Ratto - III

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N/A: io non possiedo nessuno dei personaggi di Vis a Vis. Sono solo proprietaria di alcune mie oc. Detto questo spero che vi piaccia la mia storia ;)

Entrammo a scuola, e le prime due ore le passammo con il Professore nonché  vicepreside Simon Mateos, lui insegnava storia dell'arte al nostro liceo.

Non so perché, ma io trovavo il Professore particolarmente affascinante, infatti non avevo mai preso un insufficienza nella sua materia. E poi ad ogni lezione mi sedevo sempre davanti.

La classe alle sue ore si divideva in tre sezioni. Quelli che avevano voglia di fare stavano nella prima fila, quelli che stavano nella fila di mezzo erano quelli che cercavano di stare attenti. E poi c'era l'ultima fila... Lì era dove stavano quelli che proprio non gli fregava niente della lezione.

Cesar sedeva davanti con me, affiancato da Bea, anche se lei non era proprio un'appassionata di questa materia.

Il resto del gruppo stava nella fila di mezzo, anche se qualche volta andavano pure nell'ultima riga di banchi.

Nella nostra scuola fortunatamente non avevamo posti fissi, quindi potevamo muoverci come volevamo tra i banchi.

Finite le due ore tutti uscirono dalla classe. Io quasi sempre ero l'ultima ad andarmene. In quei secondi che avevamo da soli io e Simon ci scambiavamo degli sguardi che bastavano a dire mille parole.

La nostra era una passione trasgressiva.

Non convenzionale si potrebbe addirittura descrivere.

In ogni caso, quello che avevamo era tutto fisico, non c'era amore... Anche se... 'Ma che stai pensando Macarena! Ripigliati.' pensai.

"Ferreiro, venga un attimo." Sentii la sua voce chiamarmi, al che mi voltai e feci marcia indietro verso Simon.

"Si Professore?" chiesi arrivata al fianco della cattedra.

"Ho corretto i compiti della scorsa settimana" iniziò lui.

"C'è qualche problema?" subito un ondata di preoccupazione mi colpì dritta al petto.

"No no, il suo è quello col migliore punteggio insieme a quello di Romero...-" fece una pausa, su la quale io trattenni inconsapevolmente il respiro "-volevo  congratularmi. " finì la frase.

"La ringrazio. " Sorrisi leggermente ed abbassai lo sguardo.

"Dovrei darti più ripetizioni come le altre volte..." mise la mano ul mio avambraccio. Io girai la testa per controllare la porta dell'aula, era chiusa.

"Si certamente, quindi ogni sabato pomeriggio a casa sua?" riportai lo sguardo su di lui.

"Esattamente. " un sorrisetto apparve sulle sue labbra

"Okay, grazie. " non distolsi lo sguardo da lui, no, non ancora.

"Ora puoi andare-" fece un altra pausa per valutare come rivolgersi a me, ma vedendo che ero l'unica nella classe, decise di andare per l'informale "-Macarena. "

Il mio sorriso si allargò, ero come un cucciolo con il suo ammaestratore.

Uscii dalla porta dell'aula, e li fuori trovai i miei amici, compresa Mari ad aspettarmi.

"Eccola!" Esclamò Estefan

"Cosa ti ha trattenuta?" Chiese la Cry

Ci incamminammo verso la prossima lezione.

" Il Professore-" mi incantai un secondo, accorgendomi di quanto quel appellativo suonava strano nella mia bocca. "- mi ha fatto vedere il mio compito...ed ho preso il punteggio più alto insieme a Cesar." risposi infine.

"Davvero? Si!" le braccia di Cesar si estesero in aria in segno di vittoria.

"Uffa scommetto che il mio è andato malissimo..." si lamentò Bea.

"Uguale il mio." si aggiunse Fabio.

Nel discorso si infilò Mari "Ecco i due secchioni della classe, vabbè ragazzi io vado ad inglese, ci vediamo a ricreazione, byeee."

Tutti salutammo Mari per poi continuare la nostra discussione su chi fosse andato bene al compito e chi no.

Avemmo un'altra lezione di un'ora prima della ricreazione.

Venti minuti di completa libertà. Potevamo uscire dalla scuola se volevamo, magari per andare a comprarci un panino, oppure stare semplicemente nel giardino esterno.

Io e gli altri ci incontrammo nel cortile interno. Molto spesso Estefan e Bea uniti  qualche volta da Cesar, si mettevano a fumare seduti su uno degli scalini presenti nel cortile.

"Ma guarda chi si rivede, il Ratto con i suoi rattini"

A sentire quelle parole alzai gli occhi al cielo e sbuffai... Mi domandai che avevo fatto di male per meritarmi una tale spina nel fianco.

"Zulema" dissi girandomi.

Davanti a me c'erano quattro ragazzi. Una era una ragazza dai capelli corti platino che tutti chiamavano Casper, sinceramente parlando non penso che nessuno sapesse il suo vero nome.

Poi c'era un ragazzo di nome Ivan (Montero), giravano voci che lui e Casper stessero insieme... Ma secondo me erano semplicemente amici.

Hanbal Hamadi, o meglio detto l'egiziano, il ragazzo di quella bulla che era Zulema...

Già, Zulema Zahir era la tipica bulla che ogni persona desidera non incontrare mai nella propria vita... Tutta la scuola la temeva, persino qualche Professore, per la sua imprevedibilità.

Quella ragazza aveva il cervello di una volpe, ma l'atteggiamento di uno scorpione.

"Allora-" un sorrisetto si formò sulle sue labbra "- non sei felice di vedermi?" Fu la domanda ironica.

"Si guarda, felice come avere una spina nel culo..." risposi io.

"Uuu che paroloni. Tuo padre sa che parli in questa maniera, o con lui fai tutta la santarellina?" chiusi gli occhi e pregai che tutto quello fosse solo un miraggio, e che Zulema e la sua gang non fossero davvero li. Quando li riapii purtroppo loro c'erano ancora.

Stavo per controbattere ma venni interrotta.

"No non rispondere-" disse lei "Fammi indovinare... La santarellina, giusto?"

"Zulema che vuoi?" chiesi, già stufa della sua presenza.

"Ah, beh visto che me lo chiedi così gentilmente... Voglio che te e la tua banda di sfigati ve ne andiate-"ci guardo e poi piegò la testa da un lato"-mi state rovinando la pausa." sospirò.

"Stai scherzando vero?" non potevo credere a quello che le mie orecchie avevano appena sentito...

"E perché dovremmo farlo?" intervenne Mari.

"Oh guarda, uno dei rattini ha parlato-" si avvicinò a lei."-Perché se non lo fate vi mando io via a forza di calci in culo."

N/A mi scuso per eventuali errori.

Watermelon Candy «Girl X Girl» Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora