Capitolo 3

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"And the walls kept tumbling down
In the city that we love
Grey clouds roll over the hills
Bringing darkness from above"

- Pompeii
Bastille

☯︎︎

Nonostante fossero passate due ore da quando Freya era venuta a conoscenza della notizia della scomparsa di Kieran, non riusciva a levarsi dalla testa il pensiero di cosa potesse essergli successo.

Ancora una volta, fu la campanella a ridestarla dai suoi pensieri.

- Amica, tutto apposto? È da due ore che sembri avere la testa da tutt'altra parte. Fortunatamente Ben 10 non ti ha notato per tutto questo tempo. - disse Lucy.

"Ben 10" era il soprannome che loro, suoi studenti da ormai 4 anni, avevano dato alla professoressa del corso di storia. Perché? Perché ogni giorno arrivava in classe con degli outfit molto particolari e...parecchio discutibili, che la facevano somigliare ad uno dei tanti alieni del ragazzino dei cartoni animati.

- Scusami, è che stanotte non ho dormito molto e non avevo granché voglia di farmi venire un mal di testa stando ad ascoltare la voce di quella lì. - rispose Freya, recuperando i libri da sotto il banco e uscendo, insieme anche ai suoi tre amici, dalla classe.

Appena uscita, però, Freya percepì subito che c'era qualcosa di diverso nell'aria. Si sentiva quasi come se fosse stata rinchiusa in gabbia, ma allo stesso tempo non riusciva a capire da che cosa derivasse questa strana sensazione che non aveva mai provato prima, neanche a teatro.

Le bastò girare di poco la testa per notare una cosa alquanto insolita, ma che allo stesso tempo le provocò un rapido brivido lungo la schiena.

Poco più in là, infatti, davanti alla porta della vicepresidenza, c'erano due poliziotti, uno dei quali stava prendendo appunti su un taccuino. Stavano parlando con, appunto, il vicepreside.

Quando lo sguardo di uno dei due poliziotti incrociò il suo, Freya abbassò immediatamente la testa, per poi correre via verso il bar della scuola.

- Ragazza, dove vai? - urlò Annie dietro di lei.

- Faccio un salto alla caffetteria. Ci vediamo dopo a lezione! - le rispose la rossa.

Arrivò al bar affannata per la corsa e con i capelli un po' spettinati. Si ricompose un attimo e, successivamente, si avvicinò al bancone del bar.

- Buongiorno Fred, un caffè amaro e una brioche alla crema per favore. - ordinò la ragazza.

- Buongiorno anche a te! Arrivano subito. - salutò lui.

Fred Jenkins era il barista della scuola, conosciuto e amato da tutti, un po' come Kieran, ma per motivi diversi. Infatti, era sempre propenso a fare qualche piccolo sconto agli alunni, ma non ai professori.

Kieran...

Il pensiero della scomparsa del ragazzo tornò improvvisamente ad impossessarsi della mente di Freya, la quale appunto non si accorse che la voce di un ragazzo la stava chiamando da non molto lontano.

Fu solo quando questo ragazzo le toccò la spalla che si accorse di lui.

- Ehi Freya, tutto apposto? Sei leggermente pallida. -

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