A fucking father

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Stefano's pov

Era nella sua stanza,sul suo letto,con i capelli che gli ricadevano sul viso.Con un manga in mano.Ma la sua mete era altrove.I suoi pensieri erano fissi sul padre.Quel cazzo di padre che aveva.Il padre che adesso vive in Spagna.Per sua fortuna e quella di sua sorella.
Si appoggiò allo schienale del letto sbuffando,si volto verso destra dove si collocava la parte del corvino.D'improvviso gli vennero in mente i fatti accaduti durante la giornata.
I loro volti estremamente vicini.La risata del corvino che aveva sentito la prima volta.Quest'ultimo che l'ha protetto.Insomma una sola persona e tanti avvenimenti in una sola giornata.Si sdragliò sul suo letto cercando di scacciare i pensieri.Aveva le palpebre cadenti per il troppo studio.Decise di chiuderle per un'attimo.Ma quel attimo durò di più di un semplice secondo.Il ragazzo si addormento profondamente.

Mario's pov

Lo guardava come se fosse un angelo.
Non sapeva se svegliarlo o no.Ma infondo doveva parlagli.
Si avvicinò al compagno addormentato che dormiva beatamente,si inginnocchiò davanti a egli e gli accarezzò la guancia piena di piccole costellazioni color nocciola come gli occhi del padrone.
Il rosa sorrise leggermente al tocco delicato del corvino,e dopo qualche istante socchiuse gli occhi.
~Ben svegliato~disse calmo il corvino.
~Da quando sto dormendo?~chiese il lentiginato sedosi e stropicciando gli occhi.
~Non lo so~disse il corvino~ma sembravi un angelo sceso in terra.~disse con sussorò,tappandosi poi la bocca e sperando che il rosa non avesse sentito.
Invece quest'ultimo aveva sentito benissimo e arrossì lievemente.
~Allora,mi spieghi cosa dovevi dirmi?~disse il corvino improvisamente serio.
Il rosa sospiró e cominciò a raccontare.

~Mi accorsi di avere un'attrazzione per i ragazzi quando avevo 9 anni.Lo dissi ai miei genitori,ingenuo di quello che poteva accadere.Mia madre sembrava felicissima mentre mio padre mi guardava con aria di disprezzo.Poi sentì il calore di uno schiaffo sulla guancia.
Sgranai gli occhi.Mia mamma fece lo stesso.Mio padre mi aveva appena dato uno schiaffo.
"NON VOGLIO COME FIGLIO UN FROCIO ORA ESCI DA QUESTA STANZA"disse urlandomi contro.
Me ne scappai in camera mia con le lacrime agli occhi.Quella notte fu quella più terribile.Sentivo i miei genitori che litigavano.Poi uno sparo.Scesi per vedere cosa stesse succedendo.Notai che era arrivata Sara con il suo pigiama.~con le mani strinse i panatolini che lentamente venivano inumiditi dalle lacrime.
~Mia madre era accasciata a terra,con il petto pieno di sangue e mio padre era in piedi con una pistola in mano.Mia sorella veso la mamma e le tirò su la testa.
"COSA LE HAI FATTO?!"urlò piangendo.
"Questo è quello che merita per aver dato alla luce un frocio" disse lui freddamente.Continuava a chiamarmi così per intere settimane.Non potevamo denunciarlo perchèci ha minacciati e lui essendo un'agente di polizia ci disse che i suoi colleghi non ci avrebbero ascoltato.Mi sorella si stancò e decise che dovevamo scappare di casa e andare dalla nonna.Così preparammo tutto e ce ne andammo~.

Il ragazzo stava letteralmente piangendo.Il corvino non potè che abbracciarlo.Il rosa ricambiò stringendolo forte a se.
~Amdiamo a cenare?~chiese il più alto.
Il rosa acconsentì staccandosi dall'abbraccio

Hard Boy~SterioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora