Benissimo direi

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-Ericaaa, non mi metterò quella cazzo di tuta, è troppo aderente!-
-Derek, è obbligatoria! Credi che a me farà piacere vederti in pista mentre ti viene duro a causa di Stiles?!-
Grazie alle innumerevoli proteste da parte di Derek, il tempo passò velocemente, e non si resero conto dell'orario finché il suono stridulo del campanello interruppe i loro battibecchi.
-arrivoooo!- urlò Derek prima di precipitarsi ad aprire.
-oh ciao Stiles- disse imbarazzato, quasi come se non si ricordasse che quel pomeriggio avessero un "appuntamento". Fatta la sua bellissima figura, si diressero finalmente alla pista di pattinaggio.

Il silenzio che si formò durante il tragitto, venne spezzato da Stiles
-hey Derek, che ne dici di raccontarmi un po' di te? Sai, non abbiamo parlato tanto l'altra sera... -
-oh, non c'è tanto da sapere.
da bambino amavo il basket, e mi rintanavo nello sport ogni volta che mi sentivo male. Un giorno litigai con i miei prima di andare a scuola e il pomeriggio, non volendo tornare a casa, mi recai in palestra... Fu il più grande errore della mia vita. Verso sera tornai a casa, o almeno quello che ne rimaneva, perché la trovai completamente in fiamme. Pompieri e poliziotti accorsero sul posto, ma fu tutto inutile:la casa era completamente bruciata. Con le lacrime agli occhi, mi feci spazio fra la gente con un unico pensiero in testa: la mia famiglia. Ma ormai era troppo tardi: vidi 2 agenti portare fuori i miei genitori completamente carbonizzati, mentre mio zio Peter era in brutte condizioni, ma almeno vivo. Fortunatamente mia sorella Cora era a scuola con me, mentre Laura era in giro per negozi. Ho sempre vissuto con il rimpianto di essere uscito di casa arrabbiato e di non aver salutato i miei, perché credimi, se potessi tornare indietro, non me lo farei ripetere due volte. Non so ancora cos'abbia, o chi abbia causato l'incendio, ma per non pensarci mi sono trasferito qui a Los Angeles, perché prima vivevo a Beacon Hills. A pensarci bene, non racconto mai la mia storia con facilità, ma mi aiuta a superare l'accaduto meglio di quanto non abbia già fatto.
-oh cazzo ma tu sei quel Derek Hale! Mio padre aveva seguito il caso, mi ricordo! Mi dispiace tantissimo-
Derek abbozzò un sorriso, e dopodiché arrivarono alla pista. Una volta dentro si cambiarono e si misero i pattini, pronti a vedere quante volte l'Hale sarebbe caduto.

-no Derek, così ti farai male!- gli urlava in continuazione Stiles prima che Derek cadesse e si procurasse una botta al sedere.
Erica intanto pattinava tranquillamente, facendo un ghigno ogni volta che osservava il suo migliore amico spaparanzato a terra.
Stiles, stufo di vedere Derek muoversi come un sacco di patate, gli afferrò la mano, e cominciò a pattinare come fosse un esperto. Il più grande non fece neanche caso al fatto che ormai non era più caduto, perché il suo sguardo era rivolto alle loro mani incrociate:sembravano una perfetta combinazione. Detto ciò, inciampò nei suoi piedi, facendo cadere anche Stiles. Si proprio quello Stiles che ora stava letteralmente sdraiato su di lui senza la minima intenzione di alzarsi, anzi, sembrava che si stesse accoccolando sul suo petto! Non fece neanche in tempo a pensarlo, che il ragazzino era già in piedi, forse resosi conto della situazione, e gli stava porgendo gentilmente la mano. La afferrò, rischiando di far ricadere entrambi per la differenza di peso, e decisero di uscire dalla pista, avendo constatato che per quel giorno ne avessero avuto abbastanza.

-quindi mi stai dicendo che le vostre intimità si sono letteralmente scontrate. E che avresti voluto un maggior contatto. E che quindi hai dubbi sulla tua eterosessualità. Benissimo direi- disse Erica una volta rimasta sola con Stiles.
-cazzo aiutami! Ti sto praticamente dicendo di essere gay o bisessuale e tu mi dici benissimo?! E poi l'hai visto Derek. Guardalo. Come potrei mai piacere ad una persona che sembra un fottuto dio greco?-
-fidati di me, prova magari a chiedergli di uscire, o qualcosa di simile, e noterai anche tu che ti scopa solamente con lo sguardo- disse Erica prima di uscire di scena lasciando Stiles imbambolato. Si, come se fosse facile chiedere ad un ragazzo di uscire. Facilissimo.

Nota autore
Bene, 693 parole. Siamo già a tipo 40 visual e sono sksksksjski. Grazie millendnddjjd. Va beh scleri a parte, in questo capitolo possiamo effettivamente capire anche cosa pensa Stiles, e più avanti, avevo in mente di scrivere i loro punti di vista, quindi parlare in prima persona, per far capire esattamente ciò che provano. Detto ciò, la storia anticipo che sarà sotto i 20 capitoli, ma tutto ciò dipenderà dalla mia mente contorta e da quello che offre/offrirà
SOOOO al prossimo chapter guyss
Ps. Derek ha 29 anni

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