Capitolo 2

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Pov's Rachel
"Così lui si avvicinò a me, mi cinse i fianchi ed io mi sollevati in punta di piedi. Naso contro naso bastava meno di un millimetro e ci saremmo baciati...eeh"  Drinn!!!! Noooo! non ci posso credere ero a pochissimo da baciare l'amore della mia vita e quella maledettissima sveglia aveva deciso di rovinarmi la giornata. Iniziamo benissimo, oggi è anche il primo giorno di scuola dell'ultimo anno. Che palle! Non sono mai stata una ragazza modello, anzi ero tutt'altro. Saltavo le lezioni molte volte o, se ero presente con il corpo, con la mente non lo ero affatto...
Mi alzai a fatica dal letto e mi stiracchiai, andai nel bagno e mi feci una doccia veloce, mi vestii e velocemente scesi di sotto per fare colazione "Buongiorno tesoro" esclamò mia madre mentre sorseggiava il suo thé, io ammiccai un sorriso e presi del succo di frutta dal frigorifero.
Nel frattempo mio padre prese il suo caffè e scappò velocemente a lavoro salutandomi frettolosamente con un cenno della mano... Salì ancora una volta di sopra per lavarmi i denti e immediatamente presi il mio zaino.
In tre anni era la terza scuola che cambiavo per via del lavoro di mio padre, ero stufa di quella situazione e non vedevo l'ora di andare al college.
"Ciao mamma, buona giornata" dissi dandole un bacio sulla guancia. Lei sorrise accarezzandomi i capelli.
Uscii di casa immediatamente e a passo svelto seguii le indicazioni per arrivare in tempo a scuola... Ero a metà strada e presa dal cellulare non mi accorsi della sagoma davanti a me tanto che ci andai a sbattere "Sta attenta!" emise un ragazzo alto dai capelli ramati io confusa balbettai qualcosa d'incomprensibile "ehm... Scusa... Cioé... Ciao" mi arresi e proseguì lasciandolo lì.
Per fortuna arrivai in tempo nell'edificio e mi diressi subito dal preside; passarono due ore interminabili con discorsi sulle regole e i comportamenti da rispettare...
"Bene signorina, la sua classe è la seconda a destra. Non si preoccupi,può comunque chiedere alla segreteria." rispose il rettore sorridendomi, io ricambiai e uscii dalla stanza.
Prima di entrare in classe presi un respiro e bussai alla porta, entrai e mi sentii subito in imbarazzo. Non osai guardare i miei compagni di classe, mi limitai nel guardare fuori dalla finestra, era rivolta verso un campo da football.
La voce della professoressa lì presente mi fece ritornare in me dal mio stato di trans "Buongiorno, immagino lei sia la signorina Mason, giusto?" annuii senza proferire parola "Bene, si sieda lì, vicino a Nathan. Vedrà si troverà molto bene..." sorrise indicandomi un ragazzo all'ultimo banco. Mi sembrava così famigliare...
M'incamminai verso il banco e, più mi avvicinavo più mi sembrava di conoscere quel ragazzo.
Arrivata al mio banco alzò lo sguardo verso di me fissandomi, non riuscivo a distogliere lo sguardo sembrò leggermi nel pensiero perché tolse lo sguardo rivolgendosi ancora una volta sul suo quaderno.
"Ciao... Sono Rachel io..." cercai di dire ma lui m'interruppe subito "scusami... Prima non volevo aggredirti" disse freddo.


Secondo capitolo...
Scusate l'orario ma non ho avuto tempo oggi.
Spero vi piaccia questo capitolo nel prossimo scoprirete un po' di più della faccenda di Nathan.
Alla prossima, la vostra scrittirce.

𝕮𝖔𝖒𝖊 𝖚𝖓 𝖋𝖆𝖓𝖙𝖆𝖘𝖙𝖎𝖈𝖔 𝖊𝖓𝖎𝖌𝖒𝖆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora