.
La motivazione è semplice: mi conoscono e scappano dalla paura. Io non voglio fare nulla di male, sono solo un ragazzo che finalmente è uscito da quel manicomio e che ora può passare tutta la sua vita eterna a disegnare quel magnifico luogo seduto su una sedia a dondolo.

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