Capitolo 5

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POV'S T/n
Quando apro gli occhi sento un odore diverso dal solito che mi circonda.
Giro la testa da una parte all'altra, finché non vedo dei grandi ciuffi neri.
-Buongiorno, micia-La sua voce, ancora impastata dal sonno, mi fa uno strano effetto.
-mhhhh- grugnisco, affondando il volto nel cuscino.
Nel frattempo penso a cosa ho passato ieri.
Sono felice di aver trovato qualcuno che è riuscito a farmi sorridere.
Sono felice di aver trovato qualcuno che possa tenermi testa, qualcuno con cui io possa "giocare", tipo ieri lo facevo rosicare.
-oggi pomeriggio si parte eh?- mi chiede Kuroo.
-ODDIO È VERO!- mi alzo.
-perché sei così felice?-
-viaggiare in aereo è bellissimo! È come se si stesse volando- dico con gli occhi chiusi, sorridendo.
-t/n io vado a casa così mi cambio, poi ti accompagno fino a scuola.- mi dice, e io annuisco felice.
- a dopo Kuroo-kun- dico, mentre esce di casa.
Mi metto qualcosa con qui posso stare comoda, o vero dei pantaloncini fino al ginocchio neri e leggeri della Vans, una maglia nera e le Vans nere con dei fantasmini. (I calzini più bassi)
Prendo la valigia e lo zaino.
Non so perché, ma non ho voglia di fare colazione, è come se avessi già mangiato.
Mi metto le cuffie ed il telefono in tasca.
Quest'ultimo suona.
Da: Kuroo.
Scendi, ti aspetto.
———————————————————————
Scendo in fretta portando tutto il necessario con me.
Appena vedo Kuroo lo saluto.
-ciao- lo saluto.
-ciao- dice mettendo in mostra il suo solito ghigno.
-ma dove andiamo?-
-ah bho devi chiederlo al coach, mica me lo ricordo io- dice prendendomi la valigia.
-ah- dico, mentre ci avviamo verso la scuola.
Lui indossa dei pantaloni larghi di jeans fino al ginocchio, con una maglia bianca, che fascia le sue spalle larghe.

Arrivati a scuola c'è il coach con Kenma ed altri ad aspettarci.
Saluto tutti e io e Kuroo ci sediamo, insieme, in fondo al pullman che ci porterà all'aereo porto.
Ci sediamo accanto, in uno di questi posti da due sedili.
Poco dopo entra tutta la squadra e partiamo subito.
-il tragitto sul pullman durerà circa un ora, dipende dal traffico. Quindi riposatevi e preparatevi, all'aereo porto incontreremo anche altre squadre.- ci comunica Nekomata-sensei.
Annuiamo e poi io mi accomodo sul sedile.
Poco dopo la partenza prendo in mano le cuffie e le aggancio al telefono, mettendo subito la mia playlist.
Kuroo mi guarda come se fossi una cosa totalmente nuova, come se mi stesse studiando.
Lo guardo negli occhi e poi appoggio la testa sulla sua spalla, girandomi verso il finestrino.
Mi metto comoda, appoggiandomi su lui, e chiudo gli occhi in modo da rilassarmi.
Incrocio le braccia, e mi metto a gambe incrociate sul sedile.

-t/n siamo arrivati- sento scuotermi la spalla.
Mi giro verso la voce ed incontro gli occhi ambrati di Kuroo.
Mi alzo in fretta, prendendo il mio zaino e poi dopo la mia valigia.
Appena esco dal pullman osservo felice l'enorme struttura.
-aspettiamo qui le altre squadre, alcune non saranno sul nostro stesso aereo- dice il professor Nekomata. Annuisco e mi guardo intorno.
Noto un pullman con su scritto Fukurodani, e subito mi salta in mente la figura di Akaashi.
Giro su me stessa cercando di vederlo, poi mi sento picchiettare sulla spalla.
Mi giro ed incontro lo sguardo familiare di Akaashi.
Lo guardo dal basso verso l'alto, e subito lo abbraccio, legandogli le gambe intorno alla vita.
Mi stringe a sua volta, e rimaniamo così per alcuni secondi.
Mi rimetto a terra, e subito lo guardo sorridendo.
-AGAAAASHEE- sento urlare da una voce altrettanto familiare.
Vedo dei capelli sparati in aria, grigi, avvicinarsi a noi.
-Bokuto!- lo saluto.
-hey t/n! Che ci fai qui?- nel frattempo ci battiamo il pugno.
-sono la manager del Nekoma- dico sorridendo.
Da quando sorrido così tanto?
-t/n... dobbiamo andare- sento una voce profonda e piena di rabbia dietro di me.
Bokuto alza lo sguardo da me e subito il suo sorriso si dissolve.
Akaashi invece rimane uguale a prima.
Mi giro poco velocemente verso la voce, ormai fin troppo riconoscibile.
Kuroo, inizialmente dietro di me, sta guardando male Bokuto e Akaashi.
-ragazzi ci vediamo dopo!- dico, salutando i "gufi".
Mi avvio verso il pullman del Nekoma.
-kuroo-Kun muoviti- dico, camminando velocemente.
Mi segue e in pochi secondi mi raggiunge.
-come conosci Akaashi e Bokuto?- mi chiede, guardando un punto fisso, come per riflettere su qualcosa.
-la mia famiglia e quella di Akaashi erano molto legate, quindi a volte lui veniva a trovarmi in Italia, o pure noi venivamo a trovarlo qui, in Giappone- spiego, semplicemente.
-e Bokuto?-
-una volta eravamo a casa di Akaashi è fece irruzione nella sua casa- spiego, e rischio di mettermi a ridere ricordando la scena.
-anche anni fa era il mio bro- dice, fiero di se.

*skip time, dopo tutti i controlli*

Fra poco ci sarà l'imbarcazione, e ho scoperto che starò accanto a Kuroo. Lui è 29c e io 29b.
-secondo te chi sarà accanto a me? Solitamente i posti sono tre.- dico, dubbiosa.
A quella domanda punta con lo sguardo un punto incomprensibile, e stringe i pugni.
-qualcuno è geloso eh?- chiedo sghignazzando.
-sta zitta- dice lui, probabilmente non mi sopporta più. (Rip)
Gli tiro un leggero pugno sulla pancia, e lui mi guarda sghignazzando.
-e qualcuno non riesce a starmi lontano eh?-
-fottiti- dico, tornando seria.
-prima di salire prendiamo qualcosa da mangiare?- mi chiede.
Annuisco velocemente e lui ride.
-vado io, te resta qui- mi dice. Annuisco e mi metto seduta abbastanza vicina al resto della squadra.
Lui si incammina a falcate verso il bar, e nel frattempo lo osservo.
Ha un passo che dimostra tutta la sicurezza che tiene per se stesso, e i capelli corvini si muovono leggermente da una parte all'altra della testa.
-HEY HEY HEEEEY- sento urlare. Mi giro versi il suono e vedo un Bokuto selvatico che sta per sbranare un povero e indifeso Akaashi.
-ma che caz- dico a me stessa.
-Bokuto fammi respirare- dice a bassa voce Akaashi.
Bokuto si ricompone e la sua espressione si fa depressa.
-a te- una voce profonda e roca attira la mia attenzione, mi giro verso di essa ed incontro gli
occhi ambrati e felini di Kuroo.
-ho preso questi così possiamo mangiarli anche mentre siamo in viaggio- mi dice, indicando un pacco di piccole palline di biscotti ricoperti di cioccolato al latte.
-te mi vuoi far ingrassare eh- dico, ridendo.
Fa un occhiolino come risposta.

La voce robotica dal megafono ci avverte che è ora di imbarcarci nel nostro aereo. Io e Kuroo entriamo insieme, e di nuovo porgo il pezzo di carta, e il signore me lo restituisce con un piccolo strappo.
Raggiungiamo subito i nostri posti, e nel 29a ci troviamo dei capelli mori tendenti la blu, chinati su un libro.
Sentendoci quel cuoio capelluto si smuove, mostrando il volto familiare del mio amico, Akaashi.
-t/n?- dice, confuso.
-siamo 29 c e b- risponde freddo Kuroo, e Akaashi ne rimane leggermente sorpreso.
Kuroo mi passa davanti, sedendosi vicino al finestrino, e io mi siedo in mezzo ai due ragazzi.
I loro profumi si mischiano, creando un odore insolito, ma continuo a sentire quello di Kuroo.
-cosa leggi?- chiedo ad Akaashi, fin ora l'ho visto leggere abbastanza raramente.
-niente di che... si chiama lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte.- conclude.
-ahhh l'ho gia letto, è davvero bello-
Poco dopo la voce elettronica ci dice di allacciare le cinture, così facciamo e pochi minuti dopo l'aereo comincia a sfrecciare nella pista.
Per tutto il tempo guardo il finestrino, finché non siamo abbastanza in alto da non poter riconoscere la città sopra la quale voliamo.
Appoggio la testa sulla spalla di Akaashi, il quale ormai abituato a questo tipo di cose.
Mi accomodo e chiudo gli occhi. Poco dopo mi addormento.

POV'S Kuroo

Lei, lei sta dormendo appoggiata a lui. Lui ha la sua testa appoggiata su quella di lei.
Respiro profondamente, cercando di mantenere la calma.
-pensiamo ad altro- mi dico da solo.
Guardo t/n, e cerco di pensare a qualcosa, ma riesco solo a pensare al suo corpo senza quei vestiti enormi.
Immagino a come sarebbe, magari in costume.
...o in intimo.
Mi mordo l'interno della guancia, per non perdere il controllo, ma non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
Immagino le mie mani che scorrono sul suo corpo minuto.
Sento una sensazione abbastanza riconoscibile bei miei pantaloni, e così decido di andare in bagno.
Merda, mi fa impazzire.

Guardami- Kuroo x reader (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora