Capitolo 2

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"So, before you go
Was there something I could've said to make your heart beat better?
If only I'd have known you had a storm to weather"

- Before You Go
Lewis Capaldi

Era da poco sorto il sole, perciò Jordan Sawyer, da buon mattiniero qual era, si infilò gli occhiali e si recò in bagno con l'intento di prepararsi per la giornata.

Mentre si rinfrescava la faccia, gli piaceva ascoltare il fruscio dell'acqua che si univa al canto degli uccellini proveniente al di fuori della finestra. Jordan si fermava su ogni singolo dettaglio, amava immedesimarsi in ogni singola cosa per poi ricrearla nella sua mente e modificarla a suo piacimento.

Ritornò in camera sua cercando di non inciampare in qualche quadro sparpagliato per terra. Così come la sua testa, infatti, anche la sua stanza era immersa nel caos più totale, un caos piacevole per lui, un caos che lo rendeva forte.

Scelse con cura i vestiti e si pettinò i capelli blu che gli ricadevano con leggerezza sulla fronte. Aveva tutto il tempo del mondo per prepararsi, poiché abitava vicino al liceo che frequentava, ma, nonostante ciò, a Jordan servivano un paio di ore per decidere tutto nei minimi dettagli.

Scelse dei jeans blu scuro, delle Nike bianche e una t-shirt, anch'essa bianca. Si sistemò il ciuffo di capelli con l'aiuto del gel e fissò il tutto con lacca e phon.

Finito di prepararsi, raccolse lo zaino e prese una giacca di jeans dall'armadio, scese le scale e si avviò in cucina. Si avvicinò al fratello maggiore, per poi dargli il buongiorno e sedersi accanto a lui.

Come ogni mattina sua madre non era presente a causa del lavoro. Da quando si era lasciata con loro padre, infatti, aveva aumentato le ore per permettersi di mandare avanti la famiglia anche da sola. Per Jordan, la sua assenza non era un problema e nemmeno per suo fratello maggiore Brett: conoscevano la situazione, perciò non si sarebbero mai lamentati.

- Hai sentito cos'è successo a quel ragazzo di scuola tua? - chiese il maggiore al più piccolo.

- No? - rispose in modo interrogativo Jordan.

- Beh pare che sia scomparso nel nulla. Se non sbaglio mi pare si chiamasse Kieran o qualcosa del genere. -A quelle parole Jordan sbarrò gli occhi e imprecò a bassa voce.

Non poteva essere vero, chi avrebbe mai potuto avercela con quel bravo ragazzo?

Jordan alzò di scatto lo sguardo sull'orologio - Cavolo, mi dispiace. Si sta facendo tardi, ora devo andare. Ci vediamo oggi pomeriggio! - Salutò il maggiore e si avviò a piedi verso il liceo, cercando di nascondere al fratello l'angoscia per quella notizia.

Uscito di casa, si calmò inalando l'aria fresca che gli scompigliava i capelli.

Cominciò a scrutare lo spazio intorno a lui, esaminando ogni dettaglio di ogni persona: era il suo metodo per eliminare lo stress e l'ansia.

Dopo essersi calmato, ripercorse la mattinata nella sua mente per ritrovare le parole di suo fratello ed iniziò a pensare a Kieran e, in particolar modo, alla giornata precedente.

26 ottobre

"- Oh andiamo, ormai sono 4 ore che disegno, è meglio chiudere tutto e andarsene a casa. - Disse Jordan ad alta voce, riferendosi a sé stesso.

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