IL VIAGGIO

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La mattina del 23 giungo, preparano le ultime cose, mangiammo una focaccia che avevo preparato il giorno prima e alle 2 del pomeriggio partimmo.
Alle 16.10 salimmo sull'aereo, i nostri posti erano nella fila dove c'erano le ali dell'aereo.
20 minuti dopo l'aereo decollò e appena si staccò dal pavimento Steph si mise a piangere.
Io cercai di tranquillizzarla ma niente.
5 minuti dopo si alzo dal posto dietro di me una donna dalla statura non tanto alta ma neanche tanto bassa, con dei capelli e degli occhi castani, venne verso di me e si sedette di fianco a me, nel posto libero per Luke, rimasto a casa.
Mi disse: "salve signora, mi chiamo Miriam, lei?"
Io le dissi: "Salve, io mi chiamo Amber..."
Lei mi disse: "ho sentito che la sua bambina sta piangendo, io posso aiutarla sono una babysitter!"
Io: "ho provato a farla smettere e a cullarla un po ma non riesco, se riesce lei mi farebbe un grande piacere!"
lei: "ci proverò, lei sta andando in Italia, giusto?"
io: "si, perché?"
lei: "anche io! Là c'è il cibo buono eh"
io ridendo dissi: "sii!!"
Le passai la bambina e pochissimo tempo dopo smise di piangere. Le dissi grazie e ripresi Steph.
Per il resto del viaggio ha dormito ed é stata tranquilla. Il viaggio è andato tutto bene.

Italia📍
Alle 7.00 di mattina arrivammo in Italia.
Uscite dall'aeroporto, chiammammo un taxi che ci portò a casa dei miei genitori.
Appena arrivammo suonai al campanello e dissi: "ciao mamma sono io! ci aprite?"
e mia mamma rispose: "si vi apro subito!!!".
e 5 secondi dopo si sentii il rumore del cancelletto aprirsi e noi entrammo.
Entrati, mia mamma e mio papà ci stavano aspettando a tavola con un piatto di tortellini appena fatti ed un po di latte per Steph.
Salutai i miei e diedi diedi un bacio a tutti e due.
Subito mio padre disse: "Ma che bella bimba! com'è che si chiama?"
Io dissi: "si chiama Stephanie, puoi chiamarla Steph"
e rivolgendosi a Steph disse: "sei stata proprio fortunata a trovarti un madre così".
ci mettemmo a ridere.
Mia mamma disse subito: "la casa è pronta e pulita, dopo aver mangiato i tortellini ti porto là".
io: "ok mamma, grazie mille".
Finito il pranzo come promesso ci portarono a vedere la casa, che già conoscevo.
Entrati, sulla destra si trovava il salotto con un grandissimo camino e un divano altrettanto grande. Sulla sinistra partendo dall'ingresso si trovava la cucina, non grandissima ma abbastanza grande per abituarci in due persone se non tre.
Sempre dall'ingresso andando avanti si trovava a destra una camera matrimoniale e a sinistra una camera da letto unica, quella che avremmo usato per Steph.
Proseguendo dritto per il corridoio si trovavano invece un bagno di media grandezza e in fondo al corridoio un balcone che affacciava sul giardino.
Io dissi: "grazie mille per tutto mamma"

LA RAGAZZA DAI CAPELLI BIONDIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora