⚠️Dopo un'attenta analisi, ho deciso di rivalutare il primo capitolo e passare la seconda metà a un'altra sezione a parte, creando questo capitolo, così la lettura sarà più breve e più fluente. Spero vi faccia piacere 🥰❤
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"I miei giorni
più belli
del mondo
li ho vissuti con te"Francesco Renga
Negli anni ho sempre fantasticato sul giorno del mio matrimonio... i sorrisi sui visi degli invitati, gli addobbi floreali in ogni dove, l'emozione nell'indossare l'abito bianco, gli occhi commossi di mio padre nel consegnarmi al mio futuro sposo, l'amore attraverso lo sguardo sincero dell'uomo con cui avrei vissuto per sempre.
Da piccola avrei voluto fare il mio ingresso su una carrozza trainata da cavalli bianchi e sposare il classico principe azzurro.
Con il crescere questi sogni si sono ridimensionati e, dalle nuvole eteree e intangibili, sono divenuti nebbia confusa fino a trasformarsi in brina morbida sulla terra. L'immaginazione ha fatto posto al concreto e tutto è apparso diverso, più razionale e più realistico.
Raggiungo le ragazze avvolta da un cappotto di lana cotta blu e ci dirigiamo verso la macchina, parcheggiata sul vialetto. Ovviamente, Priscilla sale sul lato passeggero, così che possa scegliere la musica da ascoltare durante il tragitto.
«Comunque, Prix, dovresti solo vergognarti!» esclama Carlotta prendendo posto nei sedili posteriori. «Come fai a mangiare così tanto senza ingrassare?»
«Ti prego, non farmi la predica anche tu come mia madre» rotea tediata gli occhi nocciola mentre faccio partire l'auto. «Mi sono iscritta in palestra, contenta?»
«Davvero?» chiediamo in coro, sconvolte.
«Mia madre ha cominciato a dirmi che non sono più una ragazzina, che il metabolismo rallenterà e che se continuo di questo passo finirò per diventare come la prozia Gertrude. Ma ci pensate? Mi sono venuti i brividi!» simula la pelle d'oca tremolando.
«E quanto durerà?» domanda scettica Carlotta.
Priscilla non è mai stata costante e diligente nella sua vita, ancora di più per un'attività come la palestra che non le è mai interessata.
«Finché avrò il pensiero fisso di me che divento una palla rotante.»
«Comunque, non per distruggere i tuoi sogni, Prix...» infierisce ancora Carlotta. «Ma non è che puoi continuare a ingozzarti e ad andare in palestra sperando di mantenere la linea. Sai, non è così che funziona...»
«Tu godi nel vedermi soffrire, vero?» la squadra offesa.
Se qualcuno trascrivesse tutti i loro battibecchi non basterebbe un'enciclopedia intera. Ormai mi sono rassegnata ad ascoltarle.
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Come Conchiglie sulla Sabbia
Romance"Siamo conchiglie dal cuore rotto, arenate sulla sabbia, dimenticate dal resto del mondo, considerate inutili, ma con il forte desiderio di rinascere ancora" Emilia ha appena diciassette anni quando ritorna nella città che, nove anni prima, le ha po...