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Betty💗
Ho provato una rabbia fortissima verso Reggie. So quanto possa essere convincente e quindi so che anche se Veronica abbia provato a dirgli di no era ovvio che non aveva funzionato.
A parte il fatto che gli occhi di Jug sono stupendi e mi ci stavo perdendo dentro, avevo capito tutto, avevamo quasi completato il puzzle. Avevamo la vittima  (naturalmente V), il rapitore (forse Reggie), il dove (il bar) ma ci mancava una cosa: il perchè.
-Effettivamente ha senso che è stato Reggie. Odia Veronica, quindi avrebbe un senso.-ho detto.
-Sì, ma non credo che abbia fatto tutto da solo. -ha risposto Jug alzando le sopracciglia.
-Ok, e chi pensi che lo abbia aiutato?
-Ancora non lo so, la prossima fase è scoprirlo.
Mentre Jug parlava, qualcuno si è avvicinato correndo verso di noi. Era il barista carino di prima, magari voleva darmi il suo numero o forse voleva solo scusarsi per il comportamento.
-Scusi signorina. Mi sono ricordato che ho visto il ragazzo parlare con... -si è guardato intorno alla ricerca di qualcuno. -con lui! -ha indicato il tipo di prima che non mi levava gli occhi di dosso.
-Grazie mille.
Lo abbiamo salutato e io e Jughead abbiamo raggiunto il ragazzo, che stava parlando con quella ci ho dedotto fosse la sua fidanzata e con un gruppo di amici.
Sarebbe stato anche carino se non avesse parlato con Reggie.
-Ehi scusa? Possiamo parlarti un attimo in privato? -ha detto Jughead con un tono abbastanza pericoloso.
-Ho dei fan? Scusate un attimo ragazzi.
La ragazza accanto a lui ha alzato gli occhi al cielo e mi ha guardato male. Oddio, ci ho messo tutta me stessa per non mettermi a litigare.
Abbiamo portato il ragazzo in un luogo appartato per non far sentire agli altri quello che dicevamo.
-Ok, dove volete l'autografo? A te non lo faccio, ma a te... -ha detto riferendosi a me. Ho fatto finta di niente.
-Come conosci Reggie Mantle?
Lui ha strabuzzato gli occhi in maniera molto stupida che mi ha fatto pensare a Mortino, il lemure dei Pinguini del Madagascar.
-Io non conosco questo... Reggie... Voi chi siete?
-Io sono il capitano dei Serpents -ha detto Jug con nonchalance- e lei è uno dei membri più forti della mia banda. Ora ascoltami bene: come conosci Reginald Mantle.
-Sentite, non so cosa volete voi da questo Reggie ma io non lo conosco, ora... andate via prima che chiami la sicurezza!
Il ragazzo è scappato lasciandoci lì da soli. L'unica cosa che potevamo fare era incamminarci verso l'uscita ed andarcene, io non volevo guai.
Io e Jughead siamo saliti sulla moto e ce ne siamo andati in direzione di casa Jones, era già mezzogiorno e Archie ci aspettava lì per pranzare insieme.
-Perchè hai mentito?- gli ho chiesto.
-Perchè non voglio che sappia chi sei.
-Ok, quindi qual è il prossimo passo?
-Lo pediniamo. L'allenamento di pattinaggio finisce intorno alle sei, quindi ci facciamo trovare lì fuori alle sei e lo seguiamo per scoprire dove va o che segreti ha.
-Sei un genio. -ho detto, dandogli un bacio sulla guancia.
Lui è arrossito come un peperone e abbiamo visto la chioma rossastra di Archie Andrews incamminarsi verso di noi, chinato verso il telefono.
Siamo entrati un casa e mi son messa a cucinare, il lunedì è il giorno di pasto italiano e mamma mi aveva fatto trovare l'impasto per la pizza, quindi ho messo un paio di pizze in forno (una per Jug e una per me e Archie) e mi sono seduta con i due uomini.
-Allora? Novità?- ha chiesto Archie.
Gli abbiamo spiegato tutto e quando avevamo finito Archie sembrava avere le idee molto chiare, come quelle di Jughead.
-Mi sembra chiaro che stasera lo pediniamo, vero?
-Bravo amico. Mi chiedevo quanto ci avessi messo ad arrivarci, ma in realtà ci hai messo relativamente poco. Stasera lo pediniamo. Ci incontriamo alle sei in punto di fronte alla pista. Vestitevi di nero e prendete una bici.
Naturalmente avrei preso quella della povera JB. Ma d'altronde avrei fatto di tutto per salvare la mia migliore amica.

Alle cinque e quaranta mi sono alzata dal letto, Jug stava alla scrivania a lavorare al suo nuovo romanzo e io invece stavo guardando un film. Ho messo dei pantaloni neri e una felpa nera maxi di Jughead, lui invece ed già pronto, ma anche se probabilmente aveva avvertito che mi ero alzata non si era mosso di una virgola.
-Jughead? Dobbiamo andare!
-Sì arrivo.
Ha chiuso in fretta il file e si è messo le scarpe, poi si è calato dalla finestra seguendo il percorso già battuto dell'altra volta ed è atterrato nel retro del giardino. Io ero ancora un po' impaurita: saltare sul tetto del garage, chiudere la finestra alle spalle e scendere la scala non è esattamente l'allegro sabato sera del drive in. Però dovevo farlo. Per due motivi: mamma e FP stavano al piano di sotto e per V. Che era stata rapita per un minuscolo litigio.
Ho seguito il percorso ma mentre scendevo la scala sono caduta e sono finita tra le braccia di Jug sotto di me che cercava di impedire il mio prematuro suicidio.
Ci siamo guardati negli occhi e per un momento che mi è sembrato infinito non esisteva più niente. Reggie, il ragazzo, Veronica e Archie... solo lui e io, i suoi occhi verde chiaro fissi nei miei verde smeraldo.
Sono scesa dalle sue braccia e ho raggiunto la bicicletta di JB, che probabilmente se lo avesse saputo mi avrebbe uccisa senza nemmeno pensarci, e sono partita in quarta, andando alla velocità di Jughead.
Sarà stata l'adrenalina. Sarà stato il fatto che avevo appena scalato una finestra. Sarà stato il fatto che avevo appena avuto un momento romantico con il più figo di Riverdale. Ma io sentivo che potevo andare più veloce. Solo per lei. Per V.
Siamo arrivati in fretta alla pista. Il sole stava tramontando proprio un quel momento. Abbiamo trascinato le bici dietro un muretto (stavolta un muretto davvero) e ci siamo messi lì di fianco, così che se il ragazzo sarebbe partito saremmo riusciti a pedinarlo bene.
Archie è arrivato proprio in quel momento, frenando appena in tempo per non mandare in fumo tutto il nostro piano. Da quanto sapevo le ragazze finivano dopo, quindi il nostro uomo sarebbe stato molto facile da seguire.
Eccolo lì, con la borsa appesa a un braccio che usciva dalla pista con un sorrisetto beffardo.
Ha raggiunto in fretta la macchina, si è guardato indietro come a vedere se c'era qualcuno che lo guardava e poi è partito. Abbiamo preso le bici e l'abbiamo seguito, per fortuna era ancora un principiante quindi andava lento e noi riuscivamo a seguirlo.
Si è fermato al parchetto dei bambini. A quanto mi era stato detto quel parco era abbandonato da anni e di giorno era molto semplice incontrare degli spacciatori, quindi mi sono chiesta: cosa fa un fighetto come lui in un posto come quello se non per incontrare qualcuno?
Mentre lui parcheggiava, noi abbiamo nascosto le bici dietro una siepe e siamo entrati nel parco di soppiatto, nascondendoci tra gli alberi: al buio io non vedevo nemmeno dov'erano Jug e Archie.
È sceso dalla macchina. Da quel punto avevamo la visuale perfetta su di lui. Si guardava intorno nervoso, come se stesse aspettando qualcuno. Un macchinone nero è arrivato silenziosamente, macchinone che ho riconosciuto subito come la macchina di Reggie.
Reggie è sceso e ha raggiunto il ragazzo. Si sono salutati velocemente e si sono incamminati venendo verso di noi, poi si sono seduti sulla panchina immediatamente di fronte.
Avrei sentito persino se avessero mancato un respiro.
-Quindi?-ha chiesto Reggie.
-Quindi niente. Ci sono dei suoi amici, una bionda e uno con un cappello che mi hanno chiesto se ti conoscevo... Io ho detto di no e loro si sono arresi. Non li ho più visti.
-Bene, probabilmente non sospettano nulla.
-Reggie ti ricordi a che condizione ti ho aiutato? Ti ho aiutato a rapire la mora a condizione che io avessi qualcosa.
-E l'avrai, ho rapito un'altra ragazza, che tu conoscerai solo come la rossa. Lei è la tua ricompensa per avermi aiutato attirando l'attenzione su di te al bar.
-Non ci credo finchè non lo vedo.
-va bene. Allora vorrai venire con me a fare visita alle ragazze, no?
Il ragazzo ha annuito e se ne sono andati. La rossa ovviamente era Cheryl. Quando erano abbastanza lontani da non sentirci, siamo usciti dal parco e abbiamo preso le bici. Abbiamo cominciato a pedalare proprio quando Reggie ha messo in moto.
Ho impugnato il manubrio e sono partita a velocità massima.

Tadadaaaaaaaaannn
Colpo di scena pt 394
Comunque. Sto capitolo è letteralmente eterno. Se credete che l'ansia sia troppa in questo capitolo aspettate il prossimo lol.
Mi odierete, ma purtroppo non potrò aggiornare fino al prossimo weekend perchè sono molto indietro con la tesina e non ho la minima idea di come andare avanti.
Ho qui una domanda per voi. Che argomento avete/avevate scelto per la tesina? Io ho scelto New York, se ve lo stesse chiedendo, ma tanto a nessuno importa di me :)
Byeee🔥

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 31, 2020 ⏰

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