Capitolo 6

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Emma rimase seduta, avvinghiata a sé stessa, qualche minuto, ma le lacrime non si arrestavano. I pensieri, invece, correvano veloci da una parte all'altra della sua testa. Erano cupi e atroci, confusi e allo stesso tempo distinti, perché qualcosa le era finalmente chiaro. Quella
telefonata aveva distrutto l'ultimo filo di realtà alla quale si era aggrappata finora. E così aveva perso improvvisamente il senso delle cose e le domande nascevano spontanee più dal suo cervello che dal suo cuore. Innanzitutto, dove era finita la correttezza di suo marito? Perché non aveva pagato per tempo, cosa era successo nei mesi antecedenti la sua morte. Era rimasto indebitato a causa di un investimento poco propizio?

C'era qualcosa che non quadrava. Già la morte di suo marito era avvenuta in circostanze poco chiare, La pioggia da sola non poteva avere causato quell'incidente così violento, in cui anche la segretaria che viaggiava con lui, la povera Cristina, era stata sbalzata fuori dall'abitacolo e morta sul colpo.

Già la morte di suo marito aveva messo in discussione la sua vita economica e lei aveva dovuto ricominciare con le risorse rimaste, sì un'assicurazione sulla vita e un giusto investimento fatto a suo tempo dal marito, le consentivano dignità e benessere, ma aveva dovuto rinunciare alla babysitter, alla colf, ai vestiti firmati, alle scuole private per i suoi bambini. E tutto questo nel giro di neanche un anno.

Pensò alle cose belle che aveva vissuto col marito, ma anche a come la vita stava nuovamente tornando a sorriderle da poche settimane. Una vita fatta di cose semplici, come il sorriso dei suoi bambini sereni nonostante la perdita del padre, come una gratificazione dopo l'altra nel fare tutto da sola e la realizzazione di un sogno da bambina con il corso di scrittura.

Si asciugò le lacrime e si alzò in piedi. Avrebbe pagato quelle quote e avrebbe chiuso il capitolo, ma prima voleva andare a fondo della situazione e chiedere in banca perché al signor Corona non fossero mai arrivati i pagamenti dovuti.

Si lavò la faccia e si truccò. Alle labbra mise un rossetto, il più rosso che aveva. Le conferiva grinta. Gli occhi arrossati e ancora lucidi dicevano che la sua crisi di pianto era stata violenta, ma sperava che il banchiere non si sarebbe accorto di nulla con il giusto trucco.

Usò anche una goccia di Chanel n°5 e uscì.

Il pc in sala rimase accesso. Il cursore che batteva sulla pagina bianca, accanto ad una frase non completa: nuova vita...

Mezz'ora dopo si presentò in banca con profondi occhiali da sole e in tailleur grigio. Era di nuovo la raffinatissima signora Scurati. Al banco della reception chiese di incontrare il direttore, quest'ultimo l'aveva intravista sulla porta elettronica e ora si aggirava affannato nell'anticamera del suo studio, asciugando, come poteva la fronte.

In sala d'attesa Emma picchiettava il pavimento con la punta dei suoi tacchi a spillo e quando il direttore la ricevette subito lei gli piazzò uno splendido sorriso.

– Buongiorno signora Scurati, quale piacere rivederla tra noi! – sorrise anche lui e in modo compiaciuto.

– Sono molto lieta anch'io di rivederla, Direttore. Spero lei stia bene.

– Certamente! A cosa devo questa visita inaspettata? È passato un po' di tempo da quando... da quando – il direttore si allargò il colletto della camicia che a Emma parve essere troppo stretto, che il direttore fosse ingrassato? Trasudava ansia, invece.

– Insomma, è passato un po' di tempo – concluse in fretta il direttore che ora si era accigliato.

Emma fu invitata a sedersi. Si appoggiò delicatamente sulla punta della soffice poltrona e mise le gambe piegate al pari del bordo. Non volle incrociare apposta le gambe, non voleva far sentire al direttore che si trovava a suo agio su quella poltrona. Voleva dare l'impressione di avere fretta, di essere lì a chiedere una informazione preziosa tanto per lei quanto per il direttore. Soprattutto voleva dare l'impressione di essere ancora molto impegnata, di non aver mai abbandonato la vita un po' da vip che le aveva riservato il marito.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 14, 2024 ⏰

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