piscina

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-Buongiorno principesso!- sussurrò Stiles mentre si sfregava ancora gli occhi.
-Derek?-
-che-cazzo-vuoi?!-
-ma che persona mattiniera che abbiamo qua! Su alzati, sono le nove-
-ti ammazzo, brutto pezzo di-
-uo uo uo, le parole Sourwolf!-
-Stiles, è domenica e sono le nove. Spiegami perché sono sveglio!-
-perché andiamo in piscina!-
-si, alle nove-
-no alle tre. Volevo solo farti incazzare di mattina presto- e detto ciò iniziò a correre, sapendo già di aver scatenato l'ira del più grande; infatti due secondi dopo si ritrovò steso sul divano in soggiorno con Derek che gli stava quasi per lanciare un candelabro in testa. Che cosa ci facesse un aggeggio del genere in casa Martin, l'avrebbe saputo solo la proprietaria, che proprio in quel momento sbucò dalla cucina lanciando un gridolino alla vista dei due in lite. Lite? Nah, sembrava più un accoppiamento fra ippopotami, ecco perché Lydia ne fu traumatizzata.
-ragazzi, basta scopare sul divano!-
-sembri il padre di Stiles! Lydia, tesoro, tu con Jackson lo faresti sul divano con un candelabro in mano?-
-ognuno ha le sue pratiche!-
-ci rinuncio-
-beh, almeno ci sono i pancakes!- rise la Biondo-fragola. Ecco come far muovere Derek: cibo.
Chiamarono gli altri che stranamente non si erano svegliati visto il fracasso da basso, e fecero colazione. Come già detto al Moro, Stiles propose di andare in piscina, e tutti accettarono volentieri. Che poi Jackson fosse stato picchiato dalla sua ragazza perché sembrasse riluttante, era tutta un'altra storia. In città c'era un grande parco acquatico e quindi sarebbero andati lì. Visto che non erano mai Stati in periferia, Allison e Lydia si ritrovarono a chiedere informazioni ai passanti ogni duecento metri.

-eccoci qua!- gridò Stiles una volta messo piede nello spiazzo davanti all'entrata. Pagarono i biglietti e nel mentre si osservarono intorno: decine di scivoli si innalzavano sopra di loro, spesso raggiungendo altezze evidenti, e piscine di tutte le grandezze e profondità li circondavano.
Si sistemarono e si misero in costume.
-sono l'unico che sembra un bastoncino, cazzo!- gridò Stiles guardando i fisici scolpiti dei suoi amici. Non che lui non l'avesse, ma diciamo un pò meno.
-esatto Stilinski-
-chiudi la bocca Whittemore, non ti stanno sbavando tutti addosso, come fanno con Derek- disse Scott prendendo a braccetto il sottoscritto.
-ho una ragazza McCall-
-e io ne ho piene le palle, perciò, andiamo a fare questo Benedetto bagno, o giuro che vi prendo uno ad uno e vi butto dentro a suon di proteste- disse Derek, facendo ridere le ragazze.
-pacchetto compreso, signorine- e le mise a tacere.
Passarono la giornata a schizzarsi e fare gare di tuffi. L'unica volta che provarono a  salire su uno scivolo, il bagnino fischiò almeno cinque volte, dato che Derek stava letteralmente lanciando Jackson per farlo cadere in acqua più velocemente creando così maggiore attrito.
La sera, per concludere la giornata in bellezza, andarono in un pub poco distante, a divertirsi come dei ragazzini. Non che fossero vecchi, ma ora avrebbero avuto la possibilità di ordinare qualsiasi tipo di alcolico senza sorbirsi la predica del Barman seguita dalla solita richiesta di vedere la carta d'identità.

D'un tratto Derek si ricordò della fuga di Erica da casa Martin, e, curioso di quello che stesse facendo, si affrettò ad uscire dal locale per chiamare l'amica. Dopo tre squilli la bionda rispose.
-Erica! Stavi amoreggiando con codesta persona a me ancora ignota o possiamo parlare?-
-ti ho detto che ti avrei spiegato, perciò, visto che sì, mi interrompi nei momenti cruciali della mia esistenza, ci becchiamo prossimamente, quando tu avrai scopato Stiles ed entrambi avremo un argomento avvincente da trattare. Ti voglio bene, ricordatelo!-
-colpito e affondato biondina, ti lascio alla tua serata!- e mise giù senza darle il tempo di rispondere, come se poi l'avrebbe fatto.
Ed ecco che si ricordò nuovamente di dover parlare col ragazzino. Ma quando farlo? Ovviamente non in quel momento mentre si scolava chissà quale alcolico al bancone del bar.
"Mi odierà, ma lo devo fare. Dopo lo accompagnerò a casa e lo inviterò ad un appuntamento, così potremmo parlare" Pensò. E lo fece. Lunedì, a pranzo. Benissimo, era fatta!

Nota autore
686 words. Scusate il ritardo, uccidetemi❤ bene, al prossimo capitolo!

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