Di nuovo tra i vivi si aggrappò al suo respiro per confermare a sé stesso che era ancora cosciente. L'unico sottofondo all'interno di quella stanza era il macchinario che lo teneva in vita.
Doveva essere notte.
Non c'era nessuno attorno a lui.
Dopo il grande via vai di quel giorno, che non aveva fatto altro che aggravare il suo mal di testa, non era rimasto nessuno lì con lui. Ilaria e Riccardo avrebbero trascorso la notte insieme. Ivan sarebbe tornato nella sua squallida casa, ma con una famiglia pronta ad accoglierlo.
Quel pensiero lo rese triste, ma proprio nel momento in cui aveva realizzato quanto la sua vita fosse miserabile, udì la porta della stanza aprirsi.
Qualcuno si mosse nel buio, senza accendere le luci.
Chiunque fosse lo avrebbe portato via di lì, ne era certo.
Avvertì la presenza di una persona al suo fianco, ma due mani fredde sul suo polso lo fecero raggelare ancor di più del lago in mezzo al bosco.
CHI SEI? Inerme ed impotente non poté far altro che rimanere lì immobile.
«Non so se puoi sentirmi, da una parte spero tu non riesca» esordì la voce della ragazza calma.
«Non posso però redimermi dalla mia promessa. Devi perdonare la mia mancanza di accuratezza, non avevo mai sparato a nessuno prima d'ora. Non credevo nemmeno ci sarei riuscita. Sono rimasta focalizzata sull'obiettivo, per mia madre. È per lei che sono qui sai? So che anche tu eri molto affezionato alla tua. Chissà come sarebbe stata la tua vita, se lei non fosse morta. Chissà come sarebbe stata la mia».
Le mani fredde accarezzavano con il dorso il braccio immobile di Stefano, come per addormentare quella parte di corpo già sopita. La ragazza conosceva dettagli intimi della sua famiglia, conosceva sua madre. Ma com'era possibile? Sua madre era scomparsa tanti anni prima.
«Vuoi sentire una storia? A me piacciono molto. Di solito si raccontano le storie ai propri figli per farli addormentare la sera, sai? Ma noi faremo all'inverso per ben due ragioni. La prima, è che tu stai già dormendo. La storia inizia con una ragazza di diciassette anni di nome Serena, innamorata di Stefano un uomo di due anni piu grande. La loro è una di quelle storie belle, come le comete di Natale, ma per quanto meravigliose appaiono all'occhio umano, risultano anche fugaci e labili. Stefano è ricco, mentre Serena è di umili origini e poche pretese. Sono davvero innamorati e progettano di partire assieme per l'Australia, per lasciarsi la terra dei laghi alle spalle. Il padre di Stefano, però ha altri progetti per suo figlio. Sarà lui ad ereditare l'azienda di famiglia. Chissà se ti è mai piaciuto il tuo lavoro o hai odiato come me, tutti quelli che io sono stata costretta a fare per mantenermi».
Come poteva quella ragazza dai capelli rossi conoscere Serena? Apparteneva al suo passato, un ricordo bello a cui aggrapparsi nei momenti di sconforto.
CHI SEI? Continuava a ripetere tra sé e sé.
«È Stefano stesso a lasciare Serena alla fine» riprese Barbara.
«Il progetto è fallimentare, asserisce. Come se la loro relazione fosse un'acquisizione di un'azienda. Ciò che Stefano non sa è che Serena è incinta, si trasferisce, porta avanti e termina la gravidanza da sola. Senza un soldo e abbandonata a sé stessa. Lei sa che non può garantire un'infanzia felice alla bambina appena nata, ed è per questo che lascia la bambina in un orfanotrofio prima di togliersi la vita».
No, non era possibile.
«Prima ti ho detto che erano due le ragioni per il quale io e te ci saremmo raccontati storie a parti inverse. La seconda ragione è che la bambina che avrebbe dovuto ascoltarle, sono io. Avrei dovuto provare la sensazione di un tuo bacio sulla guancia e una buonanotte pronunciata a mezz'aria, mentre protetta mi cullavi nella notte. Ma non è piu il tempo delle tristezze, non sei d'accordo?»
Avrebbe trattenuto il respiro, se solo avesse potuto. Ma Barbara sembrava più distante che mai e non c'era più modo di ribattere.
Le mani fredde presero saldo il polso dell'uomo e un piccolo ago s'intromise come un ospite inatteso nella sua carne ancora viva.
«Buonanotte papà» e il buio si impossessò di lui.

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Coma Cosciente
Misterio / SuspensoFINALISTA GIALLO CERESIO 2019 Il corpo dell'imprenditore Stefano Cacciami viene ritrovato poco lontano dalle rotaie del vecchio capolinea di Porto Ceresio. I suoi cari accorrono al suo capezzale, scoprendo che l'uomo è stato sparato all'addome e all...