A volte sembra tutto così spento, come se mancasse poco a veder collassare il mondo intero sotto i nostri stessi piedi, con lui anche noi.
Sono seduto sul bordo della finestra, con i piedi che penzolano giù, riesco a vedere la strada che sembra così piccola da qui su.
C'è una parte di me che vorrebbe farla finita, infondo cosa mi costerebbe darmi quella piccola spinta, ma l'altra parte no, lei è codarda e non ha il coraggio di lasciarmelo fare, non conto nemmeno più ormai le volte in cui ci penso.
Quale è il mio scopo? Che motivo ho di restare? Non ho mai avuto niente, non ho più nemmeno nessuno.."Mamma, mamma! Mi fai volare?"
..chissà se lo ricorda ancora dopo tutto questo tempo, un bambino che chiedeva di volare per divertimento e ora per pietà, come cambiano in fretta le cose eh?
Sto percorrendo di nuovo la solita strada, piano, oggi non mi importava se avessi fatto tardi, giro l'angolo e pochi passi dopo sono davanti alla scuola, mi fermo, sento la testa girare.
Nel stesso momento in cui mi accorgo delle gambe che cedono sento una mano afferrarmi il braccio.
< Ehi, tutto okay? > dice, mi volto; incontro i suoi occhi e percepisco un peso al petto giusto per un attimo,
< Sì > mi libero dalla sua presa ricomponendomi, < perché? > sforzo un sorriso.
Mi guarda senza dire niente, non sorride, anzi sembrava arrabbiato, smetto di farlo anche io lasciando spazio alla preoccupazione, non capisco.
< Le bugie con me non funzionano sai? > dice, l'attimo prima di sorpassarmi e lasciarmi lì di sasso.
Non so cosa pensare, cosa dire, non mi era mai successo, che dicessi qualcosa o meno non era mai importato a nessuno e ora c'è qualcuno che addirittura controlla se sto dicendo la verità o meno e se la prende quando non lo è, così, all'improvviso...
Voltandomi noto gli altri studenti arrivare, anche loro mi guardavano straniti, forse era meglio andare via oggi, è tutto troppo confuso.Sono almeno tre ore che sono seduto su questo muretto a fissare la strada. Avrei voluto piangere, le sento spingere ma non ne cade nemmeno una, che sia la volta buona che le abbia consumate tutte.
Forse ho sbagliato, si inizia sempre così, scappi una volta, scappi la seconda, e continui a farlo per sempre. Non ho nemmeno avuto il coraggio di reggere uno sguardo, figuriamoci come reggerò tutto il resto; forse non ci sarà nemmeno bisogno della piccola spinta.
Vorrei fosse come nei film, che arriva quella persona all'improvviso come se sapesse dove trovarti senza chiedere sempre e comunque a dirti "ehi, non preoccuparti ci sono io, è tutto okay ora".
Quel Ten l'unica cosa che ha saputo dire è stata "le bugie non funzionano con me", se ha capito che stessi mentendo non poteva semplicemente chiedermi cosa ci fosse che non va? Non glielo avrei detto, è vero, ma sarebbe stato meglio, invece no, non importa a nessuno ancora comunque, tsk, e io che mi illudevo già. Infondo è giusto così, siamo due ballerini professionisti, al di fuori di quello non si è tenuti ad avere chissà quanta confidenza, ma d'altronde come ha capito che stessi mentendo avrà capito tutto il resto, e come ho già detto, avrà visto che sono rotto, a nessuno piacciono i giocattoli rotti se già sporgendoti un po' di più ci sono quelli nuovi.Se non fosse per il freddo non avrei motivo nemmeno di tornare a casa, ma non è il momento di prendersi un qualche malanno, le medicine costano...
" Dove eri finito taeyong, ti abbiamo cercato dappertutto!
< Ero proprio qui... > le braccia di mamma mi stringono al suo petto all'improvviso,
< Non farmi preoccupare così mai più piccolo mio>.È così bello il suo battito, fa un suono carino, tum, tum, tum.. "
Se solo si potesse tornare indietro quante cose non rifarei, probabilmente ricomincerei daccapo, una altra storia, un'altra vita, un'altro me, forse riuscirei a fargli cambiare idea in tempo a salvarli, per avere davvero una famiglia e non solo il ricordo di essa, non darei così tante noie, non ascolterei le parole di quelli, non mi attaccherei a cose futili solo per sfogo. Non lo so se sarei abbastanza, ma sarei sicuramente migliore. Ripasserei la lezione un paio di volte in più, leggerei le pagine assegnate un paio di volte in più, correrei qualche metro in più, giocherei a scacchi con papà qualche volta in più, danzerei qualche canzone in più con mamma, farei qualche sorriso in più, vero però...
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L'arte di essere memoria.
Фанфик-Aggiornamento settimanale - Fan fiction, Taeten Taeyong, ragazzo di città, fin da sempre con la passione della danza si ritrova a far fronte con il suo io dannato nel tentativo di salvare il suo percorso e unica possibilità di essere libero dalle p...