chiarimenti

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Ed ecco che arrivarono le dieci del giorno cruciale. Gli aveva dato sì, appuntamento a pranzo, ma non considerando l'idea di dover pulire casa. Perché il nostro grande Hale non aveva pensato di portarlo fuori a mangiare, no, appuntamento rustico nel suo alloggio.

Derek aka donna delle pulizie si mise al lavoro e per le undici la sua abitazione rivisse la sensazione di brillare ai raggi del sole. Non avrebbero avuto molto tempo, dato che la pausa pranzo di Stiles sarebbe durata un'ora soltanto. Ad un quarto a mezzogiorno il campanello suonò e il ragazzino varcò la soglia di casa Hale ancora con la divisa lavorativa.
-ma ciao Sourwolf!-
-ragazzino- disse a mo' di saluto. Lo fece accomodare a tavola, che stranamente era già apparecchiata, e preparò i due piatti di pasta; versò un pò di birra a ciascuno e iniziarono a parlare del più e del meno. Quando Stiles finì di fare scarpetta col sugo, il moro parlò.
-Stilinski, dobbiamo parlare-
Il ragazzo trasalì a quelle parole, poiché aveva già provato in passato cosa volesse dire la frase, e di certo non portava spesso a nulla di buono.
-o-ok dimmi tutto-
-sai di cosa voglio parlare, Stiles-
Inizialmente si ritrovò boccheggiare, perché veramente non sapeva a cosa si riferisse; poi il suo sguardo si posizionò sulle labbra invitanti del più grande, che aveva già avuto il privilegio di assaggiare, E allora capi: Derek voleva parlare di quella notte. E cazzo l'avrebbe voluto anche Stiles, se solo avesse saputo cosa provasse. Era sicuro che gli piacesse il moro, e forse anche qualcosa di più, ma era davvero bisessuale? O gay ma ciò avrebbe dipeso dal futuro.
-ci sei?-
Eh già, Stiles, ragazzo iperattivo e logorroico, in quel momento era immobilizzato e con la bocca chiusa. Si fece però poi coraggio e spiegò tutto a Derek.

-Der, tu mi piaci, davvero. Anzi, non per essere affrettato, ma in questi mesi ho avuto l'opportunità di capire che forse potrebbe essere qualcosa di più grande. Non avevo mai avuto problemi prima d'ora, nel senso, se una persona mi dovesse piacere ci andrei diretto, per me non vale la pena aspettare per poi avere il rimpianto di non averlo fatto. Ma capisci, fino a prima del tuo incontro non avrei mai creduto di esser capace di fare apprezzamenti su degli uomini. Sei stato il primo. Quindi dovrei ancora realizzare di essere bisessuale o gay, con la paura che non potrei essere accettato. Non ti sto chiedendo tempo, so perfettamente che mi piaci come molto più di un amico, ma insomma... È la mia prima esperienza e...-
Le labbra di Derek si posizionarono delicatamente sulle sue, e il minore poté affermare di non aver mai provato sensazione più bella. E perché? Semplice, perché quel bacio valeva più di mille parole. Aveva già appurato la difficoltà del moro nell'esternare i sentimenti, e un pò gli dispiaceva, ma, come spesso si dice, l'amore potrà anche essere il più bel sentimento che si possa provare, ma la delusione resterà sempre dietro l'angolo pronta a colpire nel momento giusto, e farci ricredere su tutto.
Quando entrambi si staccarono a corto di fiato e poterono finalmente guardarsi negli occhi, capirono che non c'era pentimento o risentimento, ma solo amore, perché Stiles con quel bacio, che sarebbe rimasto pur sempre casto, forse aveva afferrato il concetto di "amare". Si, perché lui amava Derek Hale, aveva imparato a conoscerlo e capire che ci fosse molto più di una bella persona sotto quei muscoli di marmo. Ed è qui che si parla di colpo di fulmine! Normalmente verrebbe definita una semplice cotta, ma entrambi erano a conoscenza di ciò che avrebbe comportato stare l'uno al fianco dell'altro, e chi si sarebbe lamentato? Nessuno.

Si baciarono nuovamente, ma fu più uno scontro fra denti, perché effettivamente stavano sorridendo: non avrebbero dovuto parlarsi, era già tutto chiaro.
Derek si alzò e trascinò con sé Stiles, senza mai staccare le labbra da quelle dell'altro. Il maggiore gli toccò le natiche in un chiaro invito, e il ragazzino ancorò le gambe ai fianchi del moro. Si sedettero scompostamente sul divano, e ben presto le attenzioni di Derek scivolarono su quel collo pallido e costellato di nei veramente invitante.
-D-Derek- ansimò il giovane.
-sto andando troppo velocemente? Sto facendo qualcosa che tu non vorresti che io faccia?-
-nononono! Anzi! Ma la mia pausa pranzo sarebbe tecnicamente finita, il mio capo si arrabbierebbe parecchio!-
-cazzo è vero!-
-credo sia meglio che mi nuova, stai certo che ci vedremo appena staccherò!-
-hey! Lascia che accompagni il mio ragazzo a lavoro!-
Stiles sorrise a quelle parole, felice di poter finalmente provare la sensazione delle suddette "farfalle nello stomaco". Derek Hale era il suo ragazzo. Quello strafigo di un Adone greco che nascondeva una persona dolcissima, era il suo compagno. E pensare che fino a dieci minuti prima, non avrebbe neanche preso in considerazione il fatto di starci assieme, anzi, avrebbe evitato ancora a lungo l'argomento, facendo categoricamente rimanere Derek Hale una delle sue eterne fantasie! E invece no! Stiles era proprio Derek-sessuale! Cazzo, se il "Dobbiamo parlare" Avrebbe portato sempre a ciò, non si sarebbe più fatto problemi ad usarla con il maggiore.

Nota autore
865 paroleeeeee. Giuro, ho faticato a scriverlo. Bene i nostri eroi stanno ufficialmente insieme!!! Che ne dite, vi è piaciuto? Stellina e commento se la risposta è affermativa❤ al prossimo capitolo! Manca sempre meno alla fine!

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