Bokuto non parlava spesso di quella mini-frattura.
Si,proprio una mini frattura al ginocchio che si procurò davvero ingenuamente,scivolando durante una delle sue tante schiacciate.
A lui non importava Il tempo di recupero e tutte le terapie a cui si sarebbe dovuto sottoporre.
Per lui era finita.
5 mesi senza pallavolo? Per Quanto tempo poi Avrebbe dovuto fare allenamenti differenziati dagli altri...
La madre e il padre cercavano di convincerlo a non prendere decisioni affrettate, ma lui subito dopo L'ultima visita del medico si recò nella palestra della sua scuola, dove si svolgevano normalmente gli allenamenti ed annunciò a tutti i suoi compagni la sua decisione.
La cosa che più scosse Bokuto Quella reazione dei suoi "Compagni" di squadra Che rimasero impassibili alle parole del ragazzo che,ancora col fiatone per la corsa fatta fin lì,non riuscì a trattenere delle lacrime genuine.
Perchè? si chiedeva Bokuto.
Non ero la vostra star?
Lo schiacciatore.
Il capitano.
Il pilastro della squadra.
Perchè?
Perchè mi avete mentito?
Forse non sono neanche così bravo
Ci sono primini migliori di me.
Faccio schifo.
Perchè?
Perchè mi avete mentito tutti?
Io non mi fiderò mai più di nessuno.
Le persone sono infami,bugiarde.
Perchè...Perchè forse doveva andare così.
Così,dopo aver notato la più che evidente indifferenza dei suoi compagni,si rese conto quanto fosse stato stupido ad affezionarsi così tanto a quello sport e a quelle persone.
Corse via, corse veloce verso casa. Prese le chiavi ed entrò velocemente e senza dire nulla,corse in camera sua per poi chiudersi dentro a chiave.
Si stese sul letto,trattenendo le lacrime invanamente. Si girò poi a pancia su e iniziò fissare un poster di un cielo stellato che aveva attaccato al soffitto.
Gliel'aveva regalato sua nonna prima di morire.Era il suo unico e ultimo ricordo di lei.
Sua nonna è morta quando lui aveva intorno ai 14/15 anni. Fu davvero dura per un ragazzino che stava varcando la soglia adolescenziale superare una tale batosta.Una delle cose che Bokuto ricordava con tanto amore di sua nonna,era una frase che ella gli diceva spesso:
"Piccolo mio,quando un giorno sarai capace di trovare la tua stella polare,allora sì,quel giorno potrai dire di essere un uomo completo,una stella,una stella radiosa,la più radiosa di tutte!"
"ma quale stella polare"-pensò tra sè e sè,il ragazzo,ricordandosi delle parole di colei che per lui è stata una seconda madre.
"Mi dispiace nonna...non sono una stella come te,perchè io..io non sarò mai come te. Scusa nonna,ma a quanto pare eri l'unica a pensare veramente che fossi la stella più luminosa del cielo..."-disse il ragazzo sottovoce,poco prima di affondare il capo nel cuscino,lasciandosi andare in un pianto quasi disperato.
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the brightest star in the sky
FanfictionBokuto è il capitano della squadra di pallavolo. Determinato e allo stesso tempo insicuro, Tutti si aspettano da lui grandi cose ma nessuno capiva che senza uno stimolo,per Bokuto era tutto inutile. Durante il secondo anno di superiori decise di mol...