"Ci sono ferite
che non guariscono,
quelle ferite
che ad ogni pretesto
ricominciano
a sanguinare."Oriana Fallaci
L'amore è un sentimento difficile da mostrare a voce e a parole ma, per quanto complicato, continuiamo ad ambirlo. Non possiamo farne a meno. Tutti vogliamo amare ed essere amati.
Ma se fosse univoco, se si amasse da soli senza essere ricambiati, allora l'amore da un sentimento che risana, finirebbe per diventare distruttivo, finirebbe per indurirlo e renderlo insensibile.
Eppure, quel cuore dalla superficie rocciosa nasconderà sempre un cuore pulsante, bisognoso di attenzioni e di cure. La speranza di amare ed essere amati non svanirà mai del tutto, per quanto le nostre parole e le nostre azioni facciano ogni cosa per dimostrare il contrario.
Io avevo sofferto per questo. Il mio cuore si era sgretolato poco a poco davanti all'atteggiamento crudele di mio padre. Mi ero sentito rifiutato, gettato via come un oggetto rotto e inutile. Davanti a una tale ingiustizia mi ero bloccato, convinto di non meritare nulla, certo di essere un perdente, di non avere una voce a cui dare forza, di non essere in grado di ricevere amore da chi amavo.
La causa di tutti i miei incubi di notte, di tutte le mie insicurezze, dei traumi, del dolore e delle lacrime del passato, era davanti a me e coprire subito con la mano la cicatrice fu il gesto più spontaneo che mi fosse venuto in mente per primo, come se con quel semplice palmo avvolgente potessi in qualche modo proteggermi da lui e da tutto ciò che rappresentava per me.
La cicatrice era tornata a bruciare, come se nella mia mente e nel mio cuore fosse ancora carne viva, aperta e sanguinante. Il male che mio padre mi aveva inflitto non sarebbe mai potuto guarire. Sarebbe stata una cicatrice che mi sarei portato a vita, fuori e dentro.
«Liam, che succede?» chiese Emilia non capendo perché mi fossi bloccato davanti a colui che per lei era uno sconosciuto.
«Torna dentro» le suggerii con il volto contratto.
«Ma...» ribatté confusa.
«Emy, fa' come ti ho detto» insistetti.
Non potevo rischiare che le succedesse qualcosa.
Volevo proteggerla.
Volevo proteggere... almeno lei.
Sul volto di mio padre si allungò un sorrisetto divertito. «È la tua ragazza?» E il tanfo di alcol raggiunse le nostre narici.
Le mani di Emilia si strinsero ancora di più al mio avanbraccio. La pressione delle sue dita sulla mia pelle trasmettevano tutta la paura che quell'uomo le stava causando.
Mio padre non era il tipo che infondeva sicurezza, nonostante tutto nella sua presenza testimoniasse il contrario. Vestiva sempre con un abito scuro, camicia bianca e cravatta di seta, i suoi capelli erano sempre in ordine e non aveva mai avuto la barba incolta. Era cresciuto fin da piccolo dovendo risaltare più l'apparire che l'essere. Come figlio del presidente di una casa farmaceutica, non poteva permettersi di rovinare la reputazione della famiglia andando in giro sciatto e trasandato. Ma gli occhi sanguinei e il fiato che testimoniava la sua dipendenza dall'alcol smascheravano tutta la sua illusoria facciata.
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Come Conchiglie sulla Sabbia
Romance"Siamo conchiglie dal cuore rotto, arenate sulla sabbia, dimenticate dal resto del mondo, considerate inutili, ma con il forte desiderio di rinascere ancora" Emilia ha appena diciassette anni quando ritorna nella città che, nove anni prima, le ha po...