capitolo 2

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Arrivai a villa Agreste.
Rimasi qualche secondo a bussare quella villona, era bellissima e soprattutto
grandissima, si vede proprio che hanno i soldi questi.
Non potevo credere ai miei occhi ero nella villa Agreste, vederla nel cartone e vederla dal vivo era una cosa del tutto diversa, dal vivo era senza dubbio più fascinosa.

"Signorina entri c'è il signor Agreste ad aspettarla" mi disse Nathalie con la sua solita espressione apatica.
Potrebbe anche farsela una risata no ?

Salii le scale e mi trovai davanti a Gabriel Agreste.
Ammazza oh , avrà pure la faccia da culo ma ha un fascino assurdo! Sarà il fascino del cattivo.

Mi presentai subito al Signor Agreste un po' intimorita da quell'aria severa.
"Buongiorno signor Agreste sono Chiara, è un piacere conoscerla".
"Il piacere è tutto mio signorina" rispose Gabriel freddamente.
Non mi aspettavo una reazione differente.
"Adrien ora è a lezione di scherma ma tornerà a breve, si può accomodare nella sua stanza" aggiunse lui serioso.
"Mi scusi signor Agreste, ma dormirò nella stessa stanza di Adrien ?" chiesi un po' stranita. "Per ora si , poi vedremo" mi rispose un po' seccato.
Ma come è possibile che in una villona così non ci sia una stanza per ospiti? Cazzo ci potrebbe stare mezza Parigi qua dentro.
Oh vero, non è il mondo reale.
Cercherò di non vedere sempre tutto con pessimismo, prendiamola come occasione per conoscere meglio Adrien.

Nathalie mi mostró la stanza , seguita dal gorilla che portava le mie valige.
"Guardi può sistemare tutto in questo armadio, Adrien tornerà tra poco, se vuole farsi una doccia il bagno è di qua" mi indicó gentilmente Nathalie.

Nathalie e che palle , ho 16 anni, dammi pure del tu no? vabbè.

"Ora la guardia del corpo andrà a recuperare Adrien da scherma"
"Va bene grazie mille" risposi io.

Forse è meglio farmi una doccia , questo viaggio mi ha davvero sfinito.
So che non è il mondo reale ma è tutto così realistico.

Una volta fatta la doccia mi vestii e mi sistemai un pochettino.
Prima mi ero presentata a Gabriel in un modo molto trasandato e non voglio fare la stessa figura con Adrien.
Poco dopo  il signor Agreste mi chiamó.

"Signorina Chiara venga,è arrivato mio figlio" disse con un tono calmo e quasi amichevole, sottolineo il quasi.
Finii di mettermi velocemente il mascara e corso all'entrata, li lo vidi.
Ammazza che fregn- emh ecco , bellino si, carino Adrien.

Il signor Agreste mi presentó a suo figlio:
"Adrien, figlio mio questa è Chiara, è, diciamo, la tua sorellastra. Non ti ho mai detto nulla ma penso che sia giunto il momento che tu la conosca."
"Piacere io sono Chiara" dissi allungando una mano.
Tremavo come una foglia, l'ansia mi stava divorando.
"Emh , ecco , ciao ! io sono Adrien piacere! Non sapevo di avere una sorellastra ma l'idea non mi dispiace affatto" disse lui timidamente.
In questo momento mi rassicurai, non ero l'unica a stare in ansia.
Lo guardai con occhi meravigliati.

Cazzo Cazzo Cazzo! perché deve essere proprio mio fratello.

"Andate pure in camera vostra" disse Nathalie.
Andammo in camera.
Ci fu un silenzio imbarazzante.
"Beh, strana la situazione vero?" chiese lui cercando di mettermi a mio agio.
"Beh si, non capita tutti i giorni di scoprire una roba simile"
"Eh si! È la tua prima volta a Parigi?"
"Già, non conosco nessuno"
"Domani a scuola provo a farti fare qualche conoscenza così non starai sola, non voglio che tu senta come me il primo giorno"

Vi prego ma che patato che è!!

Continuammo a parlare del più e del meno.
Devo dire che pure il figlio, oltre che il padre, è molto fascinoso, quando parla riesce a farti interessare di qualsiasi argomento.
La cosa forse più strana era proprio quella di dormire nel letto insieme con la casa enorme che si ritrovano!
Si okay sono di nuovo negativa, buonanotte a tutti.

Appena svegli ci sistemammo un po' e la guardia del corpo ci portó a scuola.
In una sola una serata io e Adrien avevamo parlato tantissimo, sono proprio felice di averlo conosciuto.
Mi piacerebbe davvero tanto avere ancora più confidenza con Adrien, ma bisogna fare le cose con calma, del resto io conosco lui ma lui prima di ieri non sapeva manco della mia esistenza.
Dubito che gli dirò  tutta la verità sul perché mi trovo li, anche perché non mi crederebbe e lo spaventerei.
Mi prenderebbe per pazza e cià ciao al mio rapporto con lui.

Arrivammo a scuola .

continua ....

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