Capitolo 2

2.8K 183 37
                                    

Sono le 23, e da brava idiota, avendo dormito il giorno non ho per niente sonno.
Prendo telefono e cuffie ed esco, inizio a camminare ascoltando musica commovente, tenendo la testa bassa.
Cammino finché non mi sento stanca, ma appena alzo la testa mi rendo conto che non so dove sono.
Mi guardo intorno, cercando un cartello stradale che possa riportarmi verso il mio appartamento.
Provo a seguire la strada da dive sono arrivata, anche se non la ricordo benissimo.
Abbasso di poco la testa, in modo di vedere dove vado.
Appena ritrovo la via di casa aumento il passo, e subito dopo sento un corpo che si scontra con il mio, facendomi cadere di culo.
C'ho cazzo è? Gli spacco la testa.
Alzo lo sguardo e vedo una figura maschile, alta dai capelli corvini e gli occhi ambrati.
-guarda dove vai, micia- dice con la sua solita aria da fighetto .
-vaffanculo- gli rispondo alzandomi velocemente da sola.
Ha addosso la divisa del club di pallavolo, che si sia allenato fin ora?
-perché sei fuori a quest'ora?- mi chiede, guardando come sono conciata, o vero una larga e comoda tuta.
-ciao, Kuroo.- dico sorpassandolo.
Prima che mi possa allontanare mi afferra un braccio, riportandomi vicino a lui.
La mia schiena è contro il suo petto, e per quanto io voglia allontanarmi da questa scena il mio corpo non si muove.
-perché scappi?- mi chiede, avvicinando la bocca al mio orecchio, provocandomi un piccolo brivido.
Lo odio. Lo odio. Lo odio.
Gli do una gomitata sulla pancia ed inizio di nuovo a camminare velocemente verso casa.
Prendo velocemente le chiavi ed entro in casa,  andando subito a letto.
-che merda.- dico sapendo che nessuno mi sente.
Mi metto le cuffie, di solito quando ascolto la musica non mi vengono quegli incubi.
Mi addormento velocemente dopo la stressante giornata.

*il giorno dopo*

Sono le 5, mi alzo subito e faccio una doccia velocemente, dopo avvolgo i capelli in un asciugamano e vado a fare colazione.
Mi metto la divisa e sopra, come mio solito, ci metto una felpa.
Sono le 8, la scuola inizia tra mezz'ora, così decido di uscire di casa e incamminarmi velocemente verso il manicomio minorile.
Inizia a piovere fortissimo, addirittura con i tuoni.
Sicuramente mi si gonfieranno i capelli.
Inizio a correre e in pochi minuti sono a scuola, entrando subito in classe.
Mi siedo accanto a Kenma, ho scoperto il suo nome grazie ad un richiamo del professore.
-buongiorno- dico salutando Kenma, abbiamo parlato e abbiamo scoperto di avere molte cose in comune, una tra la quale i video games.
-buongiorno t/n- mi saluta con un leggero sorriso in volto.
Rimango a guardare i lampi dalla finestra, ne sono affascinata.
Tutte le mie compagne di classe si spaventano, ed anche qualche ragazzo. Kenma sembra quasi che non li senta.
-scusa t/n, puoi prestarmi gli appunti di storia?- mi chiede Kenma interrompendo i miei pensieri.
-certo, basta che me li riporti stasera per ripassare- gli dico prendendo gli appunti dallo zaino e dandoglieli.
-vieni verso le 17 al club di pallavolo, te li darò la- mi dice, per poi ringraziarmi. Con Kenma mi trovo bene, non scassa le palle e parla poco.
Entra il professore ed inizia la lezione, che ascolto continuando a guardare i lampi attraverso la finestra.
-t/c stai ascoltando?- mi chiede il sense.
-certo- gli rispondo, girandomi verso di lui.
-legga questa pagina- mi dice indicando quella alla quale siamo.
Inizio tranquillamente a leggerla e dopo lui non dice niente.
Continuo ad ascoltare in silenzio, ed appena finiscono tutte le lezioni rimango fino alle 17 a scuola.
Mi dirigo verso il club di pallavolo, bussando alla porta.
-hey scusatemi dovr- mi interrompo vedendo che ad aprire la porta è Kuroo.
-dovrei parlare con Kenma-gli dico. Lui apre la porta per farmi entrare, abbastanza confuso.
Appena mi vede Kenma va a prendere gli appunti, riportandomeli subito.
-grazie- dico, poi esco.
O almeno, ci provo.
-rimani, poi ti accompagno io- mi dice Kuroo.
Sbuffo, ma rimango, non ho voglia di mezzarmi, e poi voglio vedere come giocano.
-sai giocare a pallavolo?- mi chiede Kuroo. Annuisco.
-se vuoi puoi giocare, Yamamoto stava esultando ed ha battuto la testa alla staffa.-
-non posso giocare vestita così.- dico, indicando la divisa scolastica.
-torno subito, vado a cercarle qualcosa- avverte i suoi compagni di squadra, che continuano a guardarmi.
Seguo Kuroo fino agli spogliatoi.
-che sport hai fatto?- mi chiede, mentre fruga nella sua borsa.
-pallavolo, nuoto, e molti altri- dico.
-che ruolo eri?- dice riferendosi alla pallavolo.
-centrale, anche se sono brava nella difesa- dico.
-quanto salti?- mi chiede dopo.
-qualche mese fa saltavo fino a 3,24.- dico.
Lui mi guarda sbalordito.
Mi da poi una maglia e dei pantaloncini.
-sono tuoi?- chiedo.
-esatto, i pantaloni puoi stringerli- mi dice poi, uscendo dallo spogliatoio. Mi metto i vestiti che mi ha dato e gli indosso velocemente.
Stringo al massimo i pantaloni, anche se continuano a starmi larghi. Questa maglia mi fascia il seno, spero che non si noti.
Entro in campo con la felpa addosso, dato che ho abbastanza freddo.
Sono in squadra con Kenma e con un tizio alto più di 1,90 ed ovviamente altri, che non so spiegare.
Kuroo invece è nell'altro campo.
-t/n- mi chiama Kenma alzando la palla.
Già tutta questa confidenza? WoW.
Prendo la rincorsa e salto più in alto che posso, schiaccio di diagonale, è la traiettoria che mi riesce meglio. Kuroo sfiora la palla con la sua mano, ma non arriva in tempo per murarmi. Mi lascia uno sguardo di sfida, mentre i miei compagni mi guardano sbalorditi. Che c'è di tanto "wow"?

*skip time, fine allenamento*

-t/n sei davvero veloce!- si complimenta Lev. Sembra temibile per la sua altezza ma alla fine è un cucciolone.
-grazie, anche te sei forte- gli dico, evitando di cambiare l'espressione che tengo di solito.
-t/n puoi tenere quelle cose, ora ti accompagno a casa- mi avverte Kuroo, appena mi giro verso di lui noto che con la maglietta si sta asciugando il sudore che gli cola sulla fronte, e come ogni sedicenne non distolgo lo sguardo dal suo corpo. Ha degli addominali scolpiti e la pancia si gonfia di poco per i grandi respiri che prende.
-mi stai stuprando con gli occhi- dice con il suo solito ghigno. Abbasso la testa e sento le guance andarmi a fuoco.
-vado a vedere se Yamaoto sta bene..- dico avviandomi alla panchina.
-no. Dobbiamo andare- mi dice Kuroo, afferrandomi il braccio.
-qualcuno è geloso?- dico per dargli fastidio.
Saluta la squadra da parte mia e poi mi porta con se verso casa mia.
Ma aspettate...
-hey come fai a sap- mentre cerco di formulare la frase inciampo, e per poco non cado a terra.
Kuroo si mette a ridere.
-non ci trovo nulla di divertente- dico riprendendo l'equilibrio.
-kuroo sono stanca, muoviti se devi accompagnarmi per forza- non sono stanca, per niente, ma non ho voglia di essere presa in giro.
-dato che casa mia è più vicina vieni da me.- dice, come se fossi obbligata.
-no, io vado a casa mia- rispondo a tono.
Nemmeno il tempo di mettere le braccia incrociate che sento qualcosa toccarmi il busto, e subito dopo vengo sollevata, a mo di sacco di patate.
-brutto baka mettimi giù!- strillo dandogli dei pugni sulla schiena.
-mi hai sentito, bastardo?- continuo ad insultarlo, ma lo sento solo sghignazzare.
Sento una porta aprirsi e mi rendo conto che siamo in un condominio, non quello in cui abito io.
-vaffanculo stronzo-
-idiota-
Sento un'altra porta aprirsi e dopo mi mette finalmente a terra.
-vaffanculo- gli dico guardandolo negli occhi.
-ora non mi guardi più gli addominali eh?- mi chiede.
-questa frase non ha senso!- dico arrossendo.
-sembri un peperone. Se vuoi ti do una maglia pulita per dormire- aggiunge, mentre si sposta da una parte all'altra della casa il suo ciuffo si muove, e questo lo rende affascinante, in qualche modo.
-non pensare che io resti qui!- dico cercando di uscire dalla casa. Con un braccio mi afferra la maglia e mi porta al suo petto.
Troppo
Vicini
Troppo
Vicini.
Ingoio la saliva rumorosamente, mentre lo guardo negli occhi dal basso verso l'alto.
-tu stasera dormi qui-
-non sei tu a decidere per me!- rispondo.
-t/n smetti. È troppo buio per tornare a casa.- mi dice. Si sta preoccupando per me?
-non mi importa, so difendermi.-
-ma fammi il piacere, in camera ti ho messo il cambio, muoviti.- gli mostro il dito medio prima di andare a cambiarmi.

Dopo essermi cambiata torno in salotto.
-dove pensi di andare?- mi chiede, steso sul divano, con una mano dietro alla nuca.
-ti stavo cercando. Dove devo dormire?- chiedo, anche se non penso che dormirò. Se scopre che faccio tutto quel casino la notte mi eviterà per sempre. Ma a me che importa?
-con me- dice, cambiando canale alla tv.
Mi fa spazio e mi dice di mettermi sdraiata occupando una piccola parte del divano.
Con poca convinzione vado a mettermi sdraiata dove diceva lui, e dopo poco sento un peso sulla mia vita.
Guardo e vedo che ha messo il braccio sulla mia vita.
Mi sento quasi protetta, in questo momento.
Sotto il suo calore, e con una stretta ferrea in modo da non farmi scappare.
-buonanotte- mi dice.
-mh- rispondo, non gli augurerò mai la buonanotte.

Guardami- Kuroo x reader (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora