"Luna Zuleika, scusi l'orario. Suo figlio Xavier ci ha ordinato di portare la ragazza a casa dell'Alpha Friedrich." Dichiarò solenne Leonard che, grazie alla luce proveniente dalla porta aperta, Libera potè osservare meglio. Era davvero alto e possente, sfiorava i due metri. Aveva i capelli lunghi e mossi, una barba scura ed incolta, mentre nel sopracciglio destro una cicatrice lo tagliava in due. Un bell'uomo, con lo sguardo caldo ed amichevole mentre parlava con la signora chiamata Zuleika.
"Sì, Leonard. Ne sono al corrente. Ma vedo una persona di troppo o sbaglio?" volse lo sguardo verso Thomas. Leonard deglutì e rimase in silenzio.
"Mi scusi, mia Luna, ma la ragazza ha opposto resistenza e non si sarebbe mossa se non avessimo fatto venire con lei il suo fidanzato." Si giustificò Leandro.
"Non è il mio fidanzato" "Non sono il suo fidanzato" replicarono offesi i due amici.
Zuleika, che aveva evitato lo sguardo della ragazza, in quel momento la guardò negli occhi. Sorrise. Un sorriso che coinvolse anche il suo sguardo gentile.
"Ciao, Libera. È un piacere conoscerti, sei proprio come Xavier ti aveva descritto. Io mi chiamo Zuleika. Sono dispiaciuta di come sei stata accolta. Spero che questi energumeni qui non ti abbiano fatto del male"
"Beh, in realtà è lei che ha fatto male a noi". Bofonchiò Leonard. Zuleika rise.
"Non ne avevo dubbi. Xavier mi ha detto che è una tipa tosta."
"Beh, peccato non lo abbia detto a noi". Rispose piccato. Rimasero tutti in silenzio per qualche secondo. Zuleika continuava a fissare Libera, come se fosse un esperimento da laboratorio. Come se la stesse studiando. Poi si ridestò dai suo pensieri e disse:
"Scusate, sono davvero una pessima padrona di casa. Entrate pure... gradite qualcosa da bere?" si allontanò dall'uscio, facendo segno di entrare.
I due amici si guardarono, e al segno di assenso di Libera, varcarono la soglia.
I due omoni fecero lo stesso, ma Zuleika si frappose tra loro e la porta:"No, voi dovete finire la vostra ronda. Da adesso pensiamo noi a loro."
"Ma potrebbero essere pericolosi, avete bisogno della nostra protezione".
"Leonard, dobbiamo parlare di una questione delicata al momento. Quando chiariremo tutto, Friedrich vi aggiornerà. Adesso abbiamo bisogno che voi continuiate il vostro lavoro e lasciate fare a noi".
"Ma..." cercò di replicare Leandro.
"Niente ma, è un ordine della vostra Luna. Con noi ci sono Mauro, Luke e Caroline. Non ci serve altra protezione. Anche perché Libera non ha intenzione di fare del male a nessuno, giusto?" disse voltandosi verso la ragazza.
"Ma perché nessuno pensa che potrei essere io quello pericoloso?" domandò incredulo Thomas.
"Perché sei una mingherlina testa di cazzo. E con quei capelli nessuno ti prende sul serio" commentò Libera. Aveva bisogno di scaricare la tensione. Non sapeva chi fosse quella donna, e neanche perché tutti la chiamassero Luna. Aveva la stessa carnagione di Xavier, e il colore degli occhi era sorprendentemente simile. Probabilmente si trattava della madre. Ma non capiva a cosa si riferisse con "Questione delicata". E chi erano Caroline e Luke? E Friedrich? Come faceva Mauro a conoscere questo posto? Chi era Mauro? La persona di cui si fidava più di qualsiasi altro, in quel momento le sembrava un estraneo. Era come un padre per lei. Quante cose le aveva tenuto nascosto?
Decise quindi di mantenere la calma, dimostrandosi accondiscendente senza perdere la testa.
I tre risero, divertiti. E così Leandro e Leonard fecero un cenno a Zuleika, e se ne andarono.

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libera e ribelle
WerewolfUna ragazza dai poteri straordinari, ma di cui non ne è a conoscenza. Protetta dai genitori fino alla morte. Braccata, ma senza saperlo. Un passato burrascoso e tante menzogne che hanno accompagnato la sua esistenza. Chi era Libera McLaine? E co...