LE DECISIONI PER IL VIAGGIO

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6 mesi dopo, il 1 di giugno, quando Steph aveva 9 mesi, io e Luke decidemmo la data della partenza per l'Italia: il 23 giugno.
Telefonami ai miei genitori, che abitavano in Italia, e gli chiedemmo se la nostra casa di quando eravamo un po più giovani era "libera" o la avevano venduta.

Loro ci dissero:
"non la abbiamo venduta! perché? volete venire in Italia!?".
Io le risposi: "si, sei mesi fa ho trovato una bambina nel bosco, l'ho portata a casa e l'ho chiamata Stephanie e pensavamo che l'Italia sarebbe stato un posto migliore per crescerla...".
Lei rispose: "quando partirete?"
ed io risposi: "il 23 giugno, ovviamente veniamo in aereo".
Lei disse ancora: "ok allora il 23 giungo quando arrivate vi faccio un bel piatto di tortellini caldi!"
io ridendo dissi: "ok, mamma, grazie".

Due giorni prima del viaggio andammo in centro a New York per cercare dei vestitini per Steph e ne trovammo tanti: uno rosso, uno azzurro, uno giallo, uno verde e infine il più bello, di color viola con dei brillantini sulla gonnellina.
Appena tornammo a casa cominciammo a fare le valigie e a raccogliere tutta la nostra roba perché molto probabilmente saremmo stati in Italia per almeno qualche anno se non per sempre, trasferendoci completamente.
La nostra roba la raccogliemmo in 5 valigie grandi ma soprattutto piene.
Per un momento mi venne in mente che se mai fosse tornata qui nostra figlia noi non ci saremmo stati, presi il coraggio e dissi a Luke che teneva in braccio Steph e la faceva giocare: "Luke, ma se mai tornasse qui nostra figlia, visto che ora ha qualche anno e potrebbe essere accompagnata qui, noi non ci saremo..."
e lui con aria pensierosa mi disse: "anche se probabilmente nostra figlia non tornerà, se vuoi io posso rimanere un altro po qui e quando sarò sicuro che ormai non avremo mai più la nostra Emma, verrò in Italia con te".
Io lo guardai preoccupata e gli dissi che forse era la cosa migliore ma mi sarebbe dispiaciuto non rivederlo per un po, visto che già non lo avevo visto perché era già partito una volta e lo avevo rivisto dopo mesi. Ma la decisione purtroppo fu quella.

LA RAGAZZA DAI CAPELLI BIONDIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora