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Non esistono casualità...

~

Mi passai una mano sul viso mentre cercavo di darmi un tono. 

«Nath, spiegami perchè hai questo astio nei confronti di Stefano.» lo punzecchiai.

Il mio amico fece ondeggiare il ghiaccio nel bicchiere ormai vuoto e mi sorrise stringendosi nelle spalle con noncuranza. 

«A pelle.» biascicò con una risata finale. 

Eravamo decisamente ubriachi in un posto che non conoscevo, ma con Nathaniel il posto non era importante, lui faceva da casa ovunque fossimo. 

«Altro giro?» mi domandò constatando che il proprio bicchiere era ridotto all'osso. 

Annuii con un sorriso, so che non dovevo alzare troppo il gomito, ma mi aiutava a sentirmi più leggera e stavo cercando con tutte le mie forze di scacciare il pensiero insistente che con Stefano mi ero comportata in modo pessimo. 

Seguii Nathaniel che al bancone di quel bar stava ordinando un altro giro e per un momento mi domandai cosa avrei fatto se lui non fosse entrato nella mia vita. 

Nemmeno una decina di minuti dopo, eccoci di nuovo a far tinitinnare i bicchieri, rigorosamente in piedi perchè non c'era nemmeno un posto a sedere libero. 

«Alle tue paranoie Giulia.» mi schernì. 

«Ehi!» replicai piccata e lui scoppiò a ridere.

Scossi la testa divertita e alzai gli occhi al cielo.

«Dai che ti voglio bene.» disse dandomi una gomitata complice.

«Sarà meglio...» lo minacciai.

Lui annuì scolandosi il proprio bicchiere in un sol fiato. 

Chiusi gli occhi e mi persi ad ascoltare quella canzone con un sorriso sulle labbra, la testa mi girava, ma mi sentivo decisamente meglio. 

«Giulia?» spalancai gli occhi sentendomi chiamare, mi voltai repentinamente e incontrai i suoi occhi resi verdi dalle luci al neon del bancone. Trasalii trovandomelo davanti. Il cuore cominciò a battere a ritmo anomalo e lo squadrai da testa a piedi, si era cambiato. «Cosa ci fai qui?» mi domandò Stefano con un cipiglio.

Ero incredula, quante possibilità avevo di incontrarlo anche lì?

«È con me.» biascicò Nathaniel attorniandomi la spalla con un braccio e un sorriso sghembo che trasudava ostilità. 

Lo sguardo di Stefano su di me fu lungo e indecifrabile. 

«Capisco, il tempo per elaborare.» disse facendo un passo indietro nei miei confronti e sentii la mia coscienza annaspare mentre mi ordinava di non farlo andare via, di scusarsi per l'errore commesso. Ero un groviglio di scuse accampate, ma nessuna voleva saperne di uscire dalla mia bocca.

Niente di premeditato, semplicemente il mio corpo aveva fatto tutto senza interpellare il cervello. Afferrai la sua mano per ancorarlo sul posto e lo baciai.

Il suo sguardo smarrito fu eloquente.

«Sono qui con una persona, mi spiace.»

Sbattei le palpebre ripetutamente e per un istante un soffio impercettibile mi attraversò il cuore. Vidi poco più indietro Gaia che parlava con un tizio e sentii una sensazione mai provata prima. Inghiottii il mio cuore e il mio labbro tremò, mi sentivo una sciocca, ma cosa mi era preso?

Ammirai i suoi occhi e forzai un sorriso per nascondere che quella visione mi avesse ferita.

«Sì, scusa sono un' idiota.» dissi forzando l'ennesimo sorriso.

Potevo sentire il mio cuore stridere a quel dolore immane, ma nonostante ciò sostenevo il suo sguardo impenetrabile e l'alcool dava un tono ben più forte alle mie emozioni, quella delusione era fin troppo grande.

Il mio corpo tremò quando le sue mani incontrarono il mio viso e i suoi occhi si soffermarono a guardare i miei prima di baciarmi.

Sentii le mie membra sciogliersi.

«Beh, immagino che voi due dobbiate chiarire delle cose.» esordì Nath alle mie spalle.

Stefano gli sorrise quasi impercettibilmente.

«Mi porto via la sventola, prima che faccia la piattola?» domandò Nath.

Stefano si accigliò come se non capisse.

«Gaia.» puntualizzò il mio amico.

Stefano si girò e la guardò.

«Ah, lei? Non è con me.»

«Ma tu avevi detto...» non finii la frase non appena vidi il suo sorriso.

«Giulia, avevo bisogno di vedere la tua faccia, sai sei un po' scostante a dimostrare le tue emozioni, avevo bisogno di qualcosa che non dipendesse dal tuo cervello, di più spontaneo.»

Sentii il mio amico emettere un fischio sonoro.

«Se fossi Giulia ti mollerei un cartone in questo istante, ma vista la situazione levo le tende e vi lascio a scannarvi da soli, perchè sono le due.» gli posizionò una mano sulla spalla e lo guardò dritto negli occhi «Tanto confido che la riporterai a casa sana e salva.»

«Ovviamente.»

«Giulia, alto il morale e anche le ginocchia.»

Mi accigliai non capendo e lui alzò gli occhi al cielo come se fossi un caso perso.

«Non è possibile che tu non capisca, una ginocchiata dove non batte il sole nel caso e via.»

Arrossii violentemente, non avrei mai potuto.

«Stammi bene.» mi disse dandomi delle piccole pacche sulle spalle.

Rimasi interdetta a guardarlo andare via, non so se mi sentivo pronta a restare sola con Stefano e parlare di quello che era successo poche ore prima.

Fissai rapita il suo viso sotto la luce al neon e trasalii quando si avvicinò di nuovo alle mie labbra con le sue. Mi attirò a sè con un gesto rude.

«Quindi avevi bisogno del tempo per eleborare?»

«S-si.» balbettai mentendo spudoratamente.

«E sei arrivata ad una conclusione della tua elaborazione?»

Mi mordicchiai il labbro nervosa e gli sorrisi colpevole.

«N-non saprei.»

«Come posso aiutarti?»

«N-non saprei.»

Scosse la testa divertito e si chinò quel tanto che bastava per prendermi in braccio.

«Quindi, nulla in contrario se ci spostiamo un po' più in là per poter parlare.»

Feci cenno di no con la testa mentre arrossivo violentemente sentendo le sue mani posizionate sotto di me.

Rimasi sorpresa quando mi appoggiò con la schiena ad una parete spoglia del locale e mi baciò. Sentivo il cuore sfarfallare indecentemente sotto il tocco delle sue labbra. Affondai le mani nei suoi capelli e sorrisi contro le sue labbra, l'alcool mi rendeva le cose più facili perchè non avevo il controllo delle inibizioni e non mi dovevo sforzare di essere audace. In un certo senso era triste che io dovessi zittire con l'alcool la parte insicura di me per poter godere davvero degli attimi con Stefano, ma probabilmente avrei dovuto farci l'abitudine o trovare una soluzione alternativa.



•°•🌺 Nuovo capitolo! Che ne pensate? Battete un colpo se ci siete, o una stellina... 🤣🌺•°•

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