Si era svegliata di nuovo.
Era uscita da un sogno dove tutto era nero, così, quando aprì gli occhi nella stanza buia dell'ospedale, ebbe la sgradevole impressione di essere ancora nell'incubo.
Si sforzò di aprire le palpebre pesanti e di abituare gli occhi alle tenebre. Il soffitto e i muri riflettevano una tenue luce azzurrina. Strinse tra le mani le lenzuola e il cuscino, mentre sentiva il sudore lungo il collo, i capelli appiccicati sulla fronte e i sospiri roventi che le uscivano dalle narici e dalla bocca senza interruzione. Aveva vomitato a lungo, e il suo fiato caldo aveva un vago sentore di rancido.
Il suo corpo sudato emanava un odore dolciastro di grasso, come quello di una belva carnivora che ha appena cacciato la sua preda. Fu allora che si accorse di essere ancora viva.
Perché sono ancora viva? Ho perso la mia amica più cara. Avrei potuto allungare una mano per aiutarla e invece sono solo rimasta a guardare. Adesso sono qui come un animale che si acquatta nel buio trattenendo il respiro. Sono ancora viva. Sono sopravvissuta.
Sul soffitto c'erano delle macchie grigie, forse dovute a delle perdite d'acqua, e nelle sottili crepe s'intravedevano dei pezzi di metallo arrugginiti.
Il buio di quella stanza d'ospedale stava mettendo a dura prova i suoi nervi.
***
Chissà quanto tempo era passato da quando la luce era tornata. Quando era rinvenuta, Coniglio si era resa conto di trovarsi circondata da un gran numero di uomini.
-Tutto bene?
I poliziotti e i membri delle squadre di soccorso le parlavano, qualcuno le aveva battuto su una spalla, aveva indicato l'uscita, poi aveva ripreso a parlare ad alta voce con dei compagni e altri uomini in divisa in attività frenetica.
Eppure seduta a terra, con lo sguardo vuoto, vicino a Winona che oramai aveva perso il suo aspetto umano, per Coniglio tutta l'agitazione di quegli uomini dai volti arrossati sembrava far parte degli avvenimenti di un mondo lontano, un altro paese che con lei non c'entrava niente. Quando aveva lasciato l'atrio dell'hotel, sorretta da qualcuno di loro, si era voltata improvvisamente a guardare. Quello era un luogo che lei conosceva bene. Per più di due mesi aveva camminato là dentro quasi tutti i giorni, aveva scambiato qualche parola con i nuovi ospiti appena arrivati, aveva portato avanti e indietro decine di bagagli, e qualche volta aveva avuto voglia di parlare con la madre, così si era avvicinata alla cabina del telefono ma, alla fine, per una scusa o per l'altra, non c'era mai riuscita... Era stato per un periodo breve, non c'era stato altro posto in cui si fosse sentita più a suo agio che dell'atrio dell'hotel Mondo Aria.
E adesso, quel luogo si era trasformato in un inferno.
Sul sofà i cadaveri dai volti bluastri di una coppietta sembravano sorreggersi l'un l'altro; rovesciato sul bancone dell'accettazione c'era il corpo di uno degli inservienti; più in là, quello schiacciato di un anziano gentiluomo che doveva esser stato sbattuto con forza contro la parete. Da sotto il lampadario caduto spuntavano dei piedi biancastri, e il pavimento era allagato da una pozza di sangue nerastro. Da quel sangue riusciva ancora a scorgere i vapori violetti che s'innalzavano come una specie di segnale di fumo che andava dileguandosi nell'aria.
Troppi volti, troppo sangue, troppe gambe e braccia, troppe morti.
Uno dei membri della squadra di salvataggio vicino a Coniglio non era più riuscito a reggere a quello spettacolo raccapricciante, e di getto si era messo a vomitare sul pavimento.
-Non vomitare sul luogo dell'incidente! Vattene fuori!-aveva gridato arrabbiato qualcuno.
In quell'istante si era dolorosamente resa conto del suono assordante delle sirene, di quello dei flash accecanti che brillavano da tutte le parti, delle grida degli uomini, del vociare dei curiosi. Aveva sentito la voce acuta di una donna, probabilmente una giornalista, che si lamentava del fatto che non riusciva a vedere niente, e poi ancora suoni, tanti suoni. Un diluvio di suoni era piovuto improvvisamente su di lei.
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Le Bizzarre avventure di JoJo: Golden Heart, Golden Ring
ActionATTENZIONE: Questa è una trascrizione effettuata parola per parola dalla versione italiana della seconda novel scritta da Hirohiko Araki, incentrata sulla parte 5 de ''Le bizzarre avventure di Jojo''. Come ho detto, essa è solo una trascrizione, la...