Finalmente. Ero davvero felice, avevo fatto passi avanti e non mi ero fatta mettere i piedi in testa neanche da quel pervertito di Palermo.
Ma adesso? A lui avevo detto che assolutamente non avevo intenzione di avere una storia con Berlino.
Me ne ero dimenticata.-Berlino scusami devo andare-
-andare dove? sei qui e rimani-
No non potevo. non volevo che ci vedesse nessuno, e dico nessuno. Ero in totale imbarazzo.
-valencia, ti vergogni di me?-
Assolutamente no avrei voluto dirgli, ma la sensazione di imbarazzo prevaleva sulla situazione.
Corsi in stanza e cercai di chiudere gli occhi per un attimo e cercai di fare vari ragionamenti su come dirlo alla mia amica, Newyork e a Londra. Ma principalmente a Palermo.
Mi faceva tenerezza, un ragazzo cosi, cosi perdutamente innamorato di un ragazzo , Berlino, che gli assomiglia in tutto e con tutto, caratteri, sorrisi.
Erano due gocce d'acqua , e io cosa faccio? Mi unisco alla banda e stravolgo le loro vite, mi sono messa in mezzo.
Forse aveva ragione Palermo quando mi ha detto che da quando sono entrata faccio solo ed esclusivamente casini.
La rapina sarebbe stata tra 3 giorni esatti, e io non ero pronta.
Presi la decisione più drammatica e triste. Mi dissociai dalla banda. O meglio cercai di farlo, quando qualcuno di bussò alla porta. Ero pronta di mandarlo a fanculo se fosse stato Berlino, ma non era lui.
Aprii-ah, ehm, Palermo entra-
-ti devo parlare-
Sembrava quasi incazzato, ma non lo era.
-eh, dimmi tutto-
Lo accolsi perché in fondo non aveva fatto nulla di male, se non difendere giustamente i suoi amici e l'uomo che ama.
Il professore mi aveva spiegato che ognuno aveva dei problemi mentali o legati a qualcosa di simile.
Palermo era bipolare.-sono qui perché ti devo delle scuse, non mi sono comportato bene con te, insomma ero geloso e mi dava fastidio una nuova presenza femminile, eravamo già in troppi e io, sono stato stronzo a "buttarti in un angolo" accusandoti di cose non vere-
E cosa dovevo rispondere a un ragazzo che in poche parole ha capito i suoi errori, come e cosa gli dovevo dire?
-ah, Palermo non ti preoccupare, anche io avrei agito cosi-
/Cazzo, non puoi mostrare un po' di più sentimenti?/
-ah, credo che tu sia la ragazza perfetta per Berlino-
Rimasi muta.
Si alzò e usci.
Si sarebbe aspettato una corsa e un mio abbraccio, ma non lo feci.
Forse era meglio cosi.
Rideva , pensavo tutto risolto, ma si diresse verso la stanza di Berlino.
Chiusi la porta ma la riaprii subito, sentivo urla.Cazzo tutta colpa mia?
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ciaoo come state? scusate l'assenza ma avendo ricominciato equitazione a livello agonistico sono stra impegnata!
Fatemi sapere se vi piacee
salutii❤️
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-𝚂𝚘𝚖𝚘𝚜 𝚕𝚊 𝚛𝚎𝚜𝚒𝚜𝚝𝚎𝚗𝚌𝚒𝚊-
FanficHo deciso di scrivere una nuova storia che si baserà sempre sulla casa de papel ma sarà ,se mi va, in spagnolo . La storia non so quanto sarà lunga ma spero vi possa soddisfare. La storia é di una giovane ragazza, Valencia ( io) che viene a conoscer...