<Perché sei così?>
<Così come?> mi chiede corrugando la fronte.
<Così stronzo con le persone, ti prendi gioco delle ragazze, voglio dire perché ti comporti in questo modo.>
Forse dovevo evitare di porgli questa domanda.
<Voglio dire perché... perché ti comporti così quando puoi essere un bravo ragazzo.>
Lui rimase in silenzio a guardarmi, come se lui fossi il leone ed io la preda.
Mi sentivo spogliata sotto il suo sguardo.<Fai troppe domande di cui non vuoi sapere veramente la risposta.> mi disse rovinando il contatto visivo che avevamo creato.
Si alzò, prese le chiavi situate sul bancone della cucina.
<Dove vai?> domandai.
<Ti porto a casa.>
<Scusami ma non avevi detto che saremo andati a casa dopo un'ora.> domandai di nuovo corrugando la fronte.
<Mi hai stancato con le tue domande, ti porto a casa tua adesso.>
Stronzo.
<Posso mettere della musica?> chiesi io una volta entrati in macchina.
<No.>
<Sei stronzo.> dissi io sbuffando.
<Va bene d'accordo.>
Il viaggio in macchina fu veramente silenzioso, si percepiva tensione ed imbarazzo, perlomeno da parte mia.
<Siamo arrivati scendi.> disse lui accostando la macchina davanti casa mia.
<Scusami, non avevi detto di non sapere dove abito.> domandai.
Ero ubriaca sì, ma ricordo perfettamente ciò che è successo.
<Ti sbagli eri ubriaca. Adesso se non ti dispiace scendi.>
<Ah... un'altra cosa... non dire a nessuno ciò che è successo, tanto meno alle tue amiche.>
<Certo contaci.>
Andai davanti casa mia, non feci neanche in tempo ad aprire la porta che Vinnie uscì tutto incazzato.
Merda.
<Emy vero?> disse lui guardando dietro di me.
<Cazzo.> disse il ragazzo che mi accompagnò a casa.
Scemo, poteva benissimo andarsene quando mi ha portata a casa invece è ancora qua.
<Amico ciao!> disse Kahlil.
<Che cazzo ci facevate insieme voi due?> chiese.
<Io...> venni interrotta dal mulatto, che prese parola scendendo dall'auto.
<Allora innanzitutto calmati... stai solamente fraintendendo la situazione, non sono stato con tua sorella, sai benissimo che non è il mio tipo.> disse lui cercando di alleviare la tensione che si è creata.
<E come mai è scesa dalla tua auto?> domando mio fratello sospettoso.
<Non saprei... l'ho trovata vicino casa, camminava e mi è sembrato davvero maleducato lasciarla lì da sola vestita così, calcolando le persone che ci sono...> disse Kahlil rivolgendomi lo sguardo mentre pronunciò l'ultima frase.
<Ma non ti portava Emy? Tra l'altro l'avevo anche chiamata e mi ha detto che ti avrebbe portato lei.>
<Mai fidarsi degli amici.> disse il mulatto.
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Gioco di sguardi || Kahlil Beth
Fiksi PenggemarJulia Hacker ragazza di buona famiglia, con la vita perfetta che tutti sognano. Khalil Beth ragazzo che ha tutto dalla vita, ricchezza, ragazze... E se Julia e Khalil si incontrassero... Lei per lui era puro divertimento, mentre lui per lei era tutt...