seven ; end

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sono tornata dopo mesi e mesi, mi scuso per non aver aggiornato, ho avuto il blocco più grande di sempre lol lanciatemi pure dei sassi in testa~
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/jungkook/

ho appena sperimentato il gusto del paradiso misto a quello dell'inferno e l'unica cosa che voglio è svanire per sempre.

un bacio.

pensavo sarei stato io a cedere e commettere il peccato invece, jimin?

cosa è stato quello?
per quale razza di motivo lo ha fatto?

oh jimin,
ho cercato così tanto di opprimere i miei sentimenti, di spingerli nell'angolo più oscuro del mio cuore e incatenarli lì attendendo che l'universo li inghiotta del tutto.

ma sei stato tu a stravolgere l'universo stesso, così come mi ha stravolto il tuo viso rigato dalle lacrime una volta superato l'angolo.

non mi perdonerò mai per averti fatto soffrire. non merito nessun perdono. sono solo uno sbaglio destinato a svanire.

in passato avrei punito ogni singolo essere avesse osato ferirti, spezzare quel sorriso che è per me l'ultima fonte di gioia, il salvagente che mi tiene ancora a galla.

ora sono io quello che deve essere punito. ma la mia punizione non è molto lontana, trova le sue radici nel mio interno, scava dentro le mie ossa, viaggia attraverso le mie vene, e ogni giorno mi ricorda: avrà la meglio.

eppure non posso permettere che vinca conservando come ultimo ricordo il tuo cuore infranto e il mio. non lo voglio questo ricordo. devo fare qualcosa.

con la mano che tremava e ancora il fiatone per esser scappato da jimin mi sfilai il telefono dalla tasca sbloccando la schermata e aprendo whatsapp.

nonostante la vista offuscata dalle lacrime che insistevano di essere liberate, riuscii a trovare la sua chat e a scrivere delle parole, impegnandomi a smettere di tremare e cercare di essere il più veloce possibile.

"23:00 al porto, ti prego vieni"

chiusi gli occhi stringendo il telefono con tutta la forza che avevo quasi a volerlo ridurlo in polvere e inviai.

¦jimin¦

volevo solo sparire dalla faccia della terra ed eliminare ogni ricordo di questa vita, tutti i miei stupidi sentimenti e la cazzata che ho fatto quella mattina.

eppure i miei piedi stavano camminando a contatto con le tegole di legno del porto, bagnate dagli schizzi che la forza delle onde riportava su di esse. la ragione del perché fossi lì?

era proprio davanti a me

jungkook.

si voltò di scatto sentendo lo scricchiolio che i miei passi provocavano sulla superficie di legno.

mi sarei aspettato qualsiasi espressione,

rabbia, disgusto, delusione, spavento, vergogna, smarrimento, serietà.

ma, un sorriso?

mai e poi mai.

il cuore minacciava di uscirmi dal petto ad ogni passo che faceva per avvicinarsi a me.

non distolsi nemmeno un momento gli occhi dai suoi, il suo sorriso sincero e sereno non svanì, non era un sogno tutto ciò stava accadendo.

eravamo ora faccia a faccia.
il vento mi scompigliava i capelli ma ero troppo preso dallo sguardo che ci teneva incatenati l'uno all'altro per provare a sistemarli, neanche fosse crollato il mondo non avrei spezzato quel legame.

L'ultima notte ; Jikook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora