Capitolo 30

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Mi sveglio e intorno a me ci sono parecchi frammenti di vetro.
Ho dolore dappertutto.

Giro un po la testa e vedo che sono parecchio lontana dalla macchina.

Cerco di alzarmi perché non vedo Josh e quindi molto probabilmente starà in macchina.

Appena cerco di alzarmi il piede e le braccia fanno ancora più male.

Cerco di camminare fino alla macchina.

Siamo precipitati giù dalla collina e ormai siamo a valle.

Arrivo finalmente alla macchina che è rovesciata di capo sotto. Mi affaccio ai finestrini per vedere se c'è Josh e non so se è fortuna o no ma c'è, il problema è che sanguina molto.

Vado dalla parte del suo sportello, lo apro e cerco di tirarlo fuori.
È incosciente, non si sveglia.

Sono troppo debole per tirarlo fuori, e ho paura di fare casini.

Ho due opzioni allora.

1. Cerco un telefono se è ancora intatto
2.salgo la collina e cerco aiuto sulla strada.

Inizio a cercare un telefono, noto che il mio piede è la mia gamba iniziano a gonfiarsi ed  ho dei grossi tagli sulla mano.
La faccia la sento dolorante, e parecchio, non so cos'ho, ma so che devo sbrigarmi.

Cerco intorno a Josh, di solito il telefono lo tiene in uno sportellino in macchina, difficile da aprire, quindi penso sia ancora lì.

Apro questo sportellino dove ci dovrebbe essere il telefono....c'è, tiro un sospiro di sollievo e mi affrettò ad accenderlo.
C'è bisogno dell'impronta di Josh, cerco la sua mano, ma è incastrata, la libero senza fargli troppi danni, asciugo il suo pollice insanguinato e lo  poso sul cerchietto. Fortunatamente la riconosce.
Apro le chiamate e digito il 911, dopo solo uno squillo rispondono.

"Per favore aiutatemi, io e il mio fidanzato siamo precipitati giù da una collina, lui sta sanguinano tanto e non si sveglia."dico io mentre tante lacrime attraversano la mia faccia.

"Ok signora si calmi, dov'è adesso?"dice colui che ha risposto
"non lo so, stavamo andando ad un intervista non la conoscevamo la strada."
"allora prenda il telefono, immagino che aveva il navigatore, va su cronologia e vede dove si trova la strada statale più vicina"
Apro subito Maps e accendo la posizione.
Sono molto lontana dalla strada, trovo  la più vicina e la comunico.
"arriviamo subito, in elicottero"

Aspetto e aspetto, nel frattempo mi tolgo la canotta che ho sotto la camicia e inizio a fare pressione sulla ferita di Josh alla pancia.

Ha perso molto sangue e io disperata piango.

"Andrà tutto bene, vedrai. Ti amo"
Dopo alcuni minuti sento l'elicottero.
Atterra e dal lì scendono due paramedici e un pompiere con una barella.

Un paramedico mi fa salire sull'elicottero mentre gli altri due e il pompiere aprono lo sportello della macchina e lo tirano fuori, tutto sanguinante.

Quando lo vedo così, pieno di sangue e privo di sensi, non mi reggo più e svengo.

"THE ONLY ONE"|Josh RichardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora