CAPITOLO 7

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Eren pov's

Quella sera io e levi torniamo a casa insieme.
È come se lo avessi già visto , come se ci conoscessimo da una vita.
Questo pensiero mi perseguita da un po. Da ubriachi abbiamo iniziato la nostra storia.
Non sono sicuro di quello che sto dicendo. Lo sono mai stato.
Con  lui ce scintilla. Come calamite si attraggono.
Lo seguo fino alla sua abitazione, a pochi passi dal bar.
Non mi reggo in piedi. Levi è il mio sostegno.
Entro strascicando due parole "Grazie, Levi" lui mi risponde con un abbraccio . Forse è solo per tenermi in piedi e portarmi fino alla camera da letto, non mi importa,  mi piace.
Di quell'abbraccio ne avevo bisogno.
L'alcol mi ha dato alla testa.
Ci sono una marea di pensieri che mi opprimono.
La mia notte non è tranquilla.
Io ho dormito nella camera per gli ospiti.

*********
Mi sveglio con la luce filtrata dalle finestre.
Lungo il raggio di sole ci sono granelli di polvere vaganti.
Mi alzo con un mal di testa impressionante. Ma dove cazzo sono? Questa non è casa mia... realizzo...oh.
Ooh , questo non va bene. Sono ancora seduto sul letto che mi massaggio la testa.
La porta si spalanca. "Oh sei sveglio, beh vieni a mangiare o no?"
Lo guardo con fare interrogativo. Porta dei pantaloni corti di cotone azzurro e una maglietta bianca a maniche corte.
Anche lui si massaggia le tempie.
"...possiamo parlare anche...di quello che è successo?"chiedo . Abbasso lo sguardo grattandomi la nuca.
Lui annuisce e se ne va lasciando la porta aperta verso quella che deve essere la cucina.
Le pareti sono bianche , qualche arredamento nero o grigio...l'essenziale e tutto ordinato e perfettamente pulito.
Scendo le scale e mi siedo su una sedia accostata al tavolo di fronte a levi.
Dopo qualche minuto di silenzio ,con il solo rumore del te che scende nella gola, Levi parla per primo.
"Beh...ieri sera...abbiamo iniziato con il piede sbagliato e la quinta marcia.
Eravamo ubriachi e ci siamo lasciati andare."
Prendo a parlare anchio.
"Hai ragione-"vengo interrotto dal corvino che riprende il discorso.
"Si...tu che hai intenzione di fare?"
"Io... non lo so , questa è casa tua,non penso sia molto...normale? Ospitare uno sconosciuto con cui hai fatto sesso il giorno prima" questa ultima frase la dico tutta d'un fiato. Lui si accende una sigaretta. È maledettamente bello. Sputa il fumo dalla bocca e poi dalle narici.
La nicotina deve aver fatto effetto, la sua espressione è più rilassata.
"Tu vuoi andartene?" ha appoggiato la testa su una mano, aspetta una risposta.
"Si...C'è no...io non-"mi appoggia una mano sulla guancia, la sua pelle fredda al contatto con le mie guance ardenti, mi scatena una formicolio nel basso ventre la sua presenza, il suo tocco.
"Allora resta"  , ha incatenato i suoi occhi ai miei.
Rimaniamo in silenzio a fissarci.
Sussurro piano "ho l'impressione di conoscerti da una vita" quasi non mi sento neanche io , lui si però.
"Anchio" sussurra anche lui come se qualcuno potesse sentirci.

*********
È sera , levi sta preparando la cena . Io sono seduto su una sedia intorno al tavolo vicino al piano della cucina.
Guardo levi cucinare, mi viene in mente un idea geniale.
"Hei Levi" "Mh?" "Posso fare il seme sta sera?"
Si gira lentamente scioccato con ancora la padella in mano
"certo ce no ,io non mi metto a fare l'uke"
"Solo per questa voltaa ti pregoo" "Noo" "allora non ti do più il mio *tosse*culo*tosse*" "come ti permetti?" A quel punto mi alzo e vado dietro di lui con un sorriso stampato in faccia.
Appoggio il tessuto dei pantaloni sopra il mio membro su di lui e comincio a fare piccoli movimenti mentre con la lingua stuzzico il suo lobo mordendolo e leccandolo ripetutamente.
Una mano la porto sotto la sua maglietta , dentro i suoi pantaloni.
Rabbrividisce e sento formarsi un erezione sia nei miei che nei suoi boxer.
Geme lievemente , non può liberarsi dalla mia presa anche perché deve continuare a cucinare. "E-eren , staccati" "sottomettiti solo per sta sera" gli sussurro sul collo.
"I tuoi occhi lucidi mi fanno capire che ti piace , perché non lo ammetti?"
Continuo "ormai non ti reggi più in piedi-" "v-va b-be-ne...ora l-lasciami anda-re" Lo lascio andare portando le mani in alto soddisfatto

il giorno dopo *********

Mi sveglio prestissimo , sono le 6:42.
Sta volta nella camera di levi.
Lui appoggiato sul mio petto. Continuo ad osservarlo per un po , fino a quando schiude gli occhi.
Ci guardiamo per un po , il tempo di realizzare per levi che il giorno prima aveva fatto lui l'uke , e gli era piaciuto! Mi scappa una risatina a ricordarlo "buongiorno" "buongiorno un cazzo , mi fa male il culo , la prossima volta fai con meno potenza , moccioso" A quelle parole comincio a ridacchiare più forte beccandomi un morso nella guancia.

********

Di pomeriggio andiamo in un parco
Guida lui mentre io guardo fuori dal finestrino.
Arriviamo a destinazione, il parco è bellissimo. Stiamo lì una mezz'ora  e poi andiamo a mangiare qualcosa in un fast food.
La giornata è divertente e passa velocemente.
Stavamo cominciando ad avere una relazione stabile anche se affrettata, è iniziato tutto da un insignificante scopata in un bar. Forse non è così insignificante come penso.

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Levi uke non si può sentire lo so però non sapevo cosa fare , la situazione è degenerata
Non ho più  io il controllo sulla storia ma la storia a controlla su di me dio brando

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