XXII: demiboys

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Buongiornissimo kaffè trichechini coccolosi, qui è Nonna Charlie che vi parla con un pò di bruciore allo stomaco e tanta voglia di ciliege che ho ma che non posso mangiare (rip).

Oggi è il ventidue giugno e dunque, come vuole il nostro coloratissimo calendario LGBT+, è la giornata dedicata ai nostri bellissimi demiboys.

Chi sono i demiboys?

Come detto dalla nostra amata Giuly nel capitolo precedente con i demigirls, i demoboys sono persone -indifferentemente dal genere biologico- che si identificano come un ragazzo o un uomo.

Andando dunque a giocare sui termini, per i demiboys sarebbe: "sono un ragazzo, ma mi considero come tale sono per una parte."

Semplice no?

(questa è la bandiera dei demiboys (quanto è rilassante(ora la smetto con le parentesi) giuro) ora la pianto)

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(questa è la bandiera dei demiboys (quanto è rilassante(ora la smetto con le parentesi) giuro) ora la pianto)

Parlando dunque della locazione nel binarietto bello (che è diventato nipote anche lui), i demiboys camminano vicino al binario del genere biologico maschile, ma non ci camminano sopra.

Detto ciò...

Frase bella della giornata:

"In Italia l'omosessualità è accettata solo su un palco, nella realtà i gay vengono bastonati in piazza. Vorrei che questi artisti invece che mettersi il lucidalabbra facessero uscire il messaggio che si può vivere l'omosessualità, tabù in Italia, in maniera naturale."

-Fabri Fibra (siamo a tema rapper, eh?)

Dunque, signorinelli e signorinelle, siamo a meno otto per la fine del nostro mese arcobaleno *cries* ma a meno quindici per il mio compleanno *esulta* okay la smetto.

E ricordatevi amori miei, esiste una cosa chiamata "rispetto" e tutti devono portarla per chiunque^^

~Charlie

Pride Month, il mese più arcobaleno dell'annoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora