cap.11

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Più tardi Clint e Wanda tornarono con le pizze, Friday avvertì Peter di scendere ma il ragazzo non rispose, così Tony andò a controllare.
"Kid"
Disse aprendo la porta.
"Kiddo c'è la pizza"
Tony trovò Peter sul letto con le cuffie nelle orecchie ad ascoltare musica ad un volume così alto che si poteva quasi sentire da fuori; allora Tony si avvicinò al ragazzo e gli scoprì un orecchio.
"Oh signor Stark non l'avevo sentita!"
Disse Peter drizzandosi sulla schiena.
"Già. Volevo avvertirti che la cena è pronta"
"Grazie ma non penso che scenderò, non ho fame e inoltre mi sento un po' stanco, preferirei restare qui, se per lei va bene"
"Quindi non ti senti di uscire dalla stanza, ho capito bene!?"
"Si, non è un problema per lei vero!?"
"D'accordo"
Rispose Tony sorridendo con fare sospetto e poi uscì.
Peter tirò un sospiro di sollievo e sistemandosi nuovamente le cuffie si lasciò travolgere dalla musica rock che rimbombava nella sua testa.
Strano che Tony abbia accettato così rapidamente e senza fare storie.
Pensò e mentre cercava una risoluzione a quel quesito, abbassò di poco la musica e si guardò velocemente intorno, e la risposta gli si mostrò di fronte o meglio si mostrò alla porta.
Due colpi alla porta bastarono a fare ottenere l'attenzione di Spiderman su di essa.
"Heyla signore dei ragni"
Lo salutò Thor, con il nomignolo che solitamente usava per Spiderman, teneva in mano tre scatole di pizza e dietro di lui si poteva vedere la presenza di molte altre persone.
"Ragnetto, qualcuno ci ha detto che non te la sentivi di scendere...."
Disse Nat scompigliando i capelli di Peter.
"...così siamo saliti noi!"
Concluse Cap tendendo anche lui altre scatola di pizza.
"Si beh sai come si dice. Se Maometto non va dalla montagna, Maometto andrà ad una festa. O qualcosa di simile"
Disse Tony entrando, e ben presto tutti gli Avengers fecero irruzione nella stanza di Peter.
"Spero non ti dispiaccia, la camera è grande e inoltre abbiamo portato anche un po' di film, ragazzo ragno"
Apparse Rhoodey mostrando un DVD.
"Petey!"
Urlò invece Morgan entrando di corsa e saltò sul letto per abbracciare il ragazzo ragno.
Fu il sorriso contagioso della bambina che convinse Peter a partecipare a quel pigiama party improvvisato.
Peter sorrise e fece un po' più di spazio sul letto anche per Morgan e prese in mano una scatola che Tony gli porse, mentre gli altri Avengers si stavano mettendo comodi, sui divanetti, poof, e su delle sedie momentaneamente prese dalla cucina.
Rhoodey mise il film e proprio come un normale pigiama party iniziarono a vederlo mangiando la pizza.
Assolutamente il pigiama party più strano e assurdo del mondo
Pensò Peter, di sicuro tutti i suoi amici a scuola volevano essere al posto suo. Insomma non è da tutti avere un pigiama party con gli Avengers nella propria camera.
Nella stanza si creò un clima sereno, e la serata passò tra chiacchiere e risata. E Peter, dopotutto tornò a sorridere, dimenticando il mondo esterno per qualche minuto.
Clint fu il primo che si alzò.
"Ragazzi, accipicchia se si è fatto tardi. Devo proprio andare, ho promesso ad un animaletto la fiaba della buona notte"
Disse salutando tutti, effettivamente non era così tardi ma aveva promesso a suo figlio una fiaba.
Il tempo trascorse tranquillo, la TV al plasma continuava a trasmettere l'intera saga del maghetto inglese, e man mano tutti gli Avengers si addormentarono, tutti tranne Tony, che per tutta la serata non ha fatto altro che osservare il suo baby ragno,  e un Peter in un oblio tra la veglia e il sonno.
Tony guardò bene l'ora sul suo orologio, stava ancora aspettando il ritorno di Pepper, che era previsto per il pomeriggio ma a causa di vari contrattempi la sua permanenza è durata un po' di più.
"Guarda un po' qui che casino"
Sussurrò Tony, attirando l'attenzione di Peter.
La stanza era cosparsa di scatole della pizza, lattine delle bibite gassate, popcorn e patatine prese a metà della maratona, e Avengers, che dormivano profondamente ovunque ci fosse posto in quella stanza.
"È stata una vera e propria invasione"
Ironizò Peter guardandosi intorno.
"Già, a proposito, scusaci se siamo piombati in camera tua, abbiamo pensato che.."
"Grazie" Lo interruppe Peter. "È stata una bella serata, sicuramente migliore di quelle precedenti"
Disse sorridendo genuinamente e si passò una mano tra i capelli per l'agitazione, Tony in risposta gli sorrise.
"È il nostro compito. Siamo una famiglia e ci dobbiamo sostenere sempre. Dai ora vieni con me, aggiungiamo un letto nella camera di Morgan, è per il tuo bene ti assicuro che il dio del tuono mentre dorme non è per niente silenzioso, ed è più facile spostare te che tutti"
Il tono sarcastico di Tony fece sorridere Peter, e dopo i due stavano portando una brandina nella camera accanto.
"Tranquillo Morgan non morde. Però potrebbe fare molto di peggio. Attento ai brillantini e glitter"
Disse Tony tenendo in braccio Morgan, che si era addormentata sul letto di Peter e dolcemente la portò nel suo letto.
"Voglio aspettare con te la mamma"
Disse aprendo leggermente gli occhi, il viaggio tra una camera e l'altra deve averla svegliata.
Tony la guardò, consapevole che farle cambiare idea era inutile. Aveva preso la stessa testa dura del padre.
"Va bene ranoghietta. Petey, tu sistemati e vai a dormire, che stai palesemente dormendo in piedi. Noi torniamo tra poco, se hai bisogno di me, beh sai chiama e arrivo"
Tony benché Morgan stesse quasi dormendo la prese nuovamente  in braccio e si diresse al salone al piano di sotto, mettendosi comodo sul divano con sua figlia stesa sul suo petto.
Dopo una mezz'oretta Pepper uscì dall'ascensore. Tony pur sapendo del suo imminente arrivò solbazzò quando una mano gli toccò la spalla, svegliandolo da quel piccolo sogno veglia in cui era caduto.
"Pep" Disse alzandosi e le diede un bacio.
"Ben tornata tesoro, ci sei mancata. Lei voleva salutarti ma non ha resistito"
Indicò con lo sguardo la bambina in braccio.
"Purtroppo la riunione è durata più del previsto"
Rispose la donna accarezzando i capelli della sua bambina e le diede un bacio.
"Ora dobbiamo mettere la peste a letto"
Insieme salirono verso le camere da letto.
"Peter come sta?"
Domandò Pepper, mentre percorrono i corridoi
"Sta." Rispose prendendosi una piccola pausa.
"A dirla tutti è quasi impazzito. Si estranea, ha gli incubi e alcune allucinazioni, e i suoi viaggi dimensionali non lo hanno aiutato di certo a tenere una certa lucidità."
Spiegò crudamente Tony, il viso di Pepper si rattristò e crebbe maggiormente la preoccupazione per il ragazzo.
I due genitori sistemarono Morgan a letto. Pepper si soffermò su Peter che dormiva quasi serenamente, gli accarezzò i capelli sperando con quel gesto di spazzare via i brutti pensieri dalla sua testa.
"Hai già organizzato tutto per domani?"
Chiese rivolta al marito che stava osservando la scena.
"Ho chiesto a Happy di organizzare tutta la parte organizzativa e invitare gli amici più stretti di Peter"
"E gli altri parenti"
"Non ha altri parenti"
Tony disse bruscamente, e questo portò un'espressione di sgomento sul volto di Pepper.
"Ma tu mi avevi det.." Provò a dire ma fu fermata nuovamente dal genio miliardario playboy filantropo.
"Non è il momento. Quando si calmano un po' le acque sarò io stesso a dirlo a tutti e tre"
"Tre?" Chiese sempre più confusa.
"Tesoro andiamo è tardi, lasciamo riposare i bambini"
Tagliò corto Tony trascinando la sua dolce metà nell'altra stanza.





¡Hola!
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Vi ha suscitato qualche teoria/curiosità?
Ci sono alcune cose che il genio miliardario ci tiene nascosto, chi sa forse è la cosa più ovvia, o forse no!?
~Leo.

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