Non appena entrammo, ci fermammo in mezzo alla stanza in un cupo silenzio, sentivo la paura in tutto il mio corpo, davanti alla finestra c'era il capitano di spalle che disse: <Vorrei parlare da solo con la ragazza, figliolo!>, Marck mi lasciò cadere a terra ed uscì in silenzio chiudendo la porta. Il capitano si mise a girarmi intorno come una vespa, il mio cuore batteva all'impazzata, dalla mia bocca non usciva un fiato e sentivo la gola secca; ad un certo punto, il capitano si fermò davanti e sospirò: <Sai, è stato fin troppo facile trovarti e penso che tu non abbia fatto nulla per nasconderti: aver fatto un patto con la marina è stata una sorpresa, anche se non so se classificarla come gesto avventato o studiato!>, si chinò su di me e aggiunse: <Ora dimmi, quale è delle due?>, presi fiato e risposi: <Se vuoi uccidermi, non girare il coltello nella piaga!>, mi guardò intensamente negli occhi e prese fiato: <Era un mio amico e so tutto quello che è successo!>, il mio cuore fu trafitto da un milione di lame, le lacrime presero a scorrere, il capitano chiese: <Perché hai accettato di fare il lavoro sporco per la marina?>, tra un singhiozzo e l'altro, risposi: <Dovevo farlo! Non mi aspetto che tu capisca! Dopo quello che ho fatto, dovevo rimediare alla mia debolezza!!>, non riuscivo a parlare oltre, quel doloroso ricordo riaffiorò più nitido che mai, come fosse appena successo.
Il capitano sorrise, mi tirò a se in un abbraccio e disse: <Non è stata colpa tua, loro sapevano tutto, quel giorno ti hanno seguita fino alla nave!>, quelle parole non riuscivano a placare quel dolore, al contrario, lo accentuarono.
Dopo qualche minuto il capitano mi liberò dalle catene e decise: <Ora che sei qui, terrò fede alla promessa che feci al mio amico e mi prenderò cura di te. Perciò da ora in poi farai parte della mia ciurma!>, quelle parole mi colpirono e quindi chiesi sbalordita: <Aspetta, cosa? Parte della tua ciurma?!> e lui: <Si!> e io: <No, non posso, e poi nessuno mi accetterà mai!> e lui: <Non ti verrà fatto del male!> forse era vero ma tutti sapevano di me e della versione falsa.
Uscimmo fuori sul ponte e il capitano richiamò tutti alla sua attenzione: <D'ora in poi la ragazza fa parte della ciurma, quindi comportatevi bene!>, il capitano tornò nella sua cabina, mentre uno della ciurma si fece avanti e disse: <Beh ragazzina, nonostante la decisione del capitano, devi ancora dimostrare il tuo valore a noi! Quindi abbiamo deciso di metterti alla prova, dovrai sconfiggere uno di noi senza l'uso delle armi, se vinci sarai a tutti gli effetti parte della ciurma ma, se perdi, dovrai abbandonare questa nave e non tornare mai più!> e io: <Eh! Interessante, allora chi è lo sfigato che devo battere?> dissi senza paura, il pirata sorrise e con un gesto della mano, gli altri pirati mi circondarono formano un cerchio, da esso si incamminò verso di me con aria di superiorità, il mio supposto avversario, un gorilla con faccia di merluzzo con tatuaggi in tutto il corpo e una mazza, probabilmente da 2 tonnellate, si dovette inginocchiare per parlarmi, tanto era grande e disse: <Allora moscerino mi sento abbastanza generoso oggi e visto che sei anche ferita ti lascerò arrendere senza neanche sfiorarti, lo so sono incredibile, non credi che un grazie sarebbe d'obbligo?> con voce profonda e rombante, l'unica cosa che mi veniva in mente era la sua forma prostata ai miei piedi pregandomi di risparmiarlo; doveva aver visto nei miei occhi una luce sadica perché si allontanò da me di scatto con la mazza pronta a schiacciarmi, sfortunatamente per lui nonostante le mie ferite, i miei riflessi erano pronti e con un balzo schivai la mazza, portai in su il mio ginocchio destro e lo piantai con forza nel suo mento rompendogli la mascella. Il gorilla cadde, i pirati con le bocche aperte fino a terra poterono solo guardarmi mentre mi incamminavo nella cucina per un bel bicchiere d'acqua, aprii la porta e all'ultimo momento mi girai e dissi: <Non preoccupatevi ha solo la mascella rotta, mi sembrava crudele rompergli l'osso del collo! Beh è stato divertente, se non vi sembra abbastanza siete liberi di sfidarmi ancora!> e con un sorriso che avrebbe fatto scappare un mostro marino, chiusi la porta dietro di me.
Passarono un paio di mesi da quando mi unii senza il mio consenso, sentii dagli altri della ciurma parlare del ritorno di uno dei figli del capitano e allora, iniziai a pensare chi fosse. Quella stessa sera la vedetta avvistò una nave che si avvicinava, tutta la ciurma andò sul ponte per dare il bentornato ai loro compagni, invece Atherias si avvicinò a me e disse: <Se te lo stai chiedendo, è appena tornato mio figlio Atlas! Rimani con me così ti presento a lui!>, senza rispondere lo seguii in mezzo agli altri. Potevo aver superato la prova ma, non sentivo di far parte di nuovo di una ciurma, perciò mi sentivo fuori posto in quel momento.
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Battle for the Sea
AdventureAtherias, dopo un po', si girò e rispose: <Si Marck, dato che la ragazza non si è presentata al mio invito, dovrai andarla a prendere tu!>... Le vicende di una giovane pirata sono dettate dalle sue scelte e questo la porterà a scoprire qualcos...