Capitolo 2

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<Ragazze sveglia! Ci aspetta un nuovo giorno!> esclamò la voce che credo sia quello di Maddie.

<Mio Dio Maddie!> brontolai io coprendomi la faccia con la coperta.

<Forza Julia alzati! Emy anche te forza ragazze!> continuò con la sua tortura.

Mi alzai, in fondo se non l'avessi fatto non avrebbe mai smesso.
Emy stava ancora dormendo beatamente e non ne voleva sapere di alzarsi.

<Riempi un bicchiere d'acqua!> mi ordinó Maddie, so già cosa ha in mente, oserei dire che a volte è veramente malefica.

<O MIO DIO!> si alzò di scatto la ragazza che poco fa dormiva.

<Siete delle stronze!> esclamò lei molto arrabbiata per quello che io e Maddie abbiamo fatto.

Una volta che ci siamo preparate, ci dirigemmo verso la mensa per fare colazione, una volta entrate c'è senza dubbio meno casino rispetto a ieri.

Cercammo un tavolo dove sederci...

<Ehi Julia!> una voce alquanto familiare richiama la mia attenzione.

Vinnie.

<Vinnie ciao!> risposi io andando verso di lui e abbracciandolo.

Le ragazze mi guardano stranite e non le biasimo in fondo non hanno mai conosciuto i miei o mio fratello.

<Ragazze venite!> le chiamai.

Vennero verso di me e solo ora noto che nel tavolo c'è anche il ragazzo di ieri sera con una ragazza, beh si spera che non sia la ragazza di qualcuno.

<Allora come ti trovi Julia?> mi domanda mio fratello una volta che io e le ragazze ci sedemmo.

<Beh per essere il secondo giorno bene, tu invece come ti trovi?> chiesi.

<Amico non mi avevi detto di essere fidanzata.> esclama il ragazzo di ieri.

<Oh no no lei è mia sorella Julia, Julia loro sono Mattia, Jordan e infine Kahlil.> mi presenta i ragazzi.

<Piacere di conoscervi ragazzi, beh io sono Julia, lei è Maddie e lei Emy.>

<Julia...> il presunto Kahlil pronunciò il mio nome.

<Qualche problema... Kahlil?> domandai io in rimando.

Non lo conosco. Sì è vero. Ma, mi è bastata una sera per capire che tipo è, ed è sicuramente il tipo con cui non voglio a che fare.

<Bel caratterino tua sorella eh Vinnie!>

Sentivo lo sguardo del ragazzo bruciarmi addosso, la sua ragazza o la ragazza di un'altro povero ragazzo, sembrò accorgersene e di conseguenza lo avvicina a sé iniziando a baciarlo con foga.

<Amore andiamo nel mio dormitorio?> più che una domanda mi parve una supplicazione quella.

Patetica.

<Me lo chiedi anche.> rispose il ragazzo già eccitato solo all'idea.

I due si alzarono e il ragazzo le diede una pacca sul culo rivolgendomi lo sguardo.

<Bene...> iniziò Vinnie.

<Stasera ci sarà una festa se volete venire> ci propose.

<OH... beh sì ci piacerebbe molto, vero ragazze.> ci fulminò con lo sguardo Emy.

<Certo sì.> questa volta a parlare fu Maddie.

<Beh in questo caso non mi resta che accettare.>

Gioco di sguardi || Kahlil BethDove le storie prendono vita. Scoprilo ora