Il mattino seguente Louis pensa di essere riuscito a imprimere nella sua mente ogni più piccolo dettaglio del volto di Harry. Ad un certo punto della notte si sono mossi abbastanza da far finire il riccio schiacciato tra i cuscini del divano e il corpo di Louis che nonostante avesse avuto la possibilità di alzarsi e andare via era rimasto per tutta la notte a vegliare il sonno di Harry senza apparente motivo.
Il riccio si era raggomitolato contro il petto di Louis nonostante quest'ultimo avesse tirato sul suo corpo la coperta che era solito tenere sul divano, aveva poi capito che probabilmente non era per il freddo che Harry aveva voglia di stringersi a Louis così il liscio non si era spostato neanche di un millimetro, non che gli dispiacesse comunque.
Quando alla fine Louis lancia uno sguardo all'orologio appeso alla parete quasi grugnisce infastidito perché è giovedì ed Harry lavora di mattina quindi è costretto a svegliarlo, anche se preferirebbe non disturbare la sua quiete -Hei Haz- sussurra dolcemente spostando una ciocca di capelli dal suo viso
-Harry arriverai in ritardo- il riccio mormora infastidito stringendo la presa su Louis senza aprire gli occhi -voglio restare qui- Louis non aveva di certo calcolato nei suoi piani quanto potesse piacergli la voce di Harry appena sveglio, accidenti sta davvero perdendo le staffe -mi dispiace nuvoletta- nonostante cerchi di essere il più convincente possibile quando gli occhi verdi e assonnati di Harry si posano su di lui non ha più tanta voglia di lasciarlo andare
-buongiorno- mormora il riccio strofinandosi un occhio con il pugno come un bambino, Louis potrebbe sciogliersi come un gelato lasciato al sole, ad agosto, con quaranta gradi all'ombra -buongiorno a te- gli sorride ancora lasciandogli un bacio sulla fronte che gli fa guadagnare un altro sorriso in risposta
Louis sente di aver vinto su tutta la linea stamattina -vuoi venire a lavoro con me?- chiede il riccio prima di sbadigliare pigramente mentre dopo parecchie ore si allontana dal corpo di Louis facendogli provare una sensazione di vuoto per niente piacevole -in realtà vorrei passare in ospedale- anche Louis si mette seduto -Liam il giovedì passa sempre a trovarmi prima delle lezioni- Harry annuisce e non sembra scomporsi mentre sorride di nuovo a Louis nonostante uno strano senso di delusione lo assalga per qualche secondo, è come se adesso non riuscisse più a stare senza Louis attorno, come se volesse passare con lui più tempo possibile
-allora ci vediamo per pranzo- Louis annuisce mentre Harry comincia a camminare verso la cucina -ho intenzione di mangiare avocado, comincia a prepararti psicologicamente- aggiunge con un tono di voce più alto mentre anche senza trovarsi nella sua stessa stanza può facilmente immaginare l'espressione disgustata di Louis
-dovrei preparare un sacchetto per il vomito in realtà- Harry ride all'affermazione di Louis e mentre tira fuori una tazza con le ranocchie dalla credenza si chiede quando è stata l'ultima volta che ha riso o semplicemente sorriso appena sveglio.
Alla fine escono entrambi di casa percorrendo un po' di strada insieme prima di dividersi e mentre Louis entra in ospedale certo di trovare già Liam seduto accanto al suo letto intento a raccontargli qualcosa pensa a quanto gli piacerebbe poter dormire davvero accanto ad Harry per poi svegliarsi davvero accanto a lui.
Sospira immerso nei suoi pensieri ed entra nella stanza attraversando la porta, la chioma castana di Liam attira subito la sua attenzione e gli occhi color cioccolato sembrano davvero stanchi -cosa hai fatto ieri notte piccolo scalmanato?- Louis si avvicina con cautela proprio mentre Liam sta raccontando di come quel Zay, o come si chiama, lo abbia portato in un locale mai visto prima con dei cocktail davvero buoni
-ti piacerebbe davvero tanto Tommo, ne sono sicuro- Louis si lascia cadere sulla sedia appoggiata al muro non poco distante da quella che Liam ha trascinato accanto al suo letto, riesce a vedere perfettamente sia l'amico che il suo corpo immobile come una statua -se parli dei cocktail, si certo- afferma tranquillo come se Liam potesse sentirlo -se parli di Zack o quel che è, non esserne così sicuro-
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Two Ghosts | Larry Stylinson
FanfictionLouis ha sempre amato la vita, ha vissuto ogni giorno come se fosse l'ultimo, è sempre stato eccentrico, impulsivo, un po' egocentrico e irresponsabile, forse troppo. Louis credeva di poter tenere il mondo sul palmo della mano, pensava di essere ind...