capitolo due: CALIFORNIA PCE 235

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Sam sistemò lo zaino in spalla e si avventurò nel parcheggio. Non le ci volle molto per scorgere il cesto indomabile di capelli ricci dell'amica appoggiata al solito muretto. Se c'era una cosa che Sam aveva notato, era che certe cose ad Hawkins non cambiavano mai. 

"Notato qualcosa di nuovo?"

Maria fece vagare distrattamente il suo sguardo per il parcheggio "Mh...vediamo... Nancy Wheeler e Steve Harrington sono i soliti piccioncini in amore, Tommy è il solito idiota, tu sei sempre in ritardo e io mi sono già stancata di questa giornata" fece una pausa, voltandosi finalmente a guardarla "no, direi che è tutto noiosamente nella norma"

Se c'era qualcosa che ancora non era riuscita a decifrare in quella cittadina dell'Indiana, era certamente Maria Sinclair e il suo comportamento. Maria non sembrava toccata da alcun avvenimento, come se tutto ciò che la circondava non le interessasse veramente. E spesso era di una sincerità disarmante, quasi imbarazzante.

Ma trovava il suo pungente senso dell'umorismo e il suo impellente bisogno di esprimere tutto ciò che le passava per la testa, estremamente affascinante.

Mentre Sam cercava il pacchetto di sigarette accuratamente nascosto nello zaino, il sospiro di sorpresa dell'amica la costrinse a sollevare gli occhi, cercando la causa di tanto orrore "Oh cristo, arpie a ore 3" l'avvertì Maria non preoccupandosi di abbassare la voce mentre con un cenno della testa indicava il trio composto da Carol,Tina e Suzie, appoggiate comodamente alla macchina di quest'ultima.Le tre ragazze le avevano notate e avevano iniziato a squadrarle, senza preoccuparsi di nasconderlo.

Sam si voltò completamente, pronta ad affrontarle. Rispose al loro sguardo di sfida con altrettanta determinazione e avversione "Cosa tocca fare per la squadra..." sospirò, accennando un tentativo di saluto sollevando il mento.

Ma nonostante le sue parole, non riuscì che a dedicare loro una smorfia ben lontana da un sorriso, almeno per mantenere il quieto vivere nella squadra delle cheerlader. In tutta risposta Maria soffocò a malapena un grugnito, sforzandosi di muovere le dita in un inquietante e forzato segno di saluto. Ma la sua faccia rimase stoica.

Sam scoppiò a ridere abbassando lo sguardo sulla faccia disgustata dell'amica "Grazie per il tentativo ma che cos'era quello?"

"La mia massima sopportazione nei loro confronti"

Sam alzò gli occhi al cielo, non riuscendo a trattenersi dal sorridere di fronte alle espressioni confuse e decisamente poco amichevoli delle tre ragazze di fronte a loro prima che quest'ultime si decidessero a tornare a parlare fra loro.

La ragazza Foster non sapeva come Maria avesse resistito tutto quel tempo da sola in quel gruppo  prima del suo arrivo vista l'aperta rivalità con quelle che, le piacesse ammetterlo o no, erano le ragazze più popolari della scuola.

Con l'arrivo di Sam e la sua veloce scalata verso il successo scolastico riscontrato nel corpo studentesco, il podio sul quale si erano comodamente adagiate Carol e le altre aveva ricevuto un brutto scossone e questo le aveva subito messe in allerta.

La competizione era iniziata non appena aveva fatto domanda per i provini da ragazza pon pon. Fosse stato per le tre veterane del gruppo, non sarebbe stata accettata, ma l'ultima decisione era spettata all'allenatrice Simmons. Le tre api regine avevano provato a farle muro da subito, cercando d'isolarla, ma Sam non si era lasciata intimidire dai loro atteggiamenti da prima donna e Maria le era venuta in aiuto.

Aveva dimostrato loro che non solo era un osso duro, ma che vanificare ogni loro tentativo d'impedirle dirimanere in squadra era ormai diventato quasi un divertente passatempo. Le ostilità poi, avevano raggiunto l'apice nel momento in cui si era fidanzata con Alexander Ross, nonché ex ragazzo di Tina.

𝕥𝕙𝕦𝕟𝕕𝕖𝕣𝕤𝕥𝕣𝕦𝕔𝕜 ꡶꡶ ʙɪʟʟʏ ʜᴀʀɢʀᴏᴠᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora