Mario's pov
Non sapeva come ma le gambe si mossero da sole.Uscí dalla stanza e scese le scale per andare al piano terra.
Si guardava intorno alla ricerca del lentiginato.Vedeva ragazzi di ogni con capelli tipo,blu,verdi,arancioni,grigi ecc.ma non c'era nessuno dal colore zucchero filato.Non era seduto a un tavolo da solo,ne in un divanetto.Nessuna traccia del lentiginato.
Sentí le voci di Nathe ed Ettore chiamarlo per mangiare.Ma a lui non gli importava.Aspetta,ma perché si era preso a cuore quel giovane ragazzo?
Si fermó un'attimo davanti all'ingresso per riflettere.Prima lo insulta,poi lo cerca.Ma che gli prendeva?
I suoi pensieri furono interrotti da dei singhiozzi
Stefano's pov
Continuava a singhiozzare,senza finire.
~Mi dispiace per quello che ti ho detto é solo che...~disse una voce che si avvicinava a lui.Stefano non alzó la testa.
~É solo che per me,parlare di quelle due persone é difficile.~
Mario si inginocchio davanti al ragazzo e lo guardó.
~Quei due erano i miei genitori,che morirono quando io avevo soltanto 5 anni.~la voce si fece tremante e si riempiva di tristezza.
Preso leggermente dalla curiosità,Stefano alzó la testa,incrociando gli occhi lucidi del corvino.
~Cosa é successo per la precisione?~disse il rosato avvicinandosi leggermente di piú in avanti.
~Sei la prima persona a cui lo dico,tranne alla mia famiglia adottiva.Prometti che non lo diró a nessuno.
Il rosa annuí,e il corvino continuó.
~Era un periodo in cui mia zia Balckie stava a casa nostra,era anche il periondo di quei continui omicidi creati dal misterioso killer,Jeff.La vita trascorreva normalemente,facevamo barbecue,facevamo karaoke.Tutto era perfetto.Anzi quasi.I miei continuavano a litigare ma mia zia metteva sempre pace.~si fermó un'attimo per riprendere fiato.Il lentiginato notó che il compagno stava tremando.
~Una notte stavano vedendo un film mentre io ero a dormire.Poi fui svegliato da mia madre che senza spiegarmi che stava succedendo,mi prese in braccio e mi portó fuori dove trovammo mia zia.Mi affidó a quest'ultima e le disse:"portalo il piú lontano possibile"~si fermó ancora una volta per riprendere fiato tremando ancora di piú.
~Ci allontanammo e dopo una decina di minuti tornammo a casa per vedere com'era la situazione.É li che mi traumatizai a vita.C'erano i cadaveri dei miei genitori,il sangue che sorgava dai loro petti,mi buttai dalla presa di mia zia e corsi verso di loro.Lei mi guardó pronunciando il mio nome poi dopo piccoli attimi si sentí uno sparo e lei cadde a terra.Difronde a me c'era quel lurido bastardo dalla felpa bianca che mi puntava la pistola.Poi arrivó la polizia per un pelo,stava per spararmi.E lui fu arrestato.~disse ormai con le lacrime che sgorgavano sulle guance.Stefano si avvicinó al ragazzo e gli asciugó il liquido amaro che uscivà dagli occhi.D'istinto l'altro lo abbracció lasciandolo sorpreso .Dopo attimi di esitazione il lentiginato ricambio l'abbraccio mentre gli accarezzava i capelli.
~Disolito nei miei sogni c'e ancora quella scena terrificante.É per questo cge avvolte urlo la notte~ammise il corvino.
Il lentiginato si staccó dal'abbrccio e lo guardó negli occhi.
~Allora se hai problemi,dimmi tutto,ok?~disse~Beh,ne avrei uno...~
~Dimmi allora~
~Io ho....~
~Tu hai?~
~La Tubercolosi~
Angolo mio
Vabbé,capitolo breve ma ci sta dai

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Hard Boy~Sterio
RandomStefano cambia liceo a causa del bullismo per il suo orientamento sessuale.É un ragazzo dolce e maldestro,con capelli rosa come lo zucchero filato e gli occchi color cioccolato.La sua vita cambia quando incontra un ragazzo poco piú grande di lui.Tra...